PJivan ha scritto:
[quote="ancillotti]
Nel caso i vantaggi del sistema diretto (monoshock), sono da ricercare nella minore entità di attriti della sospensione,essendoci molti snodi in meno,cosa che avvantaggia di molto la sensibilità in partenza, il chè non è male in certi frangenti,sensibilità che viene comunque a perdersi se si mettono ammortizzatori con forte stacco iniziale per favorire la pedalata
Stacco iniziale che, per me ,è una delle cause principali che alimentano la leggenda del blocco della sospensione in frenata nei single pivot
Certo è che questi tipi di ammortizzatore si comportano nella parte di corsa piu' interessata dalla frenata praticamente come dei pezzi di legno non c'è quindi da meravigliarsi che si senta un blocco o saltellamenti Ammortizzatori che vengono considerati progressivi o venduti come tali non lo sono di fatto,salvo il nome ,progressivo, della ditta che li produce.
Sono ancora in attesa che qualcuno ci faccia vedere un'esploso di un tale ammortizzatore per farci quattro chiacchere sopra, assieme a voi
Alberto Ancillotti
perchè allora i kit flottanti o barre di reazione per la pinza del freno risolvono questi inconvenienti?
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Questo argomento è già stato discusso comunque ne approfitto per spiegarlo nella maniera piu' semplice possibile,anche se dovrò per semplicità evitare l'approfondimento
Anzitutto dove nasce il problema ,se così lo si può definire,nasce dal fatto che la pinza compie un movimento rispetto alla ruota durante il lavoro della sospensione e quindi quando questa(la pinza) tende a diventare solidale col disco ancorato alla ruota ,questo lavoro della sospensione viene o favorito oppure ostacolato(vedremo in seguito)nella sua parte iniziale (affondamento)
Come conseguenza il lavoro della sospensione ed il sag vengono influenzati seppure in maniera non così determinante come si vorrebbe far credere(vedi anche il sito
www.elcomprador, mi sembra)
Diventa quindi determinante la sensibilità della sospensione assieme ad altri fattori,se siamo in presenza quindi di ammortizzatori con forte stacco iniziale la cosa si complica notevolmente
Con una pinza flottante ed asta di reazione il problema dell'interferenza della frenata sul lavoro della sospensione sussiste comunque ,perchè esiste sempre questo movimento della pinza che ruota rispetto al disco ,si può solo scegliere di farla ruotare indietro come il brake terapy,Foes ecc, oppure di farla ruotare in avanti come il mio prodive dell'83 o come nella Kona di Barel in cui l'asta incrocia il forcellone anzichè formare un quadrilatero
Se montate sopra e schiacciate, vedrete che il quadrilatero formato dall'asta di reazione ,dal lato su cui è ancorata la pinza e dal forcellone, si deformerà facendo ruotare la pinza attorno al disco verso il senso opposto a quello di rotazione ,sia che l'asta sia Push che Pull ,cioè sia che sia sotto oppure sopra il forcellone
Ora ragionate non è difficile capirlo, se durante l'affondamento del forcellone la pinza si muove in senso opposto a quello di rotazione quando inizierà la frenata si svilupperà una forza antagonista a quella dell'affondamento del forcellone e di conseguenza a quella di compressione dell'ammortizzatore
Il forcellone avrà piu' difficoltà a chiudersi perchè la forza di reazione della frenata, applicata tramite la pinza si oppone al suo abbassamento,quindi si avrà una tendenza del posteriore a rimanere piu' alto e l'ammortizzatore avrà bisogno di una forza maggiore per essere compresso
In definitiva col Brake Terapy non solo non si elimina la reazione della frenata sulla sospensione, per i motivi esposti e facilmente comprensibili ma si avrà ,un per niente indicato sollevarsi del posteriore ,visto che già l'anteriore affonda in frenata
Per questi motivi, come ho detto, negli anni 80 ,siamo andati alla ricerca di un sistema che ribaltasse il tipo di reazione verso un piu' auspicabile (in linea di principio) affondamento del posteriore,interposi quindi una bielletta che ribaltasse la reazione ,per far sì che la pinza ruotasse nello stesso senso dell'avanzamento
La forza della frenata in questo modo favoriva l'abbassamento del retrotreno,lo stesso principio è stato applicato oggi sulla Bici del campione del mondo Barel ed ottenuto facendo incrociare l'asta di reazione rispetto al forcellone,lato del flottante in alto sopra,ancoraggio al telaio sotto il fulcro
Comunque si faccia si ha sempre un sistema non svincolato dal funzionamento della sospensione,spero di averlo fatto capire
Alberto Ancillotti