Oggi mattina, in quattro gatti, abbiamo fatto un giro esplorativo sul Monte Nerone, seguendo un'idea nata tra le pieghe della materia griggia del Paiardo...
L'esplorazione è finita però con la conclusione che NON E' fattibile in bici...
Partenza da Piobbico per Acquanera, e subito dopo che la strada d'asfalto comincia a scendere per un tratto, a destra c'è una piazzola brecciata con una sbarra; da li comincia il sentiero, il numero 13 mi pare, che parte con una salita piuttosto sostenuta, ma fattibile in bici.
C'è chi per essere più leggero si dà alle misure estremi (vedi Paiardo)
Dopo poche centinaia di metri dalla sbarra, la "pedalabilità" finisce e cominciamo a pensare che forse abbiamo sbagliato l'attrezzatura: più che le bici, sarebbero state utili le corde...
Nota bene: le tavole di legno su cui dovevamo passare erano più che fraide, la larghezza di circa 30cm, e sotto di noi circa una decina di metri!
04.09.2010_Giro esplorativo sul Monte Nerone, con "il Paiardo" on Vimeo
Finita la parte "alpinistica" segue la parte "boscaiola" del giro: un susseguirsi d'alberi e rami caduti a terra, in tutte le direzioni e da tutte le parti, che fanno l'avanzamento quasi impossibile. Ma il nostro Brave Heart (Paiardo) non molla e ci spinge in avanti: "Dopo un pò vedraì che si apre..." Seee... le porte del cielo forse...
Dopo un'ora in quale abbiamo percorso 200m di distanza e 45m di dislivello, nonchè cercato di evitare alcune trappole, facciamo sosta su 3 metriquadri senza rami; probabilmente gli unici in tutta la foresta.
Mentre Brave Heart non molla mai (tanto fra un pò apre) io mi faccio 2 conti: mancano 6-700m alla quota dei pratoni, il sentiero, in pendenza di circa 45°-50° fissi è un labirinto di alberi a terra, e le mie braccia non ce la fanno più a tenere la bici in spalla, ne a spingerla in su. Quindi decido che ne ho avuto abbastanza ed insieme ad Antonio torniamo giù (seguendo però il sentiero 14 che dopo un breve tratto a piedi su rocce mosse grandi diventa un single-track fattibile in bici, con alcuni tornantini stretti che dopo pocchi minuti però arriva all'asfalto), mentre Brave Heart e Beautiful continuano in su... (errare humanum est, perseverare diabolicum! perdonate il mio latino, ma l'idea è chiara).
Come abbiano finito il giro i nosri ultimi 2 eroi rimasti in giocco, aspettiamo il racconto da loro stessi...
L'esplorazione è finita però con la conclusione che NON E' fattibile in bici...
Partenza da Piobbico per Acquanera, e subito dopo che la strada d'asfalto comincia a scendere per un tratto, a destra c'è una piazzola brecciata con una sbarra; da li comincia il sentiero, il numero 13 mi pare, che parte con una salita piuttosto sostenuta, ma fattibile in bici.
C'è chi per essere più leggero si dà alle misure estremi (vedi Paiardo)
Dopo poche centinaia di metri dalla sbarra, la "pedalabilità" finisce e cominciamo a pensare che forse abbiamo sbagliato l'attrezzatura: più che le bici, sarebbero state utili le corde...
Nota bene: le tavole di legno su cui dovevamo passare erano più che fraide, la larghezza di circa 30cm, e sotto di noi circa una decina di metri!
04.09.2010_Giro esplorativo sul Monte Nerone, con "il Paiardo" on Vimeo
Finita la parte "alpinistica" segue la parte "boscaiola" del giro: un susseguirsi d'alberi e rami caduti a terra, in tutte le direzioni e da tutte le parti, che fanno l'avanzamento quasi impossibile. Ma il nostro Brave Heart (Paiardo) non molla e ci spinge in avanti: "Dopo un pò vedraì che si apre..." Seee... le porte del cielo forse...
Dopo un'ora in quale abbiamo percorso 200m di distanza e 45m di dislivello, nonchè cercato di evitare alcune trappole, facciamo sosta su 3 metriquadri senza rami; probabilmente gli unici in tutta la foresta.
Mentre Brave Heart non molla mai (tanto fra un pò apre) io mi faccio 2 conti: mancano 6-700m alla quota dei pratoni, il sentiero, in pendenza di circa 45°-50° fissi è un labirinto di alberi a terra, e le mie braccia non ce la fanno più a tenere la bici in spalla, ne a spingerla in su. Quindi decido che ne ho avuto abbastanza ed insieme ad Antonio torniamo giù (seguendo però il sentiero 14 che dopo un breve tratto a piedi su rocce mosse grandi diventa un single-track fattibile in bici, con alcuni tornantini stretti che dopo pocchi minuti però arriva all'asfalto), mentre Brave Heart e Beautiful continuano in su... (errare humanum est, perseverare diabolicum! perdonate il mio latino, ma l'idea è chiara).
Come abbiano finito il giro i nosri ultimi 2 eroi rimasti in giocco, aspettiamo il racconto da loro stessi...