Gli automobilisti non sono gli unici a rompere; sapessi quante storie fanno dalle mie parti i cinghiali.
Ed oltretutto quelli quando si inc....no sono problemi.
Ed oltretutto quelli quando si inc....no sono problemi.
sottoscrivomuldox ha scritto:Un parere sincero? Ti fai troppe paranoie per un cretino qualsiasi o-o
sempredecorsa ha scritto:Amo guidare e faccio molta strada in macchina agni anno e sono il primo ad essere irrirtato se un ciclista tiene un comportameto un po' troppo spavaldo in strada esponendosi ed esponendo gli altri al pericolo. Premettendo questo vi racconterò, prima di arrivare al domandone che mi preme, l'inedita avventura che mi è successa poche ore fa. Allora, stavo percorrendo la solita strada tattica frequentata la sera dai ciclisti perché immersa nel verde e poco frequentata dagli automobilisti. Saranno 15 anni che la conosco e la faccio spesso perché per di là si va poi dappertutto. Ad un tratto mi sento suonare insistentemente il clacson alle spalle...va be, penso, sara il mio amico Robi che torna dal lavoro e mi saluta sempre coì: non mi giro nemmeno e aspetto il sorpasso per salutarlo. E' invece un'altra macchina che mi si accosta e dal lato passeggero, col finestrino abbassato una ragazza e il suo compagno mi urlano che sono un criminale perché ero im mezzo la strada. Esterrefatto, perché, anche se in quel momento pensavo ai fatti miei, sapevo di essere vicino alla linea bianca della strada (vicino, non sulla lina, visto che le linee dalle mie parti si fanno in prossimità o proprio sul bordo della strada) e guardando la strada ( e non in giro); gli faccio l'eloquente gesto del "ma cosa vuoi?" e questo mi si ferma davanti. Allora io, che non sono avezzo a zuffe e tanto meno discussioni da macho in mezzo la strada, sorpasso e proseguo, ma questi allora accelera e mi affianca impedendomi di rientrare nella mia corsia esponendomi al pericolo visto che, anche se in quel momento la strada era deserta (in soldoni una strada a due corsie libera; c'eravamo solo io e lui), poco più avanti c'era una curva (uh! A pensare che un attimo prima si era preoccupato della mia incolumita!?). Mi affianca e mi chiede cosa voglio ed io gli rispondo che voglio fare "quello che favevo prima: andare tranquillo per la mia strada". Alla mia risposta ha poi chiuso i finestrini mandandomi qualche benedizione ed è ripartito. Questo fatto mi ha un po' turbato, non solo perché è la prima volta che mi succede in 20 anni di uscite in bicicletta, ma mi ha messo la pulce nell'orecchio: non è che sbagli e corra troppo distante dalla linea? Ho allora proseguito controllando tutti gli altri ciclisti e ho visto che non erano più vicini alla linea di me, anzi molti correvano in coppia, appaiati e nessuno gli suonava. Ho percorso il resta della strada che mi ero prefissato per la serata ( da quel punto altri 30 Km) e nessuno altro mi ha suonato ( come del resto per tutti i migliaia e migliaia di km fatti negli ultimi 20 anni). Ma tuttavia il dubbio mi rimane: sono io davvero un criminale della strada? E forse capitata anche a voi una disavventura del genere? Come vi sareste comportati al mio posto?
Ciao