fedeFR ha scritto:il jurassico non è proprio sconosciuto, ci passa un sacco di gente, anche con le bici da crosscountry. Ci gira poca gente perchè è più difficile della chiesetta.
Sono d'accordo con Jack sul fatto che se uno prova una roba troppo difficile per lui e si fa male sono affari suoi.
Alla chiesetta non ci sono pietroni, burroni, ripidoni o gap con i buchi giganti da sorvolare svulazzando con la bici, la chiesetta è e rimarrà un percorso facile, dove è tuttavia possibile farsi male perchè se uno non è capace a fare un drop o un salto e ci prova lo stesso o gli va di sfiga sono affari suoi, doveva passare nella variante.
Credo che non ci sia nessuno tra noi "freeriders" che non sia caduto almeno una volta alla chiesetta, facendosi anche un po' male. Ma la differenza tra noi e i crosscountristi è che noi cadiamo e diciamo: "ahia che male, sono caduto come un cretino" oppure "che botta, in quella curva non mi ha tenuto la gomma, che sfiga", mentre i crosscountristi cadono e dicono: "questo posto è pericolosissimo, bisogna distruggere subito quel salto". Ma allora se reputavano quel passaggio pericoloso, perchè l'hanno fatto? Se ne accorgono solo dopo che sono caduti?
a parte distinzioni tipologiche troppo nette concordo su tutto.
la chiesetta, per quanto poco ci passi, mi ha insegnato a fare i salti. fra tutto quello che c'è di saltabile ne farò poco più della metà, ma mi diverto molto lo stesso, ogni volta ci aggiungo qulche cosa in più, ma sono consapevole che se provo qualche salto nuovo la responsabilità del risultato è solo mia, e se prendo una cartella o non ci passo più e faccio una variante o ci riprovo con più criterio e impegno, ma sempre consapevole dei miei limiti.
@Dom: ma tutte queste voci di chiusura dei sentieri collinari le senti il venerdì notte tornando a casa o arrivano da fonti ufficiali???