quando finite un'uscita, vi rendete conto che magari siete scesi un pò troppo forte da un single trek? e se foste caduti?alberi, sassi...come sarebbe andata?ne è valsa la pena rischiare?protezioni?
Io ho già pagato lo scotto di fiondarmi a rotta di collo da un singletrack.quando finite un'uscita, vi rendete conto che magari siete scesi un pò troppo forte da un single trek? e se foste caduti?alberi, sassi...come sarebbe andata?ne è valsa la pena rischiare?protezioni?
Dipende molto dal feeling, mi piace molto lasciarla correre, ma dipende dalla giornata, dal mezzo, dal percorso..... A volte mi capita di avere una differenza di 10 km/h sullo stesso percorso... manco scenda un altro.
Mi è capitato comunque di scendere, e di farmi il tratto con bici a fianco, e non me ne vergogno a dirlo.
in mtb non puoi lasciare il cervello in stand-by
Se lo fai, ti fai male.
Sacrosanto!Non sempre: ogni tanto fidarsi più del mezzo (e delle proprie capacità) aiuta a superare passaggi ostici. Magari avendo davanti un compagno che ci "tira", ci può portare a sbloccarti.
Tante volte, per esempio, vedere un amico che chiude un salto o una linea, ci dà più fiducia.. e ci fa scattare quella molla lì...
Ecco, bravo.Sono reduce proprio ieri da una brutta caduta...e a dire il vero proprio nella discesa precedente alla caduta avevo pensato che andassi troppo forte...penso di aver imparato la lezione:
1)andavo troppo veloce
2)bicicletta non adatta (olymbia front modello alp)
3)troppi sassi e salti,trooppo single track
4)poca esperienza
CONCLUSIONE:mi è andata bene,un pò di esoriazioni qui e la,una forte contusione al ginocchio e al braccio sx...
MORALE DELLA FAVOLA:non vedo l'ora di tornare su quella montagna e rifare quel percorso ma con più testa e consapevolezza dei mezzi e possibilita'.
Che Dio te la mandi buona...io quando sparo i salti di terra non ci penso e se cado(giro sempre senza protezioni[a parte casco]) pace, mi rialzo e non se ne parla più... poi vogliamo mettere un taglietto con una scarica di adrenalina? rischio sempre....