siete disposti a cadere?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Bomber70

Biker grossissimus
quando finite un'uscita, vi rendete conto che magari siete scesi un pò troppo forte da un single trek? e se foste caduti?alberi, sassi...come sarebbe andata?ne è valsa la pena rischiare?protezioni?
Io ho già pagato lo scotto di fiondarmi a rotta di collo da un singletrack.
Adesso, valuto...se mi sembra il caso, monto le protezioni che ho sempre con me nello zaino...a volte smonto e cammino...meglio a piedi che in ambulanza...
Ma con l'esperienza si migliora sempre.
 

marco_1984

Biker serius
23/7/07
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Tivoli
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personalmente in discesa non vado pianissimo, ma neanche cerco di andare oltre i miei limiti attuali.. mi mantengo sempre un po frenato e sperimento ogni volta... insomma... nel dubbio freno!...quindi rispondendo alla tua domanda secondo me non vale la pena rischiare, soprattutto se non si possiedono le conoscenze adeguate, sia del percorso sia della tecnica per affrontarlo.
 

innovatel

Biker assatanatus
31/1/05
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-1
0
Crema [CR]
www.innoland.it
Chi mi ha visto scendere lo sà ... lascio andare e vado :)

Poi come ho già detto ... in discesa sono molto istintivo e poco razionale

Lo ammetto...son caduto con botte nn leggere a volte ...

:fatti-so::fatti-so::fatti-so:ma nn posso rinunciare al brivido:fatti-so::fatti-so::fatti-so:

Ovvio...subito dopo la caduta son rimasto scottato :(
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
2/8/07
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paese dei balocchi
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Dipende molto dal feeling, mi piace molto lasciarla correre, ma dipende dalla giornata, dal mezzo, dal percorso..... A volte mi capita di avere una differenza di 10 km/h sullo stesso percorso... manco scenda un altro.

Mi è capitato comunque di scendere, e di farmi il tratto con bici a fianco, e non me ne vergogno a dirlo.
in mtb non puoi lasciare il cervello in stand-by
 

fabio-no-drop

Biker fantasticus
29/6/06
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1
0
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fabio-no-drop.spaces.live.com
Dipende dalla conoscenza del territorio.. Se lo conosco oso sempre un zic in più. Poi avendo le sospensioni ad aria 8meno confortevoli) preferisco lasciarla andare (senza pedalare, non sono un dauniller) per "volare" sui sassi..
Ieri a Prali mi sono sdraiato una volta, in un ripido.. ma ho sempre tutte le protezioni.
Di recente ho aggiunto anche i paramalleoli, comprati usati a 10€. Senza ti fai male, con non ti accorgi di aversi finchè un simpatico sasso non ti viene addosso..
 

Bomber70

Biker grossissimus
Dipende molto dal feeling, mi piace molto lasciarla correre, ma dipende dalla giornata, dal mezzo, dal percorso..... A volte mi capita di avere una differenza di 10 km/h sullo stesso percorso... manco scenda un altro.

Mi è capitato comunque di scendere, e di farmi il tratto con bici a fianco, e non me ne vergogno a dirlo.
in mtb non puoi lasciare il cervello in stand-by

Se lo fai, ti fai male.
 

Bomber70

Biker grossissimus
Non sempre: ogni tanto fidarsi più del mezzo (e delle proprie capacità) aiuta a superare passaggi ostici. Magari avendo davanti un compagno che ci "tira", ci può portare a sbloccarti.

Tante volte, per esempio, vedere un amico che chiude un salto o una linea, ci dà più fiducia.. e ci fa scattare quella molla lì...
Sacrosanto!

Ma il cervello deve essere in modalità lettura del terreno e linkato a braccia e gambe...e il mezzo (nel quale devi avere completa fiducia)deve andare dove vuoi tu.
 

sworks

Biker serius
19/7/07
283
0
0
provincia Torino
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c'è anche da mettere in conto che il terreno morfologicamente parlando può modificarsi per un sacco di motivi.

io durante la settimana faccio come giro corto (circa 45 km) sempre lo stesso. Discesa abbastanza tecnica che oramai conosco a memoria. Ogni volta sempre + veloce e l'ultima mi è andata di lusso.

era appena passato un trattore che smuovendo il terreno aveva smosso anche un bel po' di sassi. La biga mi si è impiantata e per poco non ci lascio gli "zebedei" con telaio incorporato.

Quindi il cervello oltre ad essere attivo deve anche essere sempre bello lucido :mrgreen:
 
Sono reduce proprio ieri da una brutta caduta...e a dire il vero proprio nella discesa precedente alla caduta avevo pensato che andassi troppo forte...penso di aver imparato la lezione:

1)andavo troppo veloce
2)bicicletta non adatta (olymbia front modello alp)
3)troppi sassi e salti,trooppo single track
4)poca esperienza

CONCLUSIONE:mi è andata bene,un pò di esoriazioni qui e la,una forte contusione al ginocchio e al braccio sx...

MORALE DELLA FAVOLA:non vedo l'ora di tornare su quella montagna e rifare quel percorso ma con più testa e consapevolezza dei mezzi e possibilita'.:saccio:
 

Bomber70

Biker grossissimus
Sono reduce proprio ieri da una brutta caduta...e a dire il vero proprio nella discesa precedente alla caduta avevo pensato che andassi troppo forte...penso di aver imparato la lezione:

1)andavo troppo veloce
2)bicicletta non adatta (olymbia front modello alp)
3)troppi sassi e salti,trooppo single track
4)poca esperienza

CONCLUSIONE:mi è andata bene,un pò di esoriazioni qui e la,una forte contusione al ginocchio e al braccio sx...

MORALE DELLA FAVOLA:non vedo l'ora di tornare su quella montagna e rifare quel percorso ma con più testa e consapevolezza dei mezzi e possibilita'.:saccio:
Ecco, bravo.
 

solosalite

Biker superioris
30/9/06
931
7
0
dalla luna
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l' istinto e l'adrenalina mi sparano giu a palla poi dopo pochi minuti vedo gli alberi le pietre, e inizio a pensare che cmq non vinco nulla .........e rallento ......a volte nel giretto del sabato con gli amici dove la bagarre è di casa chiudo la valvola del cervello e in effetti rischio un pochino......ma l'emozione che ti puo dare un discesa a palla è unica..........
 

freemark

Biker superioris
1/3/06
986
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0
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Valdagno-Vi
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cmq sul fatto di dominare sempre la bike nn sono d'accrodo:su certe strade con sassi smossi abb grandi si lascia fare alla bike +o- qllo ke vuole,xke' se le dicessi io dv andare sarebbero caxxi
 

alexxangel

Biker augustus
4/5/06
9.298
0
0
.
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Io fino a un paio di mesi fà, andavo in discesa con la testa completamente sconnessa....Il brivido e l'adrenalina sono sempre stati il mio padrone...
Mi sono sempre buttata in ogni discesa senza la minima paura e andando a tutta velocità.....incoscientemente....Fin quando un bel giorno, su una discesa sterrata di sassetti bianchi e canaloni, mentre correvo come una matta sprezzante del pericolo, la bici mi è partita da sotto.....e io sono volata praticamente per terra....Botta in faccia, ginocchio scorticato, braccio idem che ancora muovo con dolori vari....:cry:
Da allora, non ricordo più il sapore dell'adrenalina in discesa perchè scendo sempre con paura e frenando( e spesso rischio di farmi male peggio).....:cry::cry::cry:
Quando la mia psiche guarirà, forse sarò di nuovo disposta a cadere dalla bici......:cry:

Ricordino....:cry:
 

legione

Biker popularis
io credo che cadere in uno sport come il nostro sia una cosa da mettere in conto nello stesso momento che si inizia a praticare e parlo sia delle cadute stupide che fanno male all'orgoglio più che al corpo sia delle grandi botte che ti fanno pensare "vediamo se sento e muovo tutto" mentre la gente ti si accalca intorno...però quello che provo in discesa nel superare passaggi particolarmente difficili o buttandomi giù a tutta compensa pienamente le possibilità che ho di cadere e farmi male:beninteso non dico che sia giusto provarci sempre e rischiare ma nemmeno mollare di fronte al primo tratto più complesso.avete detto bene è fondamentale la consapevolezza delle proprie possilità e la conoscenza del mezzo ma se non si tenta mai di andare un pò oltre non si migliora mai e nell'andare un pò oltre qualche caduta ci può stare
 

seby13

Biker tremendus
9/3/06
1.335
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molinetto (BS)
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Io piu riesco a concentrarmi piu vado forte e piu si avvicina il limite. Ogni tanto qualche caduta ce, ma avendo il cervello bello attivo solitamente dopo la caduta analizzo il perche sono caduto. Dopo non ripeto piu lo stesso errore.
L'ultima volta che sono volato, aterrando di faccia tra l'altro, stavo andando abbastanza piano scendendo dallo sciliar e per un momento ho pensato ad altro e il momento dopo ero a faccia a terra. Non ho la piu pallida idea di quello che e successo.
 

emix

Biker serius
25/7/07
249
0
0
Milano
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io quando sparo i salti di terra non ci penso e se cado(giro sempre senza protezioni[a parte casco]) pace, mi rialzo e non se ne parla più... poi vogliamo mettere un taglietto con una scarica di adrenalina? rischio sempre....
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.249
197
0
36
Torino
www.picasawebweb.com
In discesa è normale prendersi dei rischi. Personalmente certe volte mi è capitato di osare troppo, ma fin'ora ne sono uscito senza conseguenze. L'importante è mantenere il sangue freddo. Ogni tanto capita di cadere, e magari ci si fa anche un po male, ma secondo me fa parte del gioco.
Io sono del parere che se non rischi non ti diverti, ma ovviamente il rischio va calcolato. Su certi sentieri molto esposti dove se sbagli lo paghi con la vita preferisco non rischiare troppo e se faccio il passaggino sono sicuro di riuscirlo a chiudere, mentre se invece mi trovo su un terreno soffice senza precipizi o altri pericoli, prendo qualche rischio in più.

Il bello e il brutto dei giri che facciamo noi (giro tipicamente enduro, ma con una discreta quantità di salita) è che molto spesso non conosci la discesa. I giri sono quasi sempre nuovi, oppure sono giri che hai fatto uno o due anni prima. Certe volte l'ostacolo è dietro l'angolo e tu non puoi saperlo. Lo stesso vale per i tratti tecnici. Capita di buttarsi, spinti dall'adrenalina, senza sapere cosa ti aspetta e poi trovarsi in situazioni spiacevoli o pericolose che a sangue freddo non avresti neanche pensato di riuscire ad affrontare. E' il bello della MTB: riuscire a raggiungere i propri limiti e superarli. Quando ci riesci ti senti orgoglioso di te stesso.

Purtroppo se all'inizio ti diverti col sentiero bello scorrevole, magari non troppo pendente e già così ti da una bella scarica d'adrenalina, man mano che il livello tecnico sale, cerchi sempre dei percorsi più impervi ed emozionanti e ovviamente il rischio aumenta. Anche sullo stesso percorso: se uno cade a 10km/h magari non si fa niente, se invece la caduta è a 40km/h è normale farsi più male.

Poi comunque andare in MTB è rischioso. Cadere in una pietraia è molto doloroso, o finire giù in un precipizio può essere fatale. Ma il rischio fa parte del gioco, seppur non si debba sfidare la sorte.
Secondo me bisogna sempre valutare in base alle proprie abilità tecniche e non cercare di andare troppo oltre il proprio limite. Se qualcuno più bravo di noi riesce a passare, non dobbiamo sentirci costretti a passare a tutti i costi.

Personalmente ho cominciato ad usare le protezioni da 6 mesi circa, dopo una brutta botta al ginocchio dopo una caduta su una scalinata. Ovviamente nei giri pedalati con un discreto dislivello non puoi portarti chissà che. Io uso gomitiere e ginocchiere oltre ad ovviamente casco e guanti. C'è da dire che sono un grande aiuto in caso di caduta, ma purtroppo sono ingombranti (ti riempono lo zaino) e tengono caldo. Tuttavia quando si comincia ad andare un po decisi è meglio averle.

Poi, parlo per esperienza personale, i brutti incidenti avvengono quando meno te l'aspetti. Ho visto gente cadere su tratti di sentiero in piano e apparentemente senza ostacoli e andarsi a piantare sull'unica pietra nell'arco di 50m.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo