Ecco, brava... quanto pensi che ci voglia, ora che lo hai invocato, a farlo apparire?marzia ha scritto:zitto e organizza, che se no pixel ti toglie la patacca..
Com'era la faccenda? 5 euro?
Ciao.
Emanuele
Ecco, brava... quanto pensi che ci voglia, ora che lo hai invocato, a farlo apparire?marzia ha scritto:zitto e organizza, che se no pixel ti toglie la patacca..
lumerennù ha scritto:Io non ho mai fatto giri di + giorni, non credo di avere l'autonomia per pedalare tanto, però almeno 1 giorno con voi mi piacerebbe molto, se dipendesse solo da me ti direi si fin d'ora, ma prevedere adesso gli impegni familiari non è possibile.
Dando per scontato che è meglio dormire nella zona Madonna dell'Ambro/Montefortino, per abbreviare il lungo e noioso tratto di asfalto fino alla strada della Sibilla, dovrò informarmi su cosa consigliarvi, dato che non mi sono mai fermato a dormire in quella zona.
Per arrivare a palazzo borghese non l'ho mai fatto, neanche a piedi, ma anch'io penso ci sia solo da spingere, d'altra parte è l'unico modo per passare dall'altra parte facendo anche una bella discesa x arrivare a Castelluccio, cioè il sentiero imperiale che parte dalla sella che c'è tra palazzo borghese e l'Argentella (ora non ricordo il nome, devo vedere la cartina). Infatti si potrebbe evitare di spingere solo facendo il sentiero dei mietitori che parte da Altino, che passa sotto il Vettore e finisce poco al di sotto di forca di presta, è molto bello dato che passa sotto il bosco, ma non è panoramico, e sopratutto non ci sono discese da fare: io escluderei questa ipotesi.
A, dimenticavo: se il sentiero dopo il rif. Sibilla fosse troppo scomodo anche per spingere, l'alternativa sarebbe salire lo stradone fino alla fine e spingere lungo le creste della valle lunga fino al monte Porche (o m. bellavista, ha due nomi) e proseguirex castelluccio.
WilLupo, fai un commento su quanto ho scritto, in due si ragiona meglio!
Per l'ultimo tratto, ne parliamo poi.
lumerennù ha scritto:Rieccomi quà, vediamo l'ultimo tratto:
da castelluccio, WilLupo ha consigliato la valle di visso, ma se volete esistono due alternative, che però finiscono a Nocelleto, una piccola frazione vicino Castel S. Angelo sul Nera, da cui scendere a Visso x pochi Km. di asfalto e poi risalire sempre x pochi Km. asfaltati fino ad Ussita, se dormite lì.
1) non avendo la cartina sottomano, non ricordo tutti i nomi, cerco di farmi capire lo stesso: dal valico madonna della cona (che separa Castelluccio da Castel S. Angelo e poi Visso) si scende lungo la profonda valle che piomba fino a Nocelleto-Castel s. angelo. Inutile guardare la cartina, la topografia è quella IGM quindi aggiornata a circa 50 anni fa! Bisogna conoscere bene i bivi del sentiero nel bosco, uno dei quali è praticamente invisibile a chi non lo conosce, ci dovrei essere io x forza.
2) si scende lungo la cresta che dal monte lieto va verso il solito Nocelleto, siamo sopra la valle che ho detto prima. In questo caso la cartina è abbastanza affidabile, anche se in un paio di punti bisogna andare "a naso" o meglio in base alla conformazione del terreno in quanto il sentiero si interrompe, poi riprende, poi di nuovo interrotto, poi riprende anche se un pò diversamente da come era 50 anni fa: in mezzo al bosco vecchi sentieri in disuso si cancellano, i boscaioli ne aprono di nuovi, stavolta con mezzi meccanici... quindi anche in questo caso la mia presenza è utile (ma non indispensabile come al punto 1)
X WilLupo: da come hai scritto prima, per entrare nella valle dell'Ambro, gli consigliavi di scendere a pintura di bolognola e risalire a castel manardo? non è meglio scendere dalla forcella angagnola, salendoci direttamente dal rif. del fargno, senza perdere tempo sulla variante di pizzo 3 vescovi?
lumerennù ha scritto:No, non si rinuncia a quei posti, è un giro che x me è solo una seg..a mentale, dato che dopo il primo giorno sarei già morto! Più o meno sarebbe così:
1° giorno: Frontignano - passo cattivo - forca viola - laghi di pilato - Foce di Montemonaco.
2° giorno: Foce - strada della Sibilla fino in cima - mega discesa fino alle sorgenti del Tenna - gola dell'infernaccio - Montefortino.
3° Montefortino - rifugio CAI Amandola (la strada non la conosco, ma guardando la cartina e chiedendo nei primi paeselli tipo Capovalle, non dovrebbe essere difficile trovarla) - pintura di Bolognola - rifugio del Fargno - Ussita (o x lo stradone fino a casali e poi asfalto oppure, se siete superallenati, scendendo la valle di panico) - Nanna - ronf.... ronf....
4° giorno: recupero auto a Frontignano con autostop, mezzi pubblici, un volontario che pedala su asfalto...... e poi a casa!
Io un giorno posso pure reggerlo, ma due di fila così.... sono vecchietto...
ciao!
Lupa!!!! Fatte sentì! che ne pensi?????
WilLupo ha scritto:Per il resto... beh, secondo me i Mietitori ha dei tratti panoramici eccome, il Vettore là sopra è gigantesco e incombente... davvero magnifico. Il bosco c'è ma alternato a radure, canaloni, grandi prati. MAgnifico il passaggio sopra S.Maria del Pantano, e anche quello del Galluccio, proprio sotto la parete est.
Il problema è la frana: quest'estate al Galluccio non ci si arrivava, a meno di non buttarsi a macchia di brutto, con risultati non certi
Dovendo scendere sull'asfalto, la cosa diventa meno remunerativa.
WilLupo ha scritto:La cresta dalla strada della Sibilla al Porche con la bici... bell'ingaggio
l'ho fatta quest'estate: da passo di sasso borghese, il sentiero Imperiale scende a capanna ghezzi, è bello, abbastanza tecnico senza esagerare.WilLupo ha scritto:Per la discesa di là, verso Castelluccio, immagino sia comunque molto bella , sono però sentieri che ho fatto solo a fette, e ultimamente solo con gli sci.
WilLupo ha scritto:Questa versione è un pò più faticosa perchè una volta dentro Val d'Ambro bisogna risalire. Sul lato sinistro la salita è pedalabile e mi sembra che sia raccordata al sentiero di discesa, devo controllare... noi siamo risaliti a destra, tutta a spinta e decisamente faticoso.
Però sì, naturalmente si può fare! La discesa dalla sella Angagnola fino al casaletto Rinaldi è tecnica e in ambiente grandioso.
ho cercato di dare delle alternative, saranno loro a decidere in base ai gusti e a come si sentono fisicamente dopo 3 gg. E' vero che con la valle di visso entri direttamente in paese, però è meno tecnica delle altre 2 soluzioni (anche se non l'ho mai fatta, sò che si fa anche in salita, mentre le altre 2 neanche se metti un motore alla biga!). Inoltre alla fine del giro, un pò di asfalto (pochi km) potrebbe (il condizionale è d'obbligo) valere un discesa tecnica.WilLupo ha scritto:Le due alternative alla Valle di Visso se ho ben capito prevedono un bel pezzo di asfalto: con la Valle di Visso entri nel paese direttamente! Ti assicuro che vale la pena
E' vero, infatti se decidono x questo itinerario, li raggiungo il giorno dopo.... Comunque se vogliono includere il lago di pilato non vedo alternative, altrimenti si può interrompere a palazzo borghese, scendere al laghetto e poi direttamente a foce lungo "il canale": è una discesa tecnica che da un pò di tempo mi riprometto di fare... Anzi, mi correggo, l'alternativa ci sarebbe, a patto di aggiungere 1 giorno: da passo di sasso borghese si scende a Castelluccio x dormire dal sentiero imperiale, poi il giorno dopo si risale a capanna ghezzi, forca viola lago di pilato, foce.WilLupo ha scritto:Beh... riguardo alla prima tappa, lo so che gli orobici sono forti però mi sembra ... allucinante!!!
La discesa dalla sella della sibilla l'ho fatta in salita (a piedi) qualche anno fa: dalla sella al casaletto della sibilla sicuramente bici a mano, è una pietraia, poi sentiero tecnico a forma di "Z" fino al casale lanza e poi sentiero più veloce dentro il bosco.WilLupo ha scritto:Per il resto, quoto, con la riserva sulla discesa dalla sella della Sibilla a val di Tenna, che non conosco, e con l'avvertenza dei vari tratti molto molto tossici presenti nel giro del Lago di Pilato, comprese le Svolte che farle in sella è un bell'ingaggio
è vero, me l'ero scordato (è quello che parte da una fonte vero? se è così, poco più dietro, da una pitturetta, splendido panorama sulla val di panico). E' fattibile (dato che l'ho fatto io lo fanno tutti), solo ci sono i sassi sul sentiero che danno fastidio. Se si è in forma, meglio scendere la val di panico fino a Calcara.WilLupo ha scritto:Dal Fargno per scendere dalla parte di Ussita niente stradone, ci sta un bel sentiero su Casali, non dovrebbe essere neanche troppo tossico!
lumerennù ha scritto:il lato sx l'ho fatto fino al balzo rosso: non è male, a tratti è scorrevole, a tratti tecnico, è un sali-scendi: dalla sorgente dell'Ambro (credo che vederle x chi non c'è stato mai sia d'obbligo, un torrente che esce dalla roccia...) bisogna spingere, poi si risale in sella e qualche volta bisogna scendere... non è la classica discesa tutta d'un fiato, dato che il percorso sia sul lato sx che quello dx della valle si snoda sui fianchi della montagna e non nel fondovalle.
lumerennù ha scritto:è vero, me l'ero scordato (è quello che parte da una fonte vero? se è così, poco più dietro, da una pitturetta, splendido panorama sulla val di panico). E' fattibile (dato che l'ho fatto io lo fanno tutti), solo ci sono i sassi sul sentiero che danno fastidio. Se si è in forma, meglio scendere la val di panico fino a Calcara.
cllocate ha scritto:Marzia ha sangue orobico , anche se è il versante sbagliato, e la sensibilità degli orobici ci impedisce di abbandonarla al suo destino.
l'anno scorso abbiamo fatto rif. cai amandola - pintura - castel manardo (lo stradone solo) - lato sx fino al balzo rosso senza scendere alla sorgente ma tagliando prima - rif. amandola. Questo lato non è utilizzabile x il loro itinerario. non ricordo frane... ci sono passato ad inizio stagione, che sia franato dopo?WilLupo ha scritto:ho come idea che non stiamo parlando della stessa cosa. Che intendi che l'hai fatto fino a Balzo Rosso? Da dove?
Io mi riferivo alla discesa che abbiamo fatto questo autunno prendendola dal Castel Manardo. Se scendi fino alle sorgenti, per riprendere quel sentiero bisogna risalire non poco... per quantizzare mi servirebbe la carta, comunque quasi tutto a spinta. Riguadagnato il passaggio, che è molto alto, poi è tutta discesa ma si tratta di una rogna: all'inizio c'era pure da superare un tratto di bosco abbattuto dalle valanghe... e poi, sassi, sassi e ancora sassi, di scorrevole mi ricordo ben poco. E infine la frana... abbastanza rognosa da superare.
Comunqe le possibilità sono davvero tante e ho paura che stiamo confondondo le idee a 'sti ragazzi
l'ho fatto qualche anno fa, durante uno dei miei primi giri montanari, tutto mi sembrava difficilissimo rispetto agli stradoni XC intorno al mio paese, dovrei rifarlo ora per valutarlo bene...WilLupo ha scritto:Sinceramente non mi ricordo se parte da una fonte. Mi sembra bello, coi tornantini ... mentre per la val di Panico mi ricordo solo un "drittone", un taglio a mezzacosta... naturalmente però si allunga il giro e si visita la valle
Comunque, se è sassoso quello (Fargno-Casali), l'Ambro allora... e il giro ai laghi di Pilato
Mi sa che se devono dare retta a noi, dvono allungare la permanenza non di un giorno ma di un mese
lumerennù ha scritto:l'anno scorso abbiamo fatto rif. cai amandola - pintura - castel manardo (lo stradone solo) - lato sx fino al balzo rosso senza scendere alla sorgente ma tagliando prima - rif. amandola. Questo lato non è utilizzabile x il loro itinerario. non ricordo frane... ci sono passato ad inizio stagione, che sia franato dopo?
quale casaletto? casale Ricci (quello che sta vicino allo stradone che da sotto la cima di castel manardo scende verso casale rinaldi) o il rifugetto del wwf (mi pare) che sta vicino alla fonte del faggio, dove anni fa è scesa la valanga?WilLupo ha scritto:Piuttosto, come hai trovato la fratta dopo il casaletto... quando inizia il sentiero e si entra nel bosco? a inizio stagione doveva essere pure peggio
A me sembra un ghiaione, lì sono sceso in qualche punto, anche xchè stava facendo buio e poco prima ero caduto. Quel versante della valle non è eccezionale da fare in bici, può andar bene x un giro di mezza giornata, soprattutto in autunno quando il bosco si colora, ad inizio stagione è anche ingombro di rami piegati dalla neve, fratte varie...WilLupo ha scritto:E come hai trovato la parte "accanto" al Balzo Rosso? A me è sembrato un ghiaione... o il risultato dell'esplosione di una croda
La dimensione dei serci e la pendenza dei tornanti (quasi in piano) non consentivano molti virtuosismi
cllocate ha scritto:Ci avete dato una quantità di informazioni veramente importante, adesso ci serve un pò di tempo per metterle insieme, visto che sicuramente a questo punto il tour oltre che posticipato verrà anche modificato.
Torneremo presto alla carica per informazioni dopo aver riletto il tutto con la cartina davanti.
Adesso siamo alla ricerca di un'alternativa per il ponte del 25 aprile.
grazie di nuovo.
claudio
lumerennù ha scritto:quale casaletto? casale Ricci (quello che sta vicino allo stradone che da sotto la cima di castel manardo scende verso casale rinaldi) o il rifugetto del wwf (mi pare) che sta vicino alla fonte del faggio, dove anni fa è scesa la valanga?
lumerennù ha scritto:A me sembra un ghiaione, lì sono sceso in qualche punto, anche xchè stava facendo buio e poco prima ero caduto. Quel versante della valle non è eccezionale da fare in bici, può andar bene x un giro di mezza giornata, soprattutto in autunno quando il bosco si colora, ad inizio stagione è anche ingombro di rami piegati dalla neve, fratte varie...