Siamo tutti delle mezzeseghe a adesso capirete perchè.
L'altro giorno me ne andavo beatobeato per la mia strada nella zona pedonale, quando mi ferma una ragazza austriaca in bicicletta per domandarmi dove poteva trovare un internet caffè. Già che ci sono, e sono di strada, la porto al Knulp che è un locale carino.
Come immaginate una cicloturista? bici front relativamente moderna, vario abbigliamento da bici, portapacchi con borse. Forse un pochino sovrappeso, trattandosi di un'austriaca.
Ma ricordatevi che siamo tutti delle mezzeseghe, e che questi sono luoghi comuni.
La ragazza è alta poco più di un metro e ottanta, è una statua muscolare e molto femminile, con capelli rasta e pedala la sua bici vestita di anfibi, minigonna dorata e canottiera. Perfettamente abbronzata, bionda e con penetranti occhi azzurri. Già questo di sè mi turba non poco, ma è il mezzo con cui si muove che mi fa produrre un rumore come di mascella che cade al suolo (come un KERRRLANG!): mountain bike con telaio da donna, qualità supermercato, portapacchi davanti e dietro con montati CESTI DI VIMINI dove si trovano tutti i suoi averi: vestiti, cibo. La segue un cane lupo che deve avere il chilometraggio di una Volvo anni 80. Ha un bastone incastrato nel telaio :"Mi serve a tenere su il telo che fa da tenda".
- Dev'essere stata lunga dall'Austria con quella COSA- faccio io tentando di ricondurre il mio sistema nervoso centrale all'ordine.
-Veramente siamo andati a nord, con i miei amici, e abbiamo attraversato la Francia dall'alto. Io devo andare in Bulgaria ma prima devo passare per casa un paio di giorni- risponde con una calma che fa intuire il timore di nulla.
Panico dentro di me. Neuroni che fanno cerchi sgommando nella scatola cranica, mentre John Belushi mitraglia a destra e sinistra come in "1943". Questo è il mio unico rimorso: non averle chiesto di sposarmi. Facciamo dodici figli ORA, mia folle valchiria.
Per questo dico che siamo delle mezzeseghe: basta discussioni su sistemi frenanti due pistoncini vs quattro pistoncini, basta post sull'altezza sella o su come si fanno i drop, basta interminabili discussioni sulle regolazioni degli ammortizzatori condotte da gente che in bici ci va una volta ogni sei mesi. Civiltà dell'inutile. Siete (siamo) mezzeseghe, perchè la valchiria da sola dimostra come ci perdiamo in pippe incredibili invece di vivere.
Niente più tubeless, un taglio definitivo all'ultima moda freeride e ai calcoli della VAM, si fottano le valvole inerziali e tutti i computerini e i cardiofrequenzimetri. Fuoco sulle nuove tubazioni, trattiamo il carbonio per quello che è: plastichetta da supermercato.
Inevitabilmente qualcuno leggerà questa storiella e dirà: ma come, io vinco le mie garette crosscountry. E qualcun altro: sicuro quella tipa non fa il freeride che faccio io. Dunque, siamo tutti dei patetici bambinetti frignosi, perchè nessuno di noi ha usato i propri incredibili mezzi per attraversare i continenti o andare al lavoro; trattasi dunque di giocattoli fini a sè stessi.
Compriamo bici scalcinate, carichiamole e andiamo a vedere il mondo.
L'altro giorno me ne andavo beatobeato per la mia strada nella zona pedonale, quando mi ferma una ragazza austriaca in bicicletta per domandarmi dove poteva trovare un internet caffè. Già che ci sono, e sono di strada, la porto al Knulp che è un locale carino.
Come immaginate una cicloturista? bici front relativamente moderna, vario abbigliamento da bici, portapacchi con borse. Forse un pochino sovrappeso, trattandosi di un'austriaca.
Ma ricordatevi che siamo tutti delle mezzeseghe, e che questi sono luoghi comuni.
La ragazza è alta poco più di un metro e ottanta, è una statua muscolare e molto femminile, con capelli rasta e pedala la sua bici vestita di anfibi, minigonna dorata e canottiera. Perfettamente abbronzata, bionda e con penetranti occhi azzurri. Già questo di sè mi turba non poco, ma è il mezzo con cui si muove che mi fa produrre un rumore come di mascella che cade al suolo (come un KERRRLANG!): mountain bike con telaio da donna, qualità supermercato, portapacchi davanti e dietro con montati CESTI DI VIMINI dove si trovano tutti i suoi averi: vestiti, cibo. La segue un cane lupo che deve avere il chilometraggio di una Volvo anni 80. Ha un bastone incastrato nel telaio :"Mi serve a tenere su il telo che fa da tenda".
- Dev'essere stata lunga dall'Austria con quella COSA- faccio io tentando di ricondurre il mio sistema nervoso centrale all'ordine.
-Veramente siamo andati a nord, con i miei amici, e abbiamo attraversato la Francia dall'alto. Io devo andare in Bulgaria ma prima devo passare per casa un paio di giorni- risponde con una calma che fa intuire il timore di nulla.
Panico dentro di me. Neuroni che fanno cerchi sgommando nella scatola cranica, mentre John Belushi mitraglia a destra e sinistra come in "1943". Questo è il mio unico rimorso: non averle chiesto di sposarmi. Facciamo dodici figli ORA, mia folle valchiria.
Per questo dico che siamo delle mezzeseghe: basta discussioni su sistemi frenanti due pistoncini vs quattro pistoncini, basta post sull'altezza sella o su come si fanno i drop, basta interminabili discussioni sulle regolazioni degli ammortizzatori condotte da gente che in bici ci va una volta ogni sei mesi. Civiltà dell'inutile. Siete (siamo) mezzeseghe, perchè la valchiria da sola dimostra come ci perdiamo in pippe incredibili invece di vivere.
Niente più tubeless, un taglio definitivo all'ultima moda freeride e ai calcoli della VAM, si fottano le valvole inerziali e tutti i computerini e i cardiofrequenzimetri. Fuoco sulle nuove tubazioni, trattiamo il carbonio per quello che è: plastichetta da supermercato.
Inevitabilmente qualcuno leggerà questa storiella e dirà: ma come, io vinco le mie garette crosscountry. E qualcun altro: sicuro quella tipa non fa il freeride che faccio io. Dunque, siamo tutti dei patetici bambinetti frignosi, perchè nessuno di noi ha usato i propri incredibili mezzi per attraversare i continenti o andare al lavoro; trattasi dunque di giocattoli fini a sè stessi.
Compriamo bici scalcinate, carichiamole e andiamo a vedere il mondo.