Shapeshifter, come affrontare il "futuro"?
- Creatore Discussione SIMGIV
- Data di inizio
In DH mode l'interasse è 65 mm (questo e quello che ho misurato io )
+ 5 mm che è un terzo della distanza per passare in XC (1/3 x 15).
Praticamente hai una posizione intermedia molto vicino alla posizione DH
e che senso ha realizzare una posizione intermedia? o realizzi la posizione dh o realizzi quella da xc
Penso sia un compromesso. Però le ragioni devi chiederle a chi ideato la staffa. Comunque se ti predi un piatto d'alluminio e fai dei fori da 8 con interasse 65 ti sei fatto le staffe. Se ricordo bene sul forum c'è già qualcuno che, con un blocchetto d'alluminio, ha bloccato la bici in DH
Ci pensa a farlo ed è molto probabile che lo mette in vendita, ha anche già fatto i primi calcoli per i costi. Andrebbe a costare 63 con spedizione in germania.
Sbagli. La modalità xc secondo me è prettamente per salita. In xc la bike in discesa perde tutte le sue caratteristiche a me proprio non garba. La via di mezzo può servire quando si vuolè avere un compromesso mantenendo una buona guidabilita in discesa e in caso di utilizzo molto pedalato un miglior assetto in salita. Avere un AM diciamo. Per me è un ottima idea.
Scusate ma sbaglio o Canyon aveva detto a qualcuno che la bici si poteva utilizzare solo nelle due modalità "estreme": o in DH (pistone completamente compresso) oppure in XC (pistone completamente esteso a 15mm.)
Mi pareva di aver capito che nelle posizioni intermedie era fortemente sconsigliato l'utilizzo della bici, ma magari mi sbaglio oppure il problema è solo dello SS che non può essere usato su posizioni intermedie (?)
Questa domanda me la sono posta anche io, non mi faccio gran problemi nel senso che per me la bike è pienamente utilizzabile in dh, poi cmq vedremo ....
Secondo me non dovrebbero esserci problemi, alla fine cambi la geometria della bici. Probabilmente Canyon lo sconsiglia perchè lo SS, quando funziona, lo puoi settare solo sulle posizioni fisse.
sul magazine c'è un bellissimo video di joe barnes nel fango...nessuno che abbia commentato sotto per quanto riguarda la situazione shapeshifter...evidentemente le minacce di canyon hanno sortito l'effetto sperato...peccato
Ciao, ti ringrazio dei consigli passati.
Con l'occasione volevo dire a tutti che sono stato uno dei promotori, tramite tanti scambi di mail col creatore del sistema alternativo di fissaggio dell'ammo per le Specialized, dello "shapefixxer" di BikeYoke.
Vi pregherei di aiutarmi a collaborare con loro per poi avere un sistema affidabile per risolvere i problemi dello ss.. alla fine, se sarà commercializzato, ne beneficeremo tutti.
Premetto che tutto questo non lo faccio per arricchirmi (non ho mai parlato di soldi nella collaborazione), ma per garantire un'alternativa affidabile per non avere più rotture di scatole con la propria bici.
Dall'ultima mail, il mio amico Sacki di BikeYoke mi chiedeva:
1-una foto o un'idea di chi già si è arrangiato da se con sistemi fissi, sostitutivi allo shapeshifter.
2-eventuale uso di boccole, o soluzioni alternative.
3-materiali usati.
4-affidabilità (se usato, per quanto).
Diamoci una mano tutti per vedere di aiutarli e sono sicuro che se ne ricorderanno al momento dell'ordine.
Grazie a tutti in anticipo per la collaborazione.
La Strive si rompe, il problema fondamentale è questo.
Canyon nn risponde, questo è l'altro problema subito dopo al 1°.
Bye
Ciao,
Canyon risponde...
Ciao,
io ho provato con delle staffe telescopiche
Il sistema funziona.
L'ho testato nella morsa strigendo alla morte e teneva.
Per modificare la posizione uso una chiave da 13.
Un'altra idea che ho avuto assomiglia a questo
Immagino un cilindro che scorre dentro una boccola e un serraggio fatto con una vite svasata
Fate pure gli ironici che intanto fine mese si avvicina, vedremo poi la prossima scadenza
Il problema non è rispondere, ma risolvere.
Come siamo spiritosi.
Quando un utente si è permesso di dire: "sputtanamento", Canyon ha ravvisato gli estremi per un ricorso legale per danno d'immagine.
Forse è ora che noi utenti decidiamo una messa in mora per mancata assitenza. Se poi non avete gli Shapeshifter il problema è vostro.
Semplicemente decidetevi di risarcire i clienti per il disservizio.
Approfitto del thread per condividere alcuni miei pensieri sul futuro dello Shape Shifter ed in particolare della Strive.
E' indubbio che si tratti (per lo meno sulla carta) di un'ottima idea, in quanto consente di modificare in corsa alcune variabili geometriche che influiscono parecchio sul comportamento della mtb. In più, rispetto ad altre soluzioni simili già viste, questa permette di utilizzare qualsiasi ammortizzatore disponibile sul mercato, senza interferire con la funzionalità in questione.
Come detto, dunque, rispetto alla Cannondale Jeckyll, alla Scott Genius, alla Kona Cadabra e ad un altra tedesca della quale non ricordo il nome, Canyon sembra essere riuscita a trovare la quadra senza ricorrere a soluzioni proprietarie o di dubbia efficacia sul campo (ndr Kona Magic Link), ma proprio come accaduto per tutti i modelli citati, l'affidabilità è venuta meno, interferendo sicuramente sull'andamento delle vendite attuali e future.
Non sappiamo se e quanto ciò abbia inciso sui risultati di vendita della Strive, ma di sicuro qualcuno che ci abbia ripensato (o che ci stia ripensando) di sicuro c'è, quindi in questo momento lo Shape Shifter è diventato quanto meno un boomerang per la casa tedesca.
Soprattutto nei confronti di un prodotto (la Strive) che aveva un'identità ed un nome ben definiti nel panorama dei modelli proposti e che per trend di mercato (oggi l'enduro va di gran moda) avrebbe dovuto contribuire parecchio ai risultati economici dell'azienda.
La domanda da un milione di euro (o forse più) è dunque la seguente: la prossima Strive avrà ancora lo Shape Shifter?
Toccasse a me decidere direi si , ma se guardiamo (ad esempio) a Cannondale con la Jeckyll, che pare ormai aver risolto definitivamente i problemi di affidabilità del DYAD, viene fuori che il nome del modello è ormai macchiato indelebilmente: hanno continuato a produrre la Jeckyll, ma per avere un ritorno dagli investimenti progettuali fatti hanno preferito inventarsi il concetto di Over Mountain e applicare anche alla Trigger le caratteristiche della Jeckyll.
Per non parlare di Kona che ha abbandonato definitivamente il Magic Link o Scott che sulla Genius ormai non sembra credere più molto.
Insomma, senza questa gaffe avrebbero potuto applicare lo SS anche a modelli come la futura generazione di Nerve o Torque, e invece ora saranno lì a chiedersi se non sia meglio lasciare la Strive al prorio destino e inventarsi una nuova stirpe di enduro "standard" o se relegare la geometria variabile ad una nuova famiglia di prodotti, salvaguardando le denominazioni precedenti.
E' indubbio che si tratti (per lo meno sulla carta) di un'ottima idea, in quanto consente di modificare in corsa alcune variabili geometriche che influiscono parecchio sul comportamento della mtb. In più, rispetto ad altre soluzioni simili già viste, questa permette di utilizzare qualsiasi ammortizzatore disponibile sul mercato, senza interferire con la funzionalità in questione.
Come detto, dunque, rispetto alla Cannondale Jeckyll, alla Scott Genius, alla Kona Cadabra e ad un altra tedesca della quale non ricordo il nome, Canyon sembra essere riuscita a trovare la quadra senza ricorrere a soluzioni proprietarie o di dubbia efficacia sul campo (ndr Kona Magic Link), ma proprio come accaduto per tutti i modelli citati, l'affidabilità è venuta meno, interferendo sicuramente sull'andamento delle vendite attuali e future.
Non sappiamo se e quanto ciò abbia inciso sui risultati di vendita della Strive, ma di sicuro qualcuno che ci abbia ripensato (o che ci stia ripensando) di sicuro c'è, quindi in questo momento lo Shape Shifter è diventato quanto meno un boomerang per la casa tedesca.
Soprattutto nei confronti di un prodotto (la Strive) che aveva un'identità ed un nome ben definiti nel panorama dei modelli proposti e che per trend di mercato (oggi l'enduro va di gran moda) avrebbe dovuto contribuire parecchio ai risultati economici dell'azienda.
La domanda da un milione di euro (o forse più) è dunque la seguente: la prossima Strive avrà ancora lo Shape Shifter?
Toccasse a me decidere direi si , ma se guardiamo (ad esempio) a Cannondale con la Jeckyll, che pare ormai aver risolto definitivamente i problemi di affidabilità del DYAD, viene fuori che il nome del modello è ormai macchiato indelebilmente: hanno continuato a produrre la Jeckyll, ma per avere un ritorno dagli investimenti progettuali fatti hanno preferito inventarsi il concetto di Over Mountain e applicare anche alla Trigger le caratteristiche della Jeckyll.
Per non parlare di Kona che ha abbandonato definitivamente il Magic Link o Scott che sulla Genius ormai non sembra credere più molto.
Insomma, senza questa gaffe avrebbero potuto applicare lo SS anche a modelli come la futura generazione di Nerve o Torque, e invece ora saranno lì a chiedersi se non sia meglio lasciare la Strive al prorio destino e inventarsi una nuova stirpe di enduro "standard" o se relegare la geometria variabile ad una nuova famiglia di prodotti, salvaguardando le denominazioni precedenti.
