potete anche smettere di scrivere che ci sono gare peggiori e altre cose così perchè chi corre per passione e per l'obiettivo che si è imposto non ha minimo interesse a sapere che qualcun altro fa gare più dure.. anzi proprio ce ne fotte un c***o... ciao a tutti i veri uomini che ridono davanti alla hero..
Ben detto......la fatica ed il dolore sono solo una sensazione.
Io ho finito il lungo e ci ho messo poco più di undici ore, il cronometro è impietoso ma in certi casi il cronometro secondo me non conta.
All'arrivo sono dovuto correre con l'ambulanza al pronto soccorso di Bressanone per suturare una profonda lacerazione al braccio sinistro ed effettuare rx al torace per microfratture al costato.
Vi assicuro che è stata veramente dura da dopo la rovinosa caduta nella discesa del Pordoi, a circa 30 km dall'arrivo, continuare e finirla tutta fino in fondo passando per il Duron che è veramente un duron. In salita non potevo far arrivare i battiti oltre i 145 perchè il dolore per respirare profondamente era allucinante. In discesa dovevo spesso scendere perchè le vibrazioni si ripercuotevano a tutto il costato ed al braccio.
Il freddo e la pioggia mi hanno disintegrato: il k-way e le magliette erano completamente strappate e non riparavano più da niente.
Mai ho però pensato di rinunciare e ritirarmi, ma in tutto questo non ci vedo niente di eroico.
Un grazie a quei due biker, credo romagnoli che sono riusciti ad "estrarmi" da due rocce dentro le quali ero atterrato, ed un grazie anche a quell'impavido inglese che, nonostante il ribrezzo che gli provocava è riuscito a bendarmi i brandelli di carne del braccio sinistro con i miei due manicotti.
Non voglio neppure dimenticare i ragazzi dell'ambulanza, gli infermieri e la dottoressa del pronto soccorso di Bressanone, bravi, gentili e professionali. Quasi quasi fra dieci giorni, come da referto medico, riparto e li vado a trovare con la scusa di farmi togliere i dieci punti di sutura che mi hanno rifilato.
Comunque sia andata bravi tutti.....