Non so perché, ma mi fischiano le orecchie..
Dunque, io uso una RR520 (sarà una mtb o no?) ogni giorno lavorativo su asfalto.
Certo, chiamarlo "asfalto" è riduttivo: tra buche, latterizi, rotaie, crepe, radici che affiorano nei punti più impensati, non fosse che il dislivello è praticamente assente, parlerei di (almeno) "uno scassato moderato".
Uso una RR520 perché mi dà l'impressione di sopravvivere meglio (la bici, il soggetto è lei) alle stade dissestate e ai carichi a cui la sottopongo in contemporanea - per dire, una Riverside 900 mi si è sbriciolata sotto i piedi in meno di un mese. Un caso? Forse, ma la RR520 prosegue imperterrita da oltre 7 mesi.
Poi, dalle tre alle quattro settimane all'anno, giro per monti con una RR560 (sarà uma mtb almeno questa?)
Al di là del mezzo, in quei giorni di festa faccio sentieri e strade bianche, anche con pendenze discrete (8, 10%, e senza cappottare!), ma non posso evitare di fare comunque un po' di asfalto (anche solo 5 o 6 km ad andare ed altrettanti a tornare, servono se non si vuole abusare del giardino di casa), tra l'altro con le pendenze più severe (si arriva al 15%, sia pur per un solo km di strada).
Che girare in città e girare tra i monti sia diverso, non ci piove.
Che si possa usare una mtb (sarà una mtb...?) su asfalto, anche.
Che girare in città non sia fare downhill, non ci piove
A sto punto, tutto sta nella definizione che ci si dà: serve un monte, per fare mtb? Può darsi. E quando sul monte sei su asfalto con una mtb, stai facendo bdc? Io non credo.
Ma pedalo lo stesso.
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