Salviamo i ciclisti!

Hueitotollin

Biker novus
23/8/10
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immagine di pista ciclabile posta su marciapiede, in rosso pista ciclabile, accanto verso il muro, spazio per i pedoni

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f5/Monza-via-Buonarroti-pista-ciclabile.jpg

[ monza, via buonarroti ] e funziona.

Poco sopra non parlavo di marciapiedi come parte di strada rialzata, non è necessario, ma basta delimitare la sezione di strada con opportune barriere, neanche troppo alte, e indicare su questa sezione di strada la parte destinata ai pedoni e quella alle bici, con cartelli e opportuna segnalatica orizzontale.
Eliminando anche la piccola elevazione, salire e scendere con la bici dal marciapiede-pista ciclabile permetterebbe anche ai ciclisti meno abili ( anziani, persone con borse sulla bici, con bambini etc etc ) di muoversi ancora più agevolmente.

Chiudo parentesi, chi vuole approfondire guardi il sito ANIA per i black points e la propria città.
s.y.

Io lo dico perché vedo che qua non funziona. I pedoni invadono la corsia riservata alle biciclette.
 

Ventanas

Biker poeticus
Io lo dico perché vedo che qua non funziona. I pedoni invadono la corsia riservata alle biciclette.

si ma intanto togli le bici dalla sede stradale, quindi eviti Auto contro bici, che è già buona cosa.
Pedoni e bici, ovunque ci sia una ciclabile che condivide spazio con un marciapiede o un'area pedonale c'è questo rischio.
D'altronde per fare 2 corsie differenziate, pedoni e cicli, oltre alla sede stradale, o hai una corsia larga 6 metri, o non puoi. In qualche modo devi " far quadrare le cose " e dare il via al sistema.
 

Hueitotollin

Biker novus
23/8/10
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si ma intanto togli le bici dalla sede stradale, quindi eviti Auto contro bici, che è già buona cosa.
Pedoni e bici, ovunque ci sia una ciclabile che condivide spazio con un marciapiede o un'area pedonale c'è questo rischio.
D'altronde per fare 2 corsie differenziate, pedoni e cicli, oltre alla sede stradale, o hai una corsia larga 6 metri, o non puoi. In qualche modo devi " far quadrare le cose " e dare il via al sistema.

Non discuto il problema dello spazio ma, trovandosi continuamente obbligati a dover rallentare e fermarsi, di fatto i ciclisti preferiranno la strada e non useranno la pista ciclabile, rendendola semplicemente un marcipiedi.
A meno di non dispiegare una quantità di vigli urbani che facciano mazzo a ciclisti sulla strada e pedoni che ingombrano la pista. Ma ovviamente non è fattibile.

Io penso che in città "basterebbe2 che ci fosse meno traffico e i ciclisti sarebbero più sicuri. Perchè ci sarebbe più spazio sulle strade, di norma abbastanza larghe per una bici ed un auto. Quindi incentivazione del trasporto pubblico, bici e quant'altro.
 

claudio sarti

Biker tremendus
1/4/08
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livorno
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si vero, ma se è per quello c'è anche di 15 km/h e 5 km/h in via private e senza uscita, ed ogni comune fa a se.
Un altro paio di maniche è imporlo a tutta una zona residenziale, una prima periferia che già litiga ogni giorno per i parcheggi e per il lavaggio strade ( es. Monza ) con gli ausiliari dell'esatri.... ehem, del traffico.

Che poi la questione velocità è commisurata a 3 fattori basici:
1) la strada che percorri: condizioni, larghezza, manto stradale, traffico
2) Tu, la tua auto e i tuoi riflessi
3) il buon senso e la buona educazione, merce rarissima oggi.

i 30km/h non sono un "vezzo" dei comuni ma, una disposizione del parlamento europeo che tutti gli stati membri devono adottare, nelle aree urbane ed in quelle strade ad una sola corsia sprovviste di pista ciclabile.

il problema, come al solito in Italia, è il rispetto delle regole. se si lascia al singolo la facoltà di decidere se in quella strada ed in quel momento visto il manto stradale,il traffico, le condizioni della propria auto e riflessi etc etc ognuno interpreterà liberamente ed a suo vantaggio la legge, quindi non la rispetterà.

per il buon senso ed educazione sono d'accordo con te :celopiùg:
 

akiro

Biker tremendus
18/7/05
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prov di MI
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Bike
RR XC100 (2022) - RR 8.1 (2010) - RR 5.4 (2005)
Non passerà mai, con un italia del genere dove il pensiero e gli spostamenti sono auto-centrici è impossibile.

Come alternativa minimo proporranno (come ho già sentito) di mettere specchietti, targhe, segnali acustici sulle ruote (stile carta da gioco, come da bambini...).
Si pensa solo a migliorare la sicurezza lato bici ma non si toccano i comportamenti scorretti di tutti i veicoli in strada.

Siamo proprio italiani.
 

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