... vabbè, di fronte all'insistenza del mio affezionato pubblico, pagante
e
NON , ecco il mio resoconto della giornata :
Dopo aver fatto colazione si parte alla volta di Sutri, ridente cittadina, fino a venerdì, famosa cittadina, sempre da venerdì … Aleandro, Mimmo ed io su un’auto, Leone ed Alessandra sull’altra, mentre Mario e Daniele, procedono a tappe forzate (non avevano rapito nessuna donna di piccola taglia, tranquilli
), verso il luogo dell’appuntamento, depistati alla grande da un losco figuro … “ahoooooo,’ndo state????” … “sulla Cassssssssssssssiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!” … “allora ci vediamo li, noi stiamo arrivandoooooooooo!!!” … tecnicamente non era una cazzata perché con un abile vocalizzo la A finale era arrivata quando stavamo percorrendo il primo metro della suddetta via
. Arrivati ad un paesino che ci sembrava abbastanza ridente chiediamo “scusi, per Sutri?!?” … l’indigeno ci guarda perplesso e ci risponde con uno slogan “è tutto intorno a teeeeeeeeee”, mi guardo intorno … nessuna traccia di Megan Gale … azz, la giornata comincia male!!!
Sul luogo dell’appuntamento troviamo Mario, Daniele e Diego già dediti ai preparativi, parcheggiamo e cominciamo a prepararci anche noi. Daniele apostrofa il Vence “e levete quell’orologio, mia figlia di 9 anni ce l’ha uguale!!!” ed un losco figuro di rimando “il problema è che c’ha pure il cervello come tu fija!!!” e Daniele “magari!!!”
Vabbè, chi ce l’ha la traccia?!? … Aleandro “io ho provato a caricare quella che ha messo Mimmo ma sembrava una piantina scarabocchiata da mia figlia!!!”, comincia a serpeggiare lo sconforto … “l’ho caricata io” faccio … lo sconforto si acuisce … “ho fatto pure l’upgrade del
garmin!!!” si apre un baratro di desolazione
, in un percorso sconosciuto di 44 km in molti preferirebbero avere come guida Godzilla, Pacciani o Freddy Kruger piuttosto che affidarsi a me!!!
Aleandro, che ricorda ancora perfettamente i risultati dell’ultimo aggiornamento ai laghetti di Percile e le conseguenti mie “considerazioni”
, alza gli occhi al cielo per controllare le condizioni meteo e si assicura di aver messo costume, k-way e parafulmini nello
zaino
Si parte, e come previsto, Alessandra comincia a lamentarsi allo scoccare del decimo colpo di pedale “nun je la faccio, so stanca, si c’era mi cugino me facevo portà a casa, si stavo colla macchina mia ero già tornata indietro, se dev’esse iclinato l’asse terrestre perché fatico pure in discesa … si c’avevo cinque palle ero un flipper” (concorso n.1 di SCOVA L’INTRUSO)
. Si arriva ad un bivio, la traccia va sia da una parte che dall’altra, una è l’andata l’altra il ritorno … Mimmo me fa … “Francè, hai memorizzato il percorso ve?!? Il primo anello come se deve fa? In senso orario o antiorario?” … “in senso orario, me pare, ma la traccia dice de la!!!” … vabbè annamo in senso orario … l’ultima volta che abbiamo ignorato le indicazioni del navigatore per seguire … l’istinto … abbiamo circumnavigato il polo per tornare a casa, Aleandro se lo ricorda bene e controlla il livello di campo del cell, la carica della batteria e suddivide le provviste in razioni di sopravvivenza
Il dado è tratto, anche se il garmin continua a farmi presente che secondo il suo modesto parere nun c’avemo capito na cippa
Il gruppo si snoda con Aleandro, Mario, Daniele e Diego in testa, Mimmo a centro gruppo ed io in coda nell’improbo compito di riportare la capitana sui primi. Non so se ci sia un regno dei cieli, ma se c’è io me lo sono guadagnato più sabato di quando ho moltiplicato i pani ed i pesci, ho guarito Lazzaro ed ho camminato sulle acque
Chiuso il primo tratto del primo anello, arriviamo al tratto a bastone, che Mimmo chiama così perché comune sia all’andata che al ritorno ma che, secondo me, ha un chiaro riferimento alla carota, ed in particolare al loro utilizzo congiunto!!!
Si decide di farsi prima il bagnetto e poi chiudere il giro, quindi ci buttiamo subito sulla destra magistralmente condotti da me e dal mio garmino che, comunque, continua a tenere il conto della distanza dal punto in cui, secondo lui avremmo dovuto procedere in senso antiorario. Arrivati alle pozze, le troviamo a secco, ma seguendo il ruscello arriviamo ad un laghetto con cascatella veramente delizioso … ci mettiamo il costume e ci buttiamo a mollo … l’acqua è freddina soprattutto per noi che siamo sudati ed accaldati, ma una volta abituati alla temperatura si sta da Dio, c’è pure la possibilità dell’idromassaggio, mi arrampico e mi ancoro con mani e piedi con l’acqua che mi arriva addosso a cannone … ahhhhhhhhhhhhhhhh, che goduria!!!
… Aleandro e Diego si fanno un tuffo, Mimmo si impegna dell’ingrato compito di innalzare la temperatura dell’acqua
, io cerco di farmi un paio di bracciate, ma sono proprio due per arrivare da una parte all’altra, Mario si sforza di acclimatarsi ma non si butta, Ale e Daniele rimangono a bordo laghetto. Alessandra passeggia in acque basse, mi avvicino furtivo come un caimano ma vengo tradito dalla colorazione … effettivamente non si può pretendere di mimetizzarsi in un laghetto quando si è bicolori come un ringo delle dimensioni di un capodoglio
. Però riesco ad agganciarmi ai suoi pantaloncini per tirarli giù “ma mica sarai scemo?!?” … “Aleà, m’ha chiesto se so scemo!!!” … “allora nun te conosce pe gnente!!!” Mimmo concorda, in effetti al momento di caricare le bici con lui che brontolava … “Aleà, mo je la do na capocciata!!!” e senza frapporre tempo in mezzo … STOKKKKK … “ahoooooooooooooo, me l’ha data per davero!!!” … “a Mimmè, ma che nun ce lo sai che è scemo!!!”
Si sta benissimo, ma il tempo stringe e siamo a poco più di metà giro, quindi cominciamo a ricomporci, e qui si evidenzia che la classe non è acqua!!!
Dal mio zaino esce un batuffolo che srotolato si trasforma in un accappatoio in microfibra dotato anche di cappuccio e cinta, una sboronata di livello internazionale!!!
Tanto che Daniele mi fa “ma la sdraia e l’ombrellone non l’hai portati?!?” … “li volevo portà ma quelli liofilizzati erano finiti, c’erano rimasti solo quelli biodegradabili”. Salutiamo Daniele che va via per raggiunti limiti di tempo e Mario che lo accompagna, e riprendiamo il percorso con una bella salita con pendenze di tutto rispetto. Dovendo procedere a bassa velocità per tirare la capitana, approfitto per fare un po’ di gamba, tirando fin dall’inizio rapporti piuttosto duri, Diego, che si era attardato nella ripartenza, arriva da dietro e mi fa … “ma chi te li consiglia i rapporti?, stai a salì come un mulo!!!”
Approfitto del fatto che Mimmo mi da il cambio a tirare la capitana … anche se dovrebbe essere la femminuccia a tirare i maschietti e non viceversa
… e mi vado a sgranchire un po’ le gambe nelle parti alti della classifica. Chiudiamo il giro (44,16 Km per 894 mt di dislivello), di buona lena ed arrivati alle macchine, salutiamo Ale e Leone che deve rientrare di corsa e ci ricongiungiamo col vence che, nel frattempo, dopo aver accompagnato Daniele, s’era andato a strafogà in una delle N trattorie che conosce nel centro Italia
Per calmare la fame ci buttiamo in un baretto e diamo vita ad un dibattito sui massimi sistemi degno di ben altri salotti
Insomma il giro è stato più carino di quanto pensassi, i posti sono belli ed il bagnetto è stata una vera goduria
La compagnia è stata eccellente, come sempre, ed il rinfresco al bar un must irrinunciabile che vale da solo la pedalata, anche se invece che al baretto, avremmo preferito farlo alla trattoria di quell’infamone del vence
. Grazie a tutti, ragazzi o-o, e cominciate a pensare ad un giro di benvenuta per Romina, se non volete che lo scelga io …