sabato 29 marzo: 10° Miniraduno sulla Montagnola
- Creatore Discussione sembola
- Data di inizio
Magari sarò in ritardo ma volevo ancora una volta ringraziare il Sembola e tutti i Cinti Senesi dell'organizazione per la spettacolare giornata trascorsa nella splendida cornice della montagnola Senese.
Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno preparato il desinare.
Grazie.
Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno preparato il desinare.
Grazie.
http://fotoalbum.mtb-forum.it/viewphoto.php?id=738440puoi mettere il link? Forse so' dde coccio, ma non le trovo.
Tre foto rubate! Mi firmi la liberatoria per metterla come foto di copertina su feisbuc ?
A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
Io a questo decimo raduno non ho partecipato, ma sono stato al quinto (2009), al settimo (2011) e a quello di anno scorso.
Non stento a credere che l'impegno e la fatica per l'organizzazione di questi dieci eventi siano stati enormi. E non mi stupirei di un periodo di riposo.
In ogni caso ti ringrazio per quanto avete fatto finora, grazie ai raduni ci siamo conosciuti con te e con tanta altra gente con cui poi ho condiviso giornate di mtb e di divertimento.
Grazie Sembola!
A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
O Nic, ma che mi dici?!?!
Penso sia la notizia peggiore che mi potessi dare....
Nicola, che dire? Per me la Montagnola è uno di quei tre o quattro appuntamenti annuali "irrinunciabili"... se la tradizione finisse ci rimarrei male. D'altra parte capisco benissimo che si tratta di un impegno parecchio, parecchio grosso... passare interi weekend a spennatare, rastrellare e segare al posto di pedalare o stare con la famiglia è un bello sforzo (tant'è che noi il radunino lo facciamo un anno sì e tre no proprio perchè non siamo capaci di organizzarci). Quindi un grosso grazie per le edizioni passate... e se ce ne sarà un'undicesima vedrò sicuramente di esserci!
Ti capisco...è un discorso che esula dai raduni, in ogni caso; di gente che gira ce n'è sempre di più, quelli che si dedicano all'apertura/manutenzione/pulizia dei sentieri sono tre gatti. E' vero che c'è chi proprio non ha tempo, ma per tanti è una scusa; il fatto è che questo lavoro costa parecchia fatica e non è certo divertente come andare in bici. Fatto sta che se nessuno lavorasse più sui sentieri, nel giro di un anno non si andrebbe più da nessuna parte...
Non so cosa rispondere. Se Siena fosse più vicina, potrei dirti "chiama tutte le volte che hai bisogno". E' vero che gente che pulisce i sentieri se ne trova sempre meno, è anche vero che vari motivi costringono qualcuno a non poterlo fare, perchè strappare il permessino per un raduno spesso riesce, strapparlo per più giorni per qualche mese a volte è difficilissimo, se non impossibile. E' anche vero che spesso, quando ti sei fatto un mazzo tanto per mesi e finalmente il raduno finisce, ti viene da dire "basta, è l'ultimo anno". Poi passa il tempo e l'anno dopo non ti ricordi più della fatica della volta prima, e ricominci; a volte...A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
Finalmente un meritato primo piano del mio portabanana!
....e del mio culone!!!...ahahaha
Le riflessioni e i sentimenti che hai esposto, caro Nicola, li condivido in pieno. Forse è fisiologico che, dopo vari anni ( da qualche parte ho letto che già dalla 5° edizione!) gli organizzatori cominciano ad avvertire una certa "stanchezza"... figuriamoci dopo 10 !
Capita anche a me, come credo a tutti, prova ne sia che di raduni ultra decennali ce ne sono davvero pochini!
C'è anche uno stress oltre al gran lavoro di preparazione; e se poi fosse brutto tempo? Chi può venire per dare una mano? E se qualcuno si fa male? A fine giro che si organizza? E se nessuno partecipa?!!!
Poi però la voglia di ritrovarsi insieme ad altri compagni ed amici con cui condividere questa passione ti fa andare avanti e ci riprovi..un anno dopo l'altro...
Capita anche a me, come credo a tutti, prova ne sia che di raduni ultra decennali ce ne sono davvero pochini!
C'è anche uno stress oltre al gran lavoro di preparazione; e se poi fosse brutto tempo? Chi può venire per dare una mano? E se qualcuno si fa male? A fine giro che si organizza? E se nessuno partecipa?!!!
Poi però la voglia di ritrovarsi insieme ad altri compagni ed amici con cui condividere questa passione ti fa andare avanti e ci riprovi..un anno dopo l'altro...
A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
Penso che effettivamente la cosa abbia preso una dimensione particolare e sicuramente sia diventata di un certo rilievo...e non fatico a credere che sia una creatura difficilmente gestibile da una persona e altretyanto impegantiva da organizzare in solitaria...ma visto la quantità di gente che gira sulla montagnola penso che se l anno prossimo vorrai organizzare un nuovo raduno sicuramente potrai avere la collaborazione di molti di noi...in fin dei conti è o non è il "nostro" parco giochi??
A mente fredda, e dopo una decisamente necessaria decompressione, arrivo anch'io a commentare la giornata di sabato scorso.
Per prima cosa ringrazio tutti per le belle parole che avete speso. Fanno sempre piacere, anche se sono meritate solo in parte: un po' perchè la buona riuscita di un raduno dipende anche da circostanze casuali, ma soprattutto perchè come ha scritto efficacemente Paolino "il raduno siete voi". Proprio per questo sono io a ringraziarvi per aver partecipato ed aver animato i viottoli della Montagnola...
Quando nel 2005 organizzai la prima edizione ero animato dalla voglia di far conoscere il nostro "parco giochi", spinto in parte anche dallo spirito di emulazione di altri raduni cui avevo partecipato, la prima Stronkaciui in particolare. Da allora molte cose sono cambiate, sia per qualità che per quantità: da un giro su percorsi così com'erano, autogestito e per una ventina di persone siamo passati ai sentieri creati dal nulla, frecciati e mappati col GPS e percorsi da biker in tripla cifra... e parallelamente è cresciuto esponenzialmente l'impegno personale, che è onestamente diventato difficilmente sostenibile. Tanto per dare un'ordine di grandezza, è dai primi giorni di novembre che una/due volte a settimana, compatibilmente col meteo, ho passato i pomeriggi nel bosco a cercare linee, a tracciare per poi a sfrascare, tagliare, potare, rastrellare... Inoltre sono arrivato alla conclusione che le dimensioni assunte siano difficilmente compatibili con la gestione informale (autorizzazioni, assicurazioni, iscrizioni...) finora utilizzata.
Tutta questa pappardella per dire che da oggi entriamo in una fase di riflessione per valutare cosa fare nel futuro. A me piacerebbe (e spero che in molti condividano questo mio augurio) che ci fosse un' undicesima edizione, ma perchè questo possa avvenire dovranno poter esserci tutta una serie di elementi che al momento non ci sono.
Un abbraccio a tutti voi che avete partecipato, i vostri sorrisi mi hanno fatto dimenticare in un momento tutta la fatica e tutte le preoccupazioni di cinque mesi
SEmbola,
oltre a ringraziarti anch'io che non me ne ero persa una e che ho dovuto glissare proprio quella del decennale, che dai commenti sembra essere riuscita benissimo once again (ma non avevo dubbi...), non posso non essere d'accordo con le tue riflessioni. Anzi, vedendola crescere anno per anno fino ad esplodere a numeri da gare amatoriali mi stavo anch'io cominciando a chiedere se non fosse giunto il momento di riflettere sull'organizzazione di quello che ormai ha assunto i connotati di un piccolo evento... Avendo io partecipato all'organizzazione di gare amatoriali "ufficiali" (e che quest'anno ha deciso insieme al gruppo di volonterosi di saltare perché tale gruppo era diventato molto esiguo...) so bene cosa significa provare un sentierino ganzo in 3 o 4 oppure renderlo praticabile al passaggio di qualche decina o centinaio di persone nel giro di minuti o al max di un'ora... La differenza è quella che passa tra avere la passione per fare i dolci e farne 1 o 2 la domenica per uso proprio oppure decidere di aprire una piccola pasticceria...
E' chiaro che il fascino di queste manifestazioni organizzate grazie all'incontro estemporaneo (e INFORMALE...) resta alto anche perché non passa attraverso la burocrazia (casomai si sentisse la mancanza di praticarla anche il sabato e la domenica ...) dell'organizzazione ufficiale, con autorizzazioni, iscrizioni, certificati medici, assicurazioni, ausiliari traffico... Ma certo non bisogna mai dimenticare, oltre alla fatica che hai fatto in questi anni a preparare tra i migliori sentieri che abbia trovato sulla Montagnola, i rischi oggettivi ai quali ti sei esposto: perché bisogna comunque ricordarci SEMPRE che la MTB, oltre ad essere un bellissimo sport e passione per diversi motivi, è anche OGGETTIVAMENTE PERICOLOSA, e il rischio cresce sempre esponenzialmente col numero di partecipanti. Oltre ovviamente alla gestione degli spazi, tempi ecc. E di fronte al rischio, finché va tutto bene OK ma poi, in caso ci fosse stato anche UN SOLO incidente serio in questi anni, come sarebbe finito il tutto? E te sei sicuro che l'avresti passata liscia?? Dopo esserti sobbarcato fatiche ed impegno!! Certo pensando a questo dovremmo smettere di organizzare raduni NON official, ma appunto il buon senso, al di là del tutto o niente, può e deve suggerire riflessioni prima che possa succedere qualcosa da cui poi è difficile tornare indietro...
Con questo cosa dire... dare al raduno connotati ufficiali? Richiedere ai partecipanti certificati medici, firma di esonero da responsabilità? Chiedere un minimo di sorveglianza sui percorsi e/o dei soccorsi? Autorizzazioni da autorità locali? Solo per citarne qualcuna di quelle che mi vengono in mente appunto dall'organizzazione gare.
Ma allora tutto diventerebbe assolutamente ingestibile non solo da una, ma anche da 3 o 4 persone... e inevitabilmente verrebbe ad avere dei costi, che notoriamente si ripagano col culo fatto dai volontari e con le iscrizioni (non parliamo di sponsor altrimenti si perde la strada...) e come dicevo prima forse il raduno perderebbe anche un po' del suo fascino non official...
BOH, che dire, averci pensato da parte tua non è altro che segno d'intelligenza, da non interpretare semplicisticamente come quello che dopo anni si è rotto le balle di organizzare...
Magari potremmo pensare a qualche forma alternativa di organizzazione, non ultimo cercare di ufficializzare il minimo delle questioni possibili che mettano in primis l'organizzazione al sicuro da spiacevoli eventi... Poi eventualmente far pagare anche una piccola quota e richiedere un minimo di certificato medico ai partecipanti... ma butto solo là, è tutta roba che richiede comunque lavoro ed organizzazione...
Quindi che dire: la scelta e la decisione, a parte le idee che possiamo darti ma che poi alla fine, nel caso del miniraduno, camminano con le gambe di pochi uomini, in particolare UNO, resta alla fine solo tua! Se deciderai di proseguire, in qualsiasi forma, io cercherò e mi farà piacere partecipare. Altrimenti grazie comunque per quanto hai fatto in questi anni, e ci vedremo in ogni caso a incontri/raduni più estemporanei e meno numerosi.
Un salutone!
Non so se far firmare un esonero di responsabilità ai partecipanti sia liberatorio o meno; sarebbe la soluzione più semplice. In ogni caso, per questo tipo di attività non è richiesto un certificato medico.
L'esonero di responsabilità credo serva a poco in caso di problemi gravi o di qualche furbetto che facesse girare le scatole....
Se può essere d'aiuto, quando nel 2010 organizzammo come società (Bici Castel del Rio) il raduno del forum, su consiglio di un amico dell'UISP, facemmo un'assicurazione che copre i raduni senza iscrizioni. Spendemmo mi sembra 104 euro al giorno (2010) e l'assicurazione copriva all'incirca un centinaio di partecipanti.