Il fango ormai è alle spalle ... ma una piccola ombra ancora è presente sul viso del nostro Mario ... sarà forse il presagio delle 3 bucature che l'aspettano ?
...il terreno dei Lucretili è un terreno carsico, molto raro da trovare e quasi unico al mondo che ha fra le sue doti migliori una incredibile resistenza alle precipitazioni piovose che come per magia in questa zona non creano nessun deposito di fango ma anzi un piacevole effetto tipo ruscello molto piacevole da pedalare...
Gran bel mazzo raga' complimentoni.
Ma mario ancora si ostina a non montare le fasce?
E allora si ostina a sgonfiare le gomme.No no ... le fasce ce l'aveva ...
Se no i cambi di gomma sarebbero stati molto più rapidi ... e che gusto c'era ... ?
E allora si ostina a sgonfiare le gomme.
NON è possibile forare tre volte e con le fasce.
Il ragazzo ha ancora da apprendere.Autoritratto .... Geppo-Style
E allora si ostina a sgonfiare le gomme.
NON è possibile forare tre volte e con le fasce.
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NON è possibile forare tre volte e con le fasce.
Eccoci qua ....
Allora piccolo resoconto e a seguire qualche fotina da cellulari (ma che con un pò di ritocchini non sono poi così male ....)
Stamattina ce l'ho fatta e così caricata la bici son partito alla volta di Monteflavio ; durante il tragitto ho contattato Gerry e Mario che stavano più avanti di me ma che gentilmente si sono offerti di fermarsi a prender un caffè ed hanno atteso il mio arrivo per andare con le macchine insieme . Thanks
Prima considerazione : Miiiii quanto è lontano Monteflavio con la macchina ... specialmente al ritorno ...
Giro stupendo ma si sapeva ... abbastanza duretto ma con panorami splendidi .
Tra l'altro la giornata sembrava di primavera avanzata .
Iniziamo il giro ... e Mario mentre pedaliamo comincia a decantare le beltà e le virtù dei Lucretili .
Con solerte precisione e scientificità Mario spiega a me e Gerry che il terreno dei Lucretili è un terreno carsico , molto raro da trovare e quasi unico al mondo che ha fra le sue doti migliori una incredibile resistenza alle precipitazioni piovose che come per magia in questa zona non creano nessun deposito di fango ma anzi un piacevole effetto tipo ruscello molto piacevole da pedalare . Mentre io e Gerry siamo già troppo affannati anche solo per replicare, lui chiama per nome i singoli sassi del percorso che contraccambiano sorridendo .... e così facendo si allontana nella salita ... (in realtà in tutte le salite Mario scompariva all'orizzonte ...)
Ad un certo punto un urlo agghiacciante echeggia nella vallata ....
A R G G G H H H H
che ... neanche Paperone mentre scopre che i Bassotti stanno svuotando il deposito con le autobotti ....
Io e Gerry peoccupati sopraggiungiamo e vediamo Mario letteralmente impantanato sulla strada in mezzo ad un fango di quelli micidiali :
- completamente subdolo , nel senso che non sembrava fango e quindi ti fregava perchè ti invitava all'inizio a provare a pedalarci sopra
- assolutamente colloso in maniera incredibile
- poichè sul fondo c'erano anche un sacco di sassi e sassolini questi venivano inglobati nello strato di fango appicicato alla ruota formando una sorta di cemento armato
ALLUCINANTE !!!
( N.d.R. : non ci è stata consentita una foto della Gold Bike in quelle condizioni ... quindi potete solo immaginarla)
Davanti a noi una salita ripida che si perdeva in un susseguirsi di curve senza riuscire a intravedere la fine del tratto fangoso ...
Nei successivi venti minuti a piedi (con bici in spalla e scarpe che pesavano 1 kg. di più ) Mario con la stessa solerte precisione e scientificità di prima elenca tutti i Santi del paradiso fornendo per ognuno : data di ricorrenza sul calendario, luogo di nascita e un piccolo resoconto su vita, morte e miracoli .
Fortunatamente, quando li aveva finiti e stava per ripiegare sulla lista dei beati in odore di santificazione ... è finito anche il pezzo fangoso e una provvidenziale pozzangherona ci ha aiutato (insieme a cinque minuti di pulizia con legnetti e utensili improvvisati) a ripristinare un pò di efficienza alle bici ...
Mario in realtà ancora non sapeva però che nel resto del giro avrebbe bucato tre volte e che sarebbe stato costretto a terminare il giro (fortunatamente l'ultima volta mancava poco alla fine) pedalando in piedi per non gravare sulla ruota posteriore che continuava in maniera imperterrita a essere moscetta ....
In questa occasioni per i beati di cui sopra, al tempo risparmiati, non ce stato nulla da fare ....
La maledizione di Diego nello stesso giro del Pellecchia aveva colpito di nuovo ... !!!
:-x
In conclusione e a parte gli scherzi bel giro e bella giornata ... !
Grazie a Gerry e Mario per la compagnia