Comincio a dare agli
Scatenati sui Sentieri un bel 10 e lode per aver reso pubblico questo fantastico giro.
Si, perché questo è uno dei giri più belli e suggestivi che mi sia mai capitato di fare. Peraltro le indicazioni di Mariuccio e Frate ci hanno aiutato nei punti più critici, dove era facile sbagliare strada.
Rapido resoconto.
Alla partenza siamo in 4: Anellomancante, GabGT, il sottoscritto e....udite...udite, la bikeressa ConCubina. Ci mettiamo in movimento verso le 9,45. C'è freddino, ma salendo si sta davvero bene. Dopo qualche Km su asfalto prendiamo la sterrata il cui fondo, nella parte iniziale, è insidioso ma comunque pedalabile. Fortunatamente dopo pochi Km le cose migliorano nettamente e si sale agevolmente. Saliamo senza affannarci troppo e facciamo la prima pausa dopo oltre 600 metri di disl. Poco dopo prendiamo a destra la deviazione che ci conduce in un magnifico ST, spesso largo non più di 1/2 metro e a tratti esposto. Però è tutto bello pedalabile e il paesaggio di faggi colorati d'autunno rende bellissima questa parte di salita. Solo nella parte finale il sentiero diventa troppo ripido in alcuni tratti costringendoci a spingere. Si esce in un bella radura dove cavalli in libertà osservano il nostro passaggio. Comincia lo spingismo più duro. Spesso si naviga a vista non essendo visibile alcun sentiero. Dopo circa 200 metri di disl di spinta, si raggiunge una bellissima cresta da cui si gode una vista mozzafiato. Ci mettiamo il casco e cominciamo e perdere un po' di quota, godendoci un paesaggio da favola. Abbiamo fatto già più di 1300 metri di disl e ci tocca salire l'ultima parte a spinta, lungo un ripidone di ghiaietta dove è difficile anche camminare.
Scolliniamo e siamo nelle vicinanza del cristallo frangi vento che si incontra nel giro della Monna. Da li a poco arriviamo a Campo Catino. Una bibita e ci lanciamo in discesa: ConCu e GabGT prendono l'asfalto e, non paghi della salita, fanno anche qualche ripetuta (alla fine faranno quasi 1700 metri), mentre io e Anellomancante ci buttiamo lungo la Frascara, fino all'osservatorio e da qui tagliamo verso la Gabriella. Sempre gagliarde le discese di Guarcino anche se ora sono parecchio sporche a causa della caduta di rami che invadono pericolosamente i sentieri. Su uno di questi rischio di fare la frittata: pochi metri prima di un salto (anche abbastanza alto, il mio anteriore incoccia un tronchetto di taglio. Perdo un po' il controllo e arrivo troppo piano a ridosso del salto. Fortunatamente la mia putrella ha una bella Totem che mi va a pacco, ma mi sono giocato un bel jolly. Andando avanti lungo la discesa comincio a sentirmi stanco e, quando mi mancano le forze tendo a tirare di più il freno (stancandomi ancor di più). Arriviamo alle macchine e dopo circa 15 minuti ci raggiungono GabGT e ConCu che si erano fatti le ripetute.
Nota di merito alla stratosferica CunCu che si è fatta un giro oggettivamente duro, senza particolari patemi e addirittura cercando altra salita extra alla fine.
Sergio e Gabriele sono due macchine da guerra, vere forze della natura.
Ringrazio i miei compagni di pedale e rinnovo i complimenti agli Scatenati per la scoperta del giro.
Consiglio di farlo a tutti quelli che amano il vero AM, quello duro, e che non si tirano indietro quando si deve spingere.
Le foto del ConCu team
[url]https://picasaweb.google.com/111363306075601584174/GuarcinoHard[/URL]
p.s. con calma elaboro anche il video della discesa.