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Sabato 12 marzo IL REDENTORE.

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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L'ultima volta che sono uscito solo con la bikeressa? Forse sono passati due anni o anche più.
Credo che da quando frequento i bikers di questo gruppo non ho più avuto occasione di pedalare in "tandem".
Ecco quindi che, quando abbiamo pubblicato il giro del Redentore e nessuno si è prenotato, mi sembrava quasi una novità assoluta.


Arriviamo a Formia e cominciamo verso le 10,30 salendo su una strada asfaltata un po' troppo trafficata per i miei gusti.






Dopo un po' cominciano delle rampe niente male, ma in fin dei conti la salita sarà tutta bella pedalabile e offre una splendida vista sul golfo.

Quando innanzi a noi si apre la vista del Redentore, vengono in mente certi paesaggi dolomitici.













La cima sembra lontanissima e soprattutto molto in alto.
In effetti ci tocca un dislivello lineare di circa 1100 metri che, per l'occasione, ho deciso di fare con la Canyon Torque, a cui ho mantato delle gomme meno "collose".



Devo ammettere che il contesto mi piace tantissimo. Le gomme a mescola più dura mi consentono di salire senza soffrire troppo.
La mia bikeressa è particolarmente in forma a così ci spariamo subito 700 metri di dislivello senza soste.
Dopo la pausa panino riprendiamo di buona lena e senza quasi accorgercene, ci troviamo dall'altro lato della montagna.
Lo scenario è completamente diverso: niente mare e cime innevate. Ammetto che non avevo pensato alla presenza della neve su una montagna che si affaccia sul mare.













Invece a quota 1000 circa cominciamo a trovare la neve che dopo un po' ci costringe a spingere: si tratta di neve ghiacciata su cui le gomme affondano tragicamente.
Avete mai visto il Redentore così?














La neve ci farà compagnia fino a che svalichiamo per ritrovarci nuovamente sul lato "mare".
La bikeressa che durante la salita sulla neve mi aveva riempito di insulti (amorevoli ovviamente), cambia improvvisamente espressione.
In effetti lo spettacolo è indescrivibile: da un lato le cime innevate, dall'altro la costa.








Da qui comincia anche il divertimento perchè la strada diventa un bel sentiero di montagna.



Arriviamo alla base del cucuzzolo, ai piedi del Santo. Saliamo lungo i tornanti transennati e arriviamo alla cima.



Una bella soddisfazione, che ripaga ampiamente ogni fatica ed in particolare la durezza del tratto innevato.
Qualche foto e cominciamo a scendere.





La bikeressa è ispirata e con coraggio affronta diversi passaggi che fino a qualche tempo fa si sognava. Non per niente è la Grande Bikeressa!!!!



















Io godo come un riccio. La discesa è davvero magnifica, tecnica, con sassi, gradoni, tornanti al limite. Una vera palestra per bikers.








Ogni tanto ci fermiamo per ammirare le tante, troppe meraviglie del percorso.







Arriviamo al rifugio davvero soffisfatti. La bikeressa in particolare è contenta perchè sa di essere stata immortalata in attimi di grande performance che potrà esibire con orgoglio ai bikers che dubitano delle sue qualità tennico-tattiche.
Da qui la discesa è sull'asfalto già percorso all'andata e ci porta fino all'auto.


Qui tutte le foto della giornata: https://picasaweb.google.com/pippybiker/Redentore#


Che aggiungere....un giro da rifare prestissimo, magari quando saremo sicuri dello scioglimento della neve.
Sono sicuro che tanti sgarrupatori di mia conoscenza si sarebbero davvero divertiti.

 

Giangis4

Biker tremendus
6/5/08
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Maccarese roma
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Ciao ragazzi
complimenti grandissimo giro foto e spettacolare descrizione come la solito.

In effetti un bel pò ho rosicato a vedere sia la salita che la discesa speriamo di riuscire a pedalare insieme a breve...

ciaoo
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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Le foto sono proprio belle. Peccato che c'è tanto asfalto. Ben venga in salita ma la seconda parte della discesa...
Magari si riesce a trovare qualche variante più ignorante per la discesa.
 

hmkid

Biker urlandum
10/10/07
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hai capito la bikeressa?:-?
grande cuncoteam!!
discesa e panorami bellissimi!!
 

frate

Biker tremendus
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Un giro degno del BASOL TEAM, la prossima volta vi organizzo una gara: CONCU TEAM vs BASOL TEAM in....LA SALITA AL REDENTORE
Avete fatto veramente un bel giro e soprattutto si vede che ve lo siete goduto fino in fondo!!! Bene, bravi, BIIIIISSSSSSSSSSSSSSSSS.
 

tostarello

Moderatur ologrammaticus
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e chi l'avrebbe immaginato.... la neve al redentore belle foto e complimenti per la performance della bikeressa

però se si riandrà al redentore almeno per me niente asfalto in discesa il percorso dei Cassinati è quasi tutto sterrato e i tornantini si fanno lo stesso (solo in discesa)
 

Dariuckus

Biker cesareus
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Quoto; se il giro così deve essere bello per il panorama e anche per dei bellissimi momenti di single track, riuscendo ad evitare l'asfalto che rimane in discesa deve essere una vera goduria. Ma come?
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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Alcuni spunti di riflessione per un'eventuale ritorno:

1) la salita la lascerei così perchè progressiva, mai troppo dura e soprattutto panoramica.

2) dalla cima al Rifugio sono circa 5 Km di pura goduria. Assomiglia alla discesa delle Torretta perchè ha tantissimi tornanti stretti, ma è molto più tecnica per la presenza di tantissimi gradini (alcuni dei quali parecchio alti e non facilmente copiabili) e tante pietre (in parte fisse ed in parte smosse). Rispetto alla Torretta la discesa è un po' meno ripida e quindi il godimento dura più a lungo. Alcuni tornanti sono molto difficili perchè strettissimi e scalinati. Dovete pensare che il sentiero altro non è che uno stradello in cui passano i pellegrini che vanno in processione. Ammetto di non essere riuscito a farli tutti senza mettere il piede in terra, soprattutto nei primi (due o tre penalità).

3) Dal rifugio in giù inizia l'asfalto ma ai lati notavo altri passaggi transennati per i pellegrini del tutto simili a quelli fatti in discesa. Bisogna capire se gli stessi riconducano alla strada principale. In questo caso ci sarebbe altro divertimento da aggiungere.

4) Se ci fosse una variante che dal rifugio porta a valle alle auto, si potrebbe continuare la discesa proprio da li.

Se qualcuno dispone della traccia del giro fatto qualche anno fa che passava appunto da un'altra parte potrei verificare se le cose sono compatibili.
 

Anellomancante

Biker popularis
24/5/10
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rotellemancanti.bike

Veramente gran bel giro Beppe e complimenti alla Bikeressa che ancora un po' e verrà con noi a sgarrupare

Ti confermo che i passaggi che trovi ai lati sono di una goduria estrema, molto molto tecnici, quasi trailistici Io la traccia te l'avevo mandata ma mi sa che non hai fatto intempo a vederla

L'allego per i posteri
 

Allegati

  • monte redendore.TRK
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pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Sei un grande Sergio
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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Quanto ci avete messo a farlo? Voglio capire se ce la faccio a farlo un martedi.
La salita è lunga ma per 2/3 asfaltata e in due ore massimo si dovrebbe poter essere in cima.
Il resto in discesa a godere
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Quanto ci avete messo a farlo? Voglio capire se ce la faccio a farlo un martedi.
La salita è lunga ma per 2/3 asfaltata e in due ore massimo si dovrebbe poter essere in cima.
Il resto in discesa a godere


In condizioni normali è un giro che si può fare in meno di tre ore.
Per normali intendo senza la neve che abbiamo incontrato noi e che ci ha fatto perdere almeno un'ora.

Magari meglio evitare di partire da Formia e cominciare la salita un po' più su: ad un certo punto c'è uno slargo con area sosta in cui ho visto che altri bikers avevano parcheggiato. In pratica ti risparmi la parte più banale della salita asfaltata.

Preferirei farmi due volte il giro da quel punto in avanti ma, fatto due volte, 3 ore sono poche.

Tieni conto che con le stradine laterali sgarrupate, ti faresti quasi tutta la discesa su sentiero gajardo.
 

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