Lo hai anticipato tu ma è inevitabile.
2100 euro per una coppia in carbonio che pesa quasi 2 kg (pronte per l'uso) e punta ad essere comoda come una coppia in alluminio? Vivo bene lo stesso.
Tra l'altro, anche fosse più robusta, se prendiamo dei cerchi ex511 che comunque sono tutto meno che fragili, quanti ne posso rompere per arrivare al prezzo di queste?
Boh, se prendo carbonio le voglio rigide e reattive e soprattutto più leggere, almeno 200-300 g...
Le reserve sono 1800 pari larghezza e le spacciano come indistruttibili.leggere? Ruote da 29 in carbonio da canale 30 per enduro se sono sotto i 1800 grammi non durano a lungo. E sul rigido, cambierai idea, come ho detto nelle conclusioni non è il principio fondamentale per delle ruote mtb, ma è stato ereditato dalla strada.
Chiaro che delle ruote in alluminio possono fare bene il loro lavoro, ma non avranno mai le caratteristiche elastiche di queste.
Le reserve sono 1800 pari larghezza e le spacciano come indistruttibili.
Le roval traverse SL pure meno e quelle sono pure abbastanza comode, le ho provate.
Onestamente più resistenti di quelle secondo me entriamo più in ambito DH che non AM... è una cosa psicologica.
Se spendo 2100 per avere ruote da 2 kg non dormo la notte per i sensi di colpa, è veramente assurdo per me.
E poi, questione di gusti, a me rigide piacciono, rigide e leggere...quelle comode da 2kg in alluminio le prendi a 550 euro la coppia.
Capisco che tu ti sia trovato bene e che le supporti, ma a me sembra assurdo. Sono curioso di sapere quante ne venderanno, per me poche.
molto interessante!
come hanno risolto il problema della testa dei nipple? usano nipple speciali? Perché altrimenti diventa complicato nastrarle...
è quello che avevo iniziato a pensare già dai test delle synthesys,In pratica fanno delle ruote in carbonio che vanno come quelle in alluminio, pesano di piu e costano 4 o 5 volte quelle in alluminio. Bene, molto bene!
Sto cercando di capire ma non ci riesco, tanto le ruote in carbonio non me le posso permettere comunque.
Sono perplesso più che altro per la scelta poco efficiente dal punto di vista strutturale. Una sezione tubolare resiste enormemente di più a torsione di una struttura aperta, e questo è il motivo per cui i cerchi sono a doppia parete. Non è ovviamente un riferimento assoluto: significa che a parità di rigidezza torsionale si usa meno materiale. Quindi la sostanza è che puoi ottenere lo stesso effetto usando un profilo a doppia parete con spessore più sottile, e dunque con un peso inferiore.
Fare con un profilo aperto ciò che puoi fare con un profilo chiuso è sostanzialmente uno spreco di materiale, ed è il motivo per cui difficilmente vedremo telai con profili a C al posto dei tubi. Sono cose che si limitano ad ambiti particolari (i giunti per le soft-tail, ad esempio) o a zone dove si è costretti (fazzoletti di raccordo o rinforzo).
È una buona domanda. Oltretutto, cerchi di questo genere difficilmente si usano su una hard tail, quindi nella catena che porta dal terreno al sedere o alle mani del ciclista, non è certo la ruota la parte più cedevole e flessibile: coperture e ammortizzatore/forcella sono più cedevoli e progressivi. Dunque perché affidare ai cerchi ciò che puoi affidare ad un diverso setup di gomme e sistemi ammortizzanti?Esatto, ma pure a flessione il profilo a doppia parete è molto vantaggioso
Domanda... non è che si poteva raggiungere un risultato simile lavorando sui raggi? Magari più fini e soprattutto j bend?
È una buona domanda. Oltretutto, cerchi di questo genere difficilmente si usano su una hard tail, quindi nella catena che porta dal terreno al sedere o alle mani del ciclista, non è certo la ruota la parte più cedevole e flessibile: coperture e ammortizzatore/forcella sono più cedevoli e progressivi.
È doppio stratoMi convince poco il nastro tubeless sulle teste dei nippli sporgenti, non mi sembra una soluzione duratura.