Tech Corner Ruote: carbonio vs alluminio

Zucchi

Biker serius
11/5/09
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Levico Terme (TN)
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Bike
Cube Stereo Super HPC 29er, Modello 2015.
Sulla mia Stereo 29/140 con cerchi DT con canale da 23mm ho montato delle Ibis 941 carbon, con canale da 35, e il feeling di guida, specialmente all'anteriore, è mooolto migliorato.
Dico "specialmente all'anteriore" perché, a causa delle gomme diverse montate sui due treni, mi capita di alternarle, ma, se al posteriore sento poco la differenza, che comunque c'è, all'anteriore preferisco spingere il Minion Dhf 2,50 anche sullo sterrato leggero, che rimontare la ruota in alluminio con gomma più scorrevole.
Altri amigos che son passati da ruote in alu, anche buone, al carbonio (cina-Ican e Enve m70hv che è praticamente uguale), sempre a canale largo 29/30mm si son trovati subito meglio.
Mi riferisco a bike da trail/all-mountain e ad un uso relativo, anche spinto, per le altre specialità non
ho esperienze da riferire.
Non sono un drago, anzi, ma IMHO, soprattutto per le 29, notoriamente tendenti a flettere, col carbonio ci si sente più sicuri.
Mi chiedo se il miglioramento che hai trovato sia dovuto al fatto che i canalini dei nuovi cerchi sono da 35 invece dei 23 mm di quelli originali o se è dovuto al materiale?
Tanto più che io sulla mia Elite 29er ho trovato anche un miglioramento montando ruote in alluminio Syntace con canalina da 28.5 mm invece di quelle originali della DT Swiss con canalina da 20,5 mm, sempre in allumino...
 

Aedi85

Biker popularis
bellissimo articolo!!
come scritto sopra sarebbe bello fare lo stesso confronto fra telai.
Sui telai non credo ci sia discussione di sorta da fare....paragonabile al discorso ruote...
in pratica mi confermi che come scritto sopra il popolo dei "rider domenicali" apprezza di più telai in alluminio.. (almeno la maggior parte..) cioè che difficilmente uno riesce a vedere reali differenza tra l'uno e l'altro..
purtroppo a livello estetico il carbonio batte l'alluminio 10 a 1
 

jack11

Biker dantescus
1/3/10
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imola
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Per esperienza ho notato che i cerchi in carbonio si scentrano molto meno e rifare la centratura è più semplice rispetto a quelli in alluminio .
per esperienza ti dico che posso darti ragione, ma non del tutto, un cerchio in alluminio riesci a centrarlo a centesimo, uno in carbonio al decimo, poi non è grave questo visto che la maggior parte di ruote commerciali ovvero tirate a macchina hanno una tolleranza che oscilla tra 0,1 a 0,3.
 
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pablos

Biker superis
1/2/09
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Stereo 150 SL 2020
Per esperienza ho notato che i cerchi in carbonio si scentrano molto meno e rifare la centratura è più semplice rispetto a quelli in alluminio .
Un composito di quel tipo è abbastanza indeformabile, non lo vedrai mai girare svergolo come accade con l' alluminio, più che altro è facile avere la tensionatura dei raggi sballata senza rendersene conto, proprio per quel motivo.La questione diventa critica se si hanno dei raggi completamente lenti, difficile rendersene conto e conseguenze spiacevoli.
 

The Monz

Biker novus
18/8/15
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Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..
 
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filbike

Biker extra
11/9/06
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Roma EUR
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Banshee Prime, Dartmoor Primal 29
Per esperienza ho notato che i cerchi in carbonio si scentrano molto meno e rifare la centratura è più semplice rispetto a quelli in alluminio .
QUOTONE!!
il montaggio,centraggio e successive stressature e ricentraggi sono stati molto più semplici e immediati sulle mie nextie che con il vecchio set in alu.
 
Ultima modifica:

vaff

Biker superis
24/3/16
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Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..


Non so da dove ti provengano queste informazioni, a me risulta che i compositi Enve siano prodotti negli USA:
ayh75Zn.jpg
 

guapo73

Biker grossissimus
3/2/08
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RM Instinct BC Edtion e Moterra
Articolo interessante......ho cerchi carbon con incrocio in terza, raggi 2-1,8-2 e profilo alto....senz'altro la bici si è "svegliata" ...come anche la mia guida.....con l'aumento della velocità si apprezzano i vantaggi...ovviamente coperture + robuste di spalla
 

guapo73

Biker grossissimus
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RM Instinct BC Edtion e Moterra
Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..


Non so da dove ti provengano queste informazioni, a me risulta che i compositi Enve siano prodotti negli USA:
ayh75Zn.jpg
può significare assemblate in USA...la lama è prodotta qualche migliaia di km a OVEST .....
 

lollo72

Biker velocissimus
25/7/12
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Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..


Non so da dove ti provengano queste informazioni, a me risulta che i compositi Enve siano prodotti negli USA:
ayh75Zn.jpg
Bisognerebbe essere sicuri che il "fatto a mani in USA" si riferisca solo al cerchione , a volte potrebbe essere riferito alla ruota completa che viene assemblata in un posto , ma i componenti potrebbero essere fabbricati altrove (con specifiche approvate dal marchio produttore) ; purtroppo il mondo è pieno di "raggiri" simili ed è sempre più difficile capire l'effettiva filiera di produzione di un prodotto finito.
 

menollix

Biker superioris
Le ruote in carbonio non me le posso permettere e quindi faccio di necessità virtù e mi tengo quelle in alluminio ;)
A parità di budget totale però, si pòtrebbe discutere parecchio quanto valga la pena spendere, x esempio 1500€ di ruote carbon, piuttosto di spenderne 500 (con i quali si prendono comunque buone ruote) x un set in alluminio e la differenza investirla su sospensioni migliori .
 

DoubleT

bikerozzo
4/4/11
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mtb & rdb
Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..


Non so da dove ti provengano queste informazioni, a me risulta che i compositi Enve siano prodotti negli USA:
ayh75Zn.jpg
metodo "coleman"
 

stinky_23

Biker paradisiacus
18/10/04
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torino
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ottimo articolo che condivido in pieno.

Personalmente ho provato sulla stessa bici sia Enve 70 che I9 Enduro (che uso abitualmente). Tra le due nettamente meglio le seconde.

Le Enve vanno guidate con il coltello tra i denti, sempre al top e schiacciati totalmente sull'avantreno, si ti distrai inizi a rimbalzare sulla bici e tenere le linee giuste diventa impossibile.

Una ruota in alluminio di alto livello è ad oggi a mio modestissimo avviso preferibile ad una ruota in carbonio di pari livello.
Ti quoto al 100%! Ho anche io le industry9 enduro. Le trovo assolutamente eccezionali (e rigide). Per non parlare dell'estetica, assolutamente da sbavo
 

Gio63

Biker extra
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Bike
Habit
il problema del carbonio è che non tutti sanno lavorarlo, e pochi sanno che carbonio stanno comprando, perchè nessuno lo specifica o quasi se è t700 o t800...se unidirezionale o 3k...in ogni caso se uno compra un bel cerchio fatto con il metodo dei sacchi osta che di peso ne tiri giù.
Buona parte dei produttori di cerchi invece specifica di che carbonio è fatto il cerchio (T700-800 o 1000, T che poi vuole dire Toray ma c'è una decina di altri produttori), forse una delle poche a non farlo è proprio ENVE.
Un cerchio ha all'incirca una trentina di strati divisi tra parete esterna e paratia, formati da tessuto e unidirezionale, la cui disposizione e tipo di carbonio è ovviamente un segreto industriale di ogni produttore. Non dimentichiamo poi che il tipo di epossidica fa almeno il 40% della resistenza di un composito, a parità di carbonio e tipo di laminazione.
I cerchi non si fanno con il metodo dei sacchi, ma in maniera quasi identica ai telai, ovvero stampo femmina scomposto in cui vengono laminate le pelli pre-preg di carbonio che formano la parete esterna.
Si mette poi una vescica in lattice (un palloncino a pareti spesse in pratica) che riempirà lo spazio vuoto del cerchio e si lamina poi la paratia.
Lo stampo viene chiuso, la vescica viene gonfiata a parecchi bar e si mette il tutto in autoclave dove viene prodotto il vuoto.
Sotto l'azione della pressione della vescica, del vuoto dell'ambiente interno all'autoclave le pelli si compattano al massimo eliminando l'aria eventualmente intrappolata tra le pelli.
La temperatura durante questa fase fa reticolare la resina e solo a questo punto si può parlale di composito.
Scusate la precisazione ma mi sembra che ci siano idee confuse sulla produzione dei cerchi in carbonio, al di la' delle precisazioni tra alluminio e lega che lasciano il tempo che trovano come qualcuno ha molto giustamente evidenziato.
 

cavanenghi

Biker tremendus
28/9/07
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norco range+specialized sx
in pratica mi confermi che come scritto sopra il popolo dei "rider domenicali" apprezza di più telai in alluminio.. (almeno la maggior parte..) cioè che difficilmente uno riesce a vedere reali differenza tra l'uno e l'altro..
purtroppo a livello estetico il carbonio batte l'alluminio 10 a 1

...NO non dicevo questo ma che il discorso sui telai non può paragonarsi a quello delle ruote.... sui telai in carbonio ormai si è detto tutto e di più e la loro supremazia è schiacciante....
 

Gio63

Biker extra
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Habit
Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..
Non tutti gli asiatici sono fatti a termopressa. Buona parte dei cinesi si. Ma i cinesi top e alcuni malesi no, molti di loro documentano con foto e video la produzione e si vede bene l'uso di vescica di gonfiaggio, stampo composito e autoclave. Poi una buona conferma a parità di sviluppo è il peso: con la termopressa sono spesso più pesanti.
Infine un'ultimo particolare: molti asiatici sono ancora prodotti con le pelli interrotte e non a fascia continua, altro particolare non indifferente che impatta sulla resistenza.
Personalmente ho montato i cerchi carbonio su 3 delle ultime MTB che ho e ho avuto e non tornerei mai più indietro. A parte l'estetica (soggettiva) è tutta un'altra bici sui rilanci, e si un po' più nervosa sullo smosso, ma ci si abitua in fretta.
 

Gio63

Biker extra
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Habit
Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..


Non so da dove ti provengano queste informazioni, a me risulta che i compositi Enve siano prodotti negli USA:
ayh75Zn.jpg
Anche a me. In America, al contrario delle buffonate che facciamo in Europa, hanno norme severissime sul Made un USA. Un prodotto non può riportare il logo Made in USA se il valore della lavorazione non è almeno il 70% del totale. Per questo mi sembra strano l'affermazione.
 

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