E aggiungo che la specie nominale in Italia era presente da tempo immemore, ma a lungo cacciata e scacciata dall' uomo, ne erano sopravissuti un esiguo numero di esemplari, e per l' appunto si era pensato di prelevarne alcuni dalla vicina Slovenja per riportare la specie a ripopolare i boschi anche per un bagaglio genetico più forte, cosa che naturalmente ha fatto e non avendo più chi li caccia, è cresciuta vertiginosamente di numero, ma in uno spazio non più consono e non adatto a questa crescita demografica, perchè nel frattempo occupato dall' uomo con le sue molteplici attività.
Il problema è, che ora negli stessi spazi, vivono due specie che si potrebbe dire in competizione, non alimentare, ma di spazi, l' uomo e l' orso e il contatto/contrasto tra le due, era più che logico dovesse avvenire prima o poi.
È qui il punto del mio disappunto sulla reintroduzione, non si è pensato minimamente che se questa crescita avesse causato problemi, al come si potesse risolvere.
Di abbattere non se ne parla, gli animalisti insorgerebbero a dismisura, la cosa strana è che non succede così in altre parti europee, ove di certo non parlano molto, ma li fanno fuori comunque...
Oltre 20 anni fa, nell' entroterra croato, in una trattoria persa in un bosco, nel menù selvaggina, c' eran cervo, cinghiale e orso...non so cosa mangiai, o cosa mi rifilarono, ma so solo che lo mangiai.
La cosa ora da fare è agire nel miglior modo possibile per entrambe le specie e se questo comporterà divieti di frequentazione in certe zone per noi, ci sarà da farsene una ragione, non si può certo pensare ad un abbattimento massiccio, non si può nemmeno pensare di prelevar esemplari e portarli altrove, anche perchè non servirebbero a nessuno.
Alla fine l' animale che ha tutte le colpe non è di certo l' orso, se pur problematico ed imprevedibile, e quindi l' altro, deve trovare una soluzione.