Finalmente trovo il momento con la calma necessaria a radunare ricordi, impressioni ed immagini dell'avventura di quest'anno!!!
Più che della giornata in sè, per cui vale l'insieme di sensazioni espresse l'anno scorso, vorrei rendervi partecipi di un pensiero che mi ha pervaso sin dai giorni precedenti al sabato del via: per me La Runeda sta alla bici come Woodstock sta alla musica! Lo so, sto enfatizzando troppo, a Zocca non c'era certo quell'ambiente psichedelico, e neanche l'amore libero di quei tempi (sic...) però la sensazione di essere tutti partecipi ad un evento unico sì, bastava parlare con chi pedalava con noi per capirlo!
Le passioni per la natura, per la bici e per la scoperta ci accomunano tutti e spianano tutte le distinzioni e differenze che al di fuori di quel contesto spesso impediscono anche solo di scambiare due parole con chi ci sta intorno: sarò troppo idealista o troppo filosofo, ma i visi e gli occhi distesi e felici di chi si fermava ai ristori, o di chi si incrociava lungo i km che ci separavano dal prossimo, nonostante fatica, caldo e sforzo fisico, non fanno altro che confermarmi questa impressione; per un giorno ci siamo sentiti tutti uguali, ognuno con la propria mappa per raggiungere un tesoro comune, non importa se si trovasse a 20, 30 o 50 km di distanza! Il gioco era alla portata di tutti, indipendentemente dalla bici e dalla capacità di portarla su e giù per quelle colline che ci hanno fatto sudare ma che hanno reso più coinvolgente questo straordinario happening su due
ruote.
Anche quest'anno ho avuto un'esperienza straordinaria, del gruppo che mi aveva tenuto compagnia l'anno scorso per vari motivi restavano giusto Renkyaz e Jack, quest'ultimo non importa se non in sella perchè lo spirito era comunque presente (soprattutto ai ristori
), ma bastava rivolgere due parole a chiunque altro fosse nei pressi per percepire la stessa sintonia di sentimenti, persino con gli addetti ai ristori!
Quest'anno mi ha accompagnato un altro ligure, un amico che ha iniziato da pochi mesi ad andare in mtb con continuità, ed è stato subito anche lui coinvolto dallo "spirito runediano": ce la siamo presa con tutta la calma possibile, sia in sella che ai tavoli, abbiamo apprezzato tutto quello che potevamo ingurgitare e tutto quello che potevamo vedere intorno a noi, dai panorami alle bikeresse a chi pedalava più forte di noi e a chi meno, forature varie ed errori di navigazione non ci hanno fatto desistere dall'esercitare l'antica arte ligustica del "battitene où bèlin", neanche quando il buio ha preso il sopravvento.
Tra i ricordi più forti di quest'anno, la pasta all'arrabbiata del primo ristoro con annesso lambrusco, ma poi anche i salumi, l'anguria, i formaggi, i dolci, la menta fresca, la salita al M.te Cisterna fatta due volte, l'amico di cui purtroppo non so il nome con la mitica "Rampichino" Cinelli rosa shocking, l'affaticamento a metà percorso che poi stranamente scompare, Gabry che al contrario a metà sembrava avere il turbo, non aver ceduto alla tentazione di accorciare il percorso ma aver pinzato tutta la mia cartolina con i vari piedini, cuoricini e stampini vari, l'essere stato il primo ad iscriversi al mattino e l'ultimo ad arrivare alla sera, la possibilità di spazzolare tutto ai ristori proprio in qualità di ultimi, la discesa tecnica segnalata in anticipo sul road book che così ho potuto fare a palla con la sella abbassata per tempo e la forca a piena escursione, ma anche tutte le salite mortali che sono riuscito a pedalare e quelle in cui sono sceso a spingere, il tramonto spettacolare, le macchine con le bici cariche che stavano tornando a casa mentre noi eravamo sull'ultimo pezzo di asfalto e, ovviamente, l'arrivo alle dieci di sera al falò del ruzzolodromo, sorprendendo giok e gli altri che ci guardano come marziani, la "Runeda Band" che abbiamo ascoltato fino all'ultima nota, la notte in tenda con risveglio al vociare dei giocatori di ruzzola, il pomeriggio di domenica passato a Sestola sulla Scaffa del Gatto e sul Numero 1, in seggiovia e con le gommazze da 2 e mezzo
... e se pensate che quest'ultima cosa non c'entri con La Runeda allora non ci siamo capiti
Ringrazio ancora Giok e gli altri che hanno lavorato duro per regalarmi tutto questo, saluto tutti quelli erano a condividere queste emozioni con me e chi avrebbe voluto esserci ma non ha potuto venire, ringrazio chi mi ha gridato di non passare sull'erba perchè è una cosa che non avrei dovuto fare pur sapendolo, spezzo una lancia a favore di chi ha finito il giro alle quattro perchè sono convinto anche loro si siano divertiti, gli invidio la gamba ma di più quella di Renky che si è portato tranquillamente in giro un bel cancellazzo
Appena riesco a caricarle metterò anch'io qualche foto.
All'anno prossimo, ciao!!!