Presenti alla Partenza (in ordine più o meno di comparizione):
1. Dolomia
2. Dolomia's mugliera
3. Mares' Mugliera
4. Ricky.ebasta
5. Alexxangel (arrivo debitamente illuminato dal sole a far brillar le rosse chiome. del resto stiamo parlando della SuperMod. mica di una forumendola qualsiasi!)
6. Tostarello con l'aureola che si addice ai pazzi, ai santi ed a quelli che fanno l'Appialonga con una Stumpjumper fsr anniversary
7. L'amico di Tostarello
8. Mares
9. L'amico di Mares che pedala forte
10. Peppone
11. Super
12. SHT
13. Crips
14. Matts
15.UncleGerry
16. Coso con la Specy Rossa
Già alla partenza si consuma la prima scissione. Le Mogliere infatti decidono di andare avanti, con la scusa che loro pedalano lente (perché noi , invece?).
Ci si organizza quindi ancora un po’ e quindi si parte. Dolomia (fraintendendo le indicazioni di Ricky) prende a destra per l’Ardeatina, Mares (ignaro) a sinistra per l’Appia Antica. Il circus si ribella e prende al centro per le catacombe di S. Callisto. I soliti Laziali. Se non fanno una scissione e due cambi di programmi al giorno non son contenti.
Il gruppo si sgrana, e quindi si impone una prima sosta di addensamento a metà della strada delle catacombe. Una seconda sosta alla fine della salita di Cecilia Metella. Una terza al vicino baretto dopo il primo tratto di basolato.
Mantenendo la media avremmo dovuto collezionare almeno 45 soste nell’intero percorso. Con una inopinata botta di saggezza pedalatoria si decide di non fermarsi più fino alla prossima fontanella. Che peraltro è a un paio di chilometri dal baretto, o poco più…
Si riesce comunque a pedalare abbastanza tranquillamente, tra single track (Super non passa di spalle all’inizio del single track, e deve adattarsi a fare un po’ di basolato) e pezzi pedalabili di sampietrino.
Arriviamo quindi oltre le colonne d’Ercole, nell’area di Nonna Roma. Questa ha spostato il materasso, evidentemente per ovviare alle ubbie del tempo autunnale. Un paio di insulti comunque ce li scaglia, come anatemi contro l’inutilità del pedalare e protestando per la presenza di ben TRE, dico TRE esponenti del gentil sesso, epitetate in quanto “BRUTTE! ANNATEVENE VIA”. Inopinato timore della concorrenza…
S’era detto di passare poi veloci il tratto losco: invece, sempre per quell’irrinunciabile e incomprimibile pulsione a cambiar programma, ci si sofferma nei pressi del cratere. Che ce volete fa… so’ Lazziali…
Poi via veloci (si fa per dire) a completare il tratto sbrecciato, entrare nel tratto verde, superare il Ponte Tibetano Sul Fosso Che Puzza (dal quale nel frattempo son state tolte uasi tutte le assi..) passare il ponticello ferroviario (Super è troppo alto e ci passa a stento!) e attraversare il cantiere (con tanto di passerella mono-asse perché un po’ di passaggi tecnici ce vonno!)
Siamo su Viale della repubblica. L’amico di Mares che pedala forte ci lascia per andarsene a pedalare forte. Perché è un forte pedalatore. Ma soprattutto perché è Lazziale, e senza una scissione al giorno non ce la fa a campare…
E vai. Siamo all’ultimo pezzo, quello che conoscono solo a S. Maria delle Mole. E non è un caso: perché nel finale c’ha su un salitone tra sassi, spini, erba incollaticcia..
Dolomia che parte in testa (perché sa la strada…) viene ben presto risucchiato dal circus; in coda è tutto uno scambiarsi cortesie “dai che ti aspetto” “ma no, vai avanti tu, io ti seguo” che coprono mute imprecazioni “aho’, ma n’do c’avete portato?”
Gran finale con acqua frizzante e.. .Scissione. E si. Qua semo lazziali seri, le scissioni le famo venì ggiù come le cilieggie. Crips c'ha la parmigiana di melanzane che lo aspetta a casa. SHT, Matts, Gerry e "coso" con la specy rossa con la scusa che loro sono pedalatori scindono il gruppo e partono verso il Lago. Dice per pedalare, ma s’è già visto come è andata a finire.
Il resto del circus se ne torna invece rapidamente indietro, direzione Caffarella. Al discesone di Cecilia Metella i più cercano di vendicarsi della fatica fatta in salita, e si fondano giù a palla cannata, truccando i contachilometri, confondendo l’età con la velocità raggiunta.. e insomma, facendo un gran rumore. Senza accorgersi che la Fata Pedalina, su una Biga del Supermercato, è sempre di due lunghezze avanti a loro. E c’ha pure la maglia di lana, l’impertinente fatina…
In Caffa è d’obbligo il tour degli spot. Siamo un po’ in ansia perché da un’ora non si è prodotta alcuna scissione, e quindi la proposta è che ogni 20 minuti uno dei conoscitori del parco si avvicendi alla testa del gruppo. Cosa che ovviamente non accade.
Dossetti der Tubbo, Bosco del porcino gigante, Zompo del contadino, Salita del tombino, Dossi dei pappagalli (ce ne fosse mai uno!), ripidone del carrozziere: nulla sfugge alla portata dell’aureolato Tostarello! Che sicuramente non è un uomo ma un cibori della prima ora, perché non c’è spot che lo intimidisca o che non sia alla sua portata. Noi altri si fa quel che si può.. più che altro con l’intento di far scordare alla SuperMod l’amato bitume… e secondo l’umile cronista: mi sa che un po’ ci siamo riusciti!
A un certo punto io e mogliera, per non far vedere che non siamo Lazziali, e visto che siamo a duecento metri da casa, decidiamo di fare una piccola scissione, quasi domestica.. e ci diamo!
Ai superstiti quindi il completamento del report. Noi abbiamo già preso il caffè e fatto la doccia!
Bella comunque! E splendida compagnia!