RESOCONTO
Eccoci giunti al resoconto del giro.
Sabato mattina sperando che il tempo migliorasse, o meglio non peggiorasse troppo, io e Ned siamo partiti alle 8.45 da Azzone volgendo le ancora ignare ruote delle nostre mountainbike alla volta di Schilpario.
Un bel tratto di bitume per scaldare le gambette ancora addormentate (le mie, perchè quelle di Ned si erano appena sparate un salitone di 2km al 14% per salire ad Azzone :-? ).
Ah ecco finisce il bitume che bello! Ancora un paio chilometri di mulattiera un po scassata ma si va tranquilli. Ed ecco arrivare finalmente il ponticello. Scarpe siete pronte? E via a spingere allora. "Tranquillo Ned ancora qualche centinaio di metri e si rimonta in sella" dice qualcuno....
ma quanto ca--o sono lunghi sto centinaio di metri?!?! :???:
Alla faccia!!! Ma quando sono passato di qui l'altra volta (a piedi) i gradini per salire non erano così alti! Le pietre non erano così tante!! I sassi non erano così infami!!! I tratti pedalabili erano molto più lunghi.... Mi sa che qualcuno mi ha fatto uno scherzo e ha rovinato il sentiero apposta. 8-)
Finalmente arriviamo alla prima "spianata" e smadonnando un po' qua e là si riesce a salire pedalando. Ogni tanto saltiamo giù per scavalcare qualche gradone. Mannaggià però quanto è breve sta spianata. Arriva la prima rampa e giù a spingere di nuovo. Oh che bello "in cima a sta rampa poi facciamo un paio di km scorrevoli in piano" dice sempre quel qualcuno. Oh bella è già finito il piano?!? ma sono solo 700m!!!
E via a spingere di nuovo per la seconda rampa!!! Ma che gradini grossi che hai, ma che lunga che sei! Ma che alta che sei....
Toh! Ecco il pennone del rifugio perso in mezzo alle brume. Siamo arrivati !!! Pastasciutta sei mia. Già che c'era abbiamo fatto una bella foto, panoramica, ma è venuta tutta bianca. Che freddo.
Digerita la pasta e via, su per il passo del visolo. Almeno quello me lo ricordavo giusto. In piedi
, ripido, sassoso. Ma alla fine arriviamo anche lì dopo aver attraversato un pezzetto di ghiahione scorrevole... incredibile un ghiaione puà essere più scorrevole di un sentiero?!!? :?
Si scende dal passo, bici a spinta tanto per cambiare (in discesa?!?!). Ripido, sconnesso e, soprattutto, non si vede una ceppa fino a che non scendiamo di altri 100 metri. Poi FINALMENTE in sella. Eccoci alle prese con un bel 10km di sentiero tecnico alla Silvio (chi è venuuto al raduno sa cosa intendo) che mette alla prova nervi, freni, sospensioni e ahime cerchi. Si deve scendere ogni tanto dalla bici e portarla giù per dei pezzettini esposti e abbastanza pericolosetti, ma in generale si viene giù. Fino alla diga del Gleno tutto ok a parte una pestata che mi costa il cerchio di dietro storto.
Poi arriva il supertecnico... gradini di 50 cm, sassi, fondo poco compatto, radici, ripidissimo. Le mie SID chiedono pietà. Giù da dove si può senza ribaltarsi e a piedi dove non ne abbiamo il coraggio!
Una lode a Ned, bitumaro reo confesso, per avere avuto le palle di venire su e giù con me senza maledirmi almeno 100 volte!!! Ci ha provato dappertutto. Davvero grande
Arriviamo finalmente a Pianezza di nuovo con le ruote sul bitume... per la prima volta in vita mia sono contento di vedere la striscia nera e puzzolente!!! E conto i danni: ho piallato 7 denti della corona grossa (sono quasi un millimetro più corti), ho stortato il cerchio dietro e il cambio posteriore fa le bizze, mi sa che ha toccato qualche sasso.
pedalabilità in salita dal Vò al Beliviso: circa il 50% mettendoci TANTA buona volontà
discendibilità: il 90% è fattibile ma ci voglio un po' di palle
in tanti punti per resistere alla tentazione di saltare giù, e cmq bisogna proprio scendere in diversi passaggini di alcuni metri.
Alla fine abbiamo sputato sangue e sudore in salita, ci siamo meritati la pastasciutta, ci siamo divertiti di brutto in discesa, con qualche brivido.
Giudizio finale
bel giro, proprio bello, peccato per il tempo, ma in questa versione non lo rifarò MAI PIU'!!!
Sono arrivato in fondo con TUTTI i muscoli indolenziti