[MENTION=107119]gabr74[/MENTION], la questione verte proprio su cosa sia sensato aspettarsi di incontrare sul percorso...il concetto giuridico di "prudenza" che viene richiesto agli organizzatori ma anche ai concorrenti è sostanzialmente questo. Gli organizzatori devono fare tutto quello che è ragionevolmente fare per eliminare i rischi e segnalare quelli non eliminabili: i concorrenti devono comportarsi in modo da evitare i rischi che ragionevolmente si possono incontrare.
A mio parere un ostacolo non visibile su un percorso di gare è sempre possibile: se non è visibile per il concorrente può essere stato altrettanto invisibile agli addetti che hanno studiato, controllato e fettucciato il percorso, tanto più che parliamo di diverse decine di km che non possono essere rastrellati palmo a palmo.
Stessa cosa per la velocità: gara o non gara chiunque va in mtb sa che più sale la velocità e minore è la possibilità di rimediare ad errori od imprevisti. Per cui l'organizzatore "ragionevolmente" cercherà di evitare tratti molto veloci ma allo stesso tempo il concorrente dovrà metterci del suo, visto che anche sullo sterrato più compatto, stile Eroica, c'è come minimo il ghiaino che ti può mandare gambe all'aria.
[MENTION=72400]1978[/MENTION]: io credo che sia meglio discutere con più serenità di questi argomenti, è vero che stavolta si è risolto tutto con due lividi, ma poteva andare peggio. Da ex-organizzatore concordo con quanto scrivi tu e [MENTION=167140]bici & avventura[/MENTION] ma converrai con me che si vedono anche situazioni gestite male ed in modo sicuramente imprudente anche da parte delle organizzazioni...
[MENTION=57249]marcoace[/MENTION]: se tu fossi un organizzatore ringrazieresti Iddio dell'esistenza delle assicurazioni.
Io SONO un organizzatore, al contrario forse di altri....
E come funziona con le assicurazioni lo so benissimo per esperienza.
E per esperienza conosco sociale conosco anche l'Italiano medio, probabile inventore del collarino scrocca soldi.........
Suvvia........