L'ostacolo era una grossa pietra (altezza circa 20-25cm) non segnalata e non visibile in quanto nascosta dall'erba.
La velocità in quel tratto era di circa 40km/hr
Chi l'ha presa ha fatto cappottone e brutto volo... serviva la sfiga giusta per prenderla in quanto il percorso in quel tratto era largo 3 metri... ma io ce l'ho avuta... => Risultato => 3 tagli + contusioni + escoriazioni ( ... e se mi spaccavo una vertebra non c'era da meravigliarsi... ma è andata bene...)
L'organizzazione dell'evento ha qualche responsabilità?
... se si, di che tipo?
Premesso che:
- non sono un organizzatore di gare;
- non faccio gare;
- non so se volontariamente o meno, ma hai tralasciato un bel po' di dettagli al fine di rendere questa discussione utile, alcuni li vedremo in questa risposta;
Dovresti dimostrare che la pietra era invisibile (tanti auguri nel dimostrarlo): se tale sasso è grande quanto dici, è assai probabile che avesse creato un zona vuota d'erba che tu non hai visto, oppure hai visto ed in quel momento hai pensato che i rischi di passarci sopra erano accettabili.
E se proprio vogliamo essere pignoli, avevi il sole negli occhi nei momenti immediatamente precedenti alla caduta? Se si, indossavi degli
occhiali? Le lenti inserivano dei riflessi o arteffatti di varia natura? In tal caso è colpa del sole, degli occhiali o tua?
Continui a ripetere che un altro biker era caduto su quel punto: e con ciò? Partiamo dal presupposto che gli organizzatori cercano di eliminare quanti più rischi possibili (ed è un'assunzione estremamente corretta in Italia, poiché ci sono personaggi sempre pronti a inventarsi boiate pur di addossare la responsabilità agli altri). Dovresti portare delle statistiche più accurate per dare un'idea del tuo punto di vista. Ad esempio, se in gara c'erano 20 concorrenti, potresti dire che almeno il 10% dei partecipanti si è fatto male: in tal modo rendi bene l'idea che quel punto effettivamente era pericoloso. Ma se la gara conta 1000 partecipanti la statistica diventa 0.2%: ad una prima analisi difficilmente la tua tesi regge, non solo, la domanda sorge spontanea: non è che sia stato un tuo errore?
Considera che nelle GF di Coppa Piemonte i primi 50 (almeno!) nei tratti scorrevoli lasciano tutto e spesso ci si avvicina ai 60 km/hr.
Non è scritto da nessuna parte che devi per forza fare 60km/h in discesa. Ognuno DOVREBBE spingere secondo le proprie reali possibilità (questo è il significato di "dare tutto"), in condizione di non mettere a rischio l'incolumità propria ma soprattutto altrui. Purtroppo molte delle persone che conosco che fanno gare non hanno minimamente idea delle loro possibilità, e ciò li porta a strafare (e sentirsi come Nino Schurter).
E se anche gli organizzatori avrebbero messo i cartelli di pericolo, rispondimi sinceramente, a 40-60km/h su una sterrata che non conosci, magari piena di scossoni, vuoi dirmi che riusciresti a vederli???? Ma chi sei, Gesù??? Io non li vedrei neanche se fossero grandi come case, figuriamoci leggerli, e ho 10/10 di vista.
Sono tutti degli irresponsabili che vogliono fare i fenomeni?
No: i primi in classifica probabilmente lo fanno per lavoro, passano ore in bicicletta ogni ogni, hanno un livello d'esperienza non indifferente: viaggiano a velocità che comportano rischi accettabili per il loro livello di esperienza. Poi ci sono quelli che, pur non essendo professionisti, sono in grado di vedere i propri limiti e agiscono di conseguenza. I restanti sono i fenomeni irresponsabili: e ce ne sono tanti, troppi: sono colori che quando vedono scritto gara allora se ne fregano dei propri limiti e l'incolumità di chi gli sta attorno.
Per cause di forza maggiore, moltissime strade sterrate presentano una superficie sconnessa: se viaggiavi a 40km/h su una sterrata che non conosci e cadi, dalle mie parti si dice "brao mona", gara o allenamento o giretto di spasso. Ti è andata di lusso che ti sei rialzato.
Questo thread mi lascia estremamente perplesso e amareggiato: quando va bene allora tutti si considerano fenomeni e quando va male è sempre responsabilità degli altri, a priori... Ti credo che molte persone non se la sentono di portare avanti l'organizzazione delle gare proprio per questioni di responsabilità.
cicloandrea ha scritto:
Sono molto combattuto: da legale trovo questa discussione estremamente interessante e di buon auspicio, da biker la trovo assurda....se continua così, le poche manifestazioni che resteranno si potranno fare con la
gravel.
Se continua così non si faranno neanche quelle su asfalto, visto che le macchie d'
olio sono sempre presenti... figuriamoci gravel.