Ciao a tutti, oggi ho ripreso a pedalare dopo un mese di pausa e, approfittando dell'assenza di anime vive nei giorni infrasettimanali visto anche il caldo, mi sono andato a fare 3 Cà Speranza e una Mussina, anche per testare i componenti revisionati, registrati o sostituiti.
Sulla Mussina ho visto che un salto è stato chiuso con bandella rossa e bianca, quindi se siete dei funamboli occhio (anche ai pedoni).
Poi non sapevo se raccontarvelo o meno ma ho deciso di farlo così se incontrerete il soggetto, vi regolerete.
Piccola premessa: non sono mai stato un tipo che si appiccica alle ragazze e in maniera pesante non molla più, ho sempre avuto molto rispetto. Semmai provo sincera ammirazione per le ragazze con un certo livello di emancipazione, che abbandonano il fare da fotomodella col paletto infilato... e si lanciano con passione in quel tipo di sport tipicamente maschile, senza paure, affatto intimorite da polvere e fango, ne ho qualche esempio in famiglia e quando ne incontro una, mi piace dirle qualcosa per darle merito, punto.
Ma veniamo all'accaduto:
sono sulla via del rientro, abbastanza provato, mi trovo poco prima della prima sbarra sulla strada che porta alla Villa Corbelli/Ferrarini, mi supera con non molta velocità rispetto alla mia una ragazza con una e-bike nera Cube che manco saluta... pazienza, sarà che io saluto sempre anche gli stradisti ma non importa.
Mi si mette davanti e a me non pare vero di avere una scia che mi tiri. Dopo un po' sembra rallenti un pelo, io tento di risuperarla e quando siamo appaiati mi rivolgo a lei dicendole che quella era una bella bici, lei accenna solo un sorriso ma sapeva tanto di esser "dovuto", e lì avrei dovuto capire... lei mi si rimette davanti.
Procediamo e giunti alla sbarra tira fuori credo il telecomando. Penso che sia fantastico non doversi fermare e perdere il ritmo, così penso di sfruttarla per scia (il ritmo era buono) e telecomando fino alla sbarra successiva.
Arrivati alla penultima curva a 90° prima della seconda sbarra, lei inchioda improvvisamente e stizzita mi dice di passare davanti che non vuole nessuno dietro. Stupito la lascio lì con un "mamma mia che simpatia".
Ora, io posso capire il suo stare sulla difensiva visto cosa è accaduto a Reggio ultimamente ma non mi sembrava di aver fatto nulla di male.
Detto ciò, in generale le auguro di non aver mai bisogno di aiuto in futuro, anche una scia spesso si rivela preziosa (per me oggi lo era) e in bicicletta sono sempre esistite.