Si hanno fatto il passo Cisa. Forestale interminabile senza panorami, solo faggi, faggi e ancora faggi. Na palla tremenda e na gran fatica.
Beh dai a me non è dispiaciuta, nel senso che mi aspettavo una salita ben peggiore, invece era abbastanza morbida. Certo, il tratto che abbiamo fatto per errore la mattina, quello a presa alta è molto più bello panoramicamente. Cmq in realtà, l'impressione che ho avuto è che in generale, da quel punto di vista, ci siano giri migliori. Ma il giro del cusna è un must e quindi andava fatto.Si hanno fatto il passo Cisa. Forestale interminabile senza panorami, solo faggi, faggi e ancora faggi. Na palla tremenda e na gran fatica.
per non parlare del fondo: straordinerio!!!Si hanno fatto il passo Cisa. Forestale interminabile senza panorami, solo faggi, faggi e ancora faggi. Na palla tremenda e na gran fatica.
Ma non ci posso credere... eravate voi allora!!Ieri giro del cusna. Passo una settimana a studiare il percorso coadiuvato dal disponibilissimo @Moebius, segno tutto: fontane, ripari, ristori, altimetrie, pendenze... Tutto. Alle 9 siamo a ligonchio. Forse è un po' tardi per due principianti allo sbaraglio, ma tanto io ho calcolato tutto nei minimi dettagli e nulla può andare storto.
Partiamo. Affrontiamo salite del 15/17% ma sapevamo che sarebbe stata dura quindi si sopporta. Arrivati a presa alta tiro fuori il cellulare per dare un occhio per sicurezza. Avevamo cominciato il giro al contrario!!! L'orologio segnava le 10:40. A quel punto le opzioni erano due: rinunciare al giro prestabilito e farne un altro, ma nessuno dei due era esperto e avremmo rischiato di fare un giro orribile e faticosissimo, oppure, tornare indietro (tanto era tutta discesa) e ricominciare perdendo tutto il dislivello faticosamente guadagnato. Optiamo per la seconda. Lo so, è follia.
Torniamo verso montecagno. Ormai sono le 11. Affrontiamo il primo, disumano tratto in salita. Il mio socio inizia ad accusare crampi, io ero talmente imbottito di gel e integratori che quasi non sento fatica. Preparavamo il giro da una settimana, che avremmo dovuto fare? Tornare a reggio? Si continua!
Guadagnamo la cima, facciamo una discesa bellissima e ci troviamo a rescadore. Pregustandoci un bel piatto di polenta e cinghiale in umido entriamo. Era il giorno della festa della patata! Tutti a base di patate. Vabbè, l'importante è mettere qualcosa nello stomaco.
Alle 15 usciamo dal rifugio. Il tempo è passato da cielo terso e sole spacca pietre a nuvolo, nero e minaccioso. Siamo nemmeno a metà, si prosegue.
Ci trasciniamo oltre pianvallese, nella discesa successiva io spacco il forcellino. È l'inizio della fine. L'auto è esattamente dalla parte opposta. Cerchiamo di non farci prendere dal panico. Il mio amico ha i crampi e si deve fermare ogni 10 metri, io non posso andare. Fermiamo un biker, gli chiediamo se lui avesse consigli da darci ma ogni cosa sembrava una pazzia. Il tempo iniziava a imbrunire, saliva su la nebbia e la temperatura era a 8 gradi. Per fortuna poi il biker ci dice che se gli davamo il tempo di finire il giro ci passava a prendere a civago, tanto da dove eravamo era tutta discesa ed entrambi avremmo potuto farla. Arrivati a civago entriamo in un bar a scaldarci pregando che il tipo non ci avesse preso in giro. Dopo un'ora e quaranta iniziamo a cagarci sotto, ma poi per fortuna arriva. Non poteva caricare anche le nostre bici e quindi ci porta a logonchio (43 km e un'ora d'auto). Gli offriamo denaro per il disturbo ma lui rifiuta. Ci salutiamo e ci avviamo nuovamente verso civago dove avevamo lasciato le bici legate al bar. Lungo la strada rivediamo il nostro soccorritore che salva un corridore che correva al buio per le strade. Ci fermiamo, chiediamo se hanno bisogno, facciamo una battuta e andiamo via. (quell'uomo è un santo).
Un'altra ora d'auto e siamo ancora a civago carichiamo le bici e inizia a piovere, con temperature intorno ai 5 gradi. Al bar sentiamo che i pompieri stavano cercando un disperso nel bosco e pensiamo che ci è andata bene perché potevamo essere noi.
Finalmente alle 11 siamo a casa con l'amarezza di non aver concluso il giro che, siamo sicuri, avremmo potuto finire. Forse.
Però, che bello lo stesso!
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[emoji23] [emoji23] [emoji23] [emoji23] allora anche io ti ho riconosciuto! Ho notato la bici che poteva somigliare a quella che mi hai mandato in foto. Volevo chiedere ma non volevo fare figuracce. Per la sequela di errori non so cosa dire. Siamo due cretini.[emoji2]Ma non ci posso credere... eravate voi allora!!
Vi ho incrociato nel tratto Pian Vallese - forestale di Civago. Ero con un mio amico e ci siamo detti "ma cosa ci fanno questi due qui a quest'ora?".
Pensavamo che andaste a dormire alla Segheria o scendeste a Civago. Essere lì a quell'ora voleva dire, comunque, arrivare già a Lama Lite col buio.
In più il biker che vi ha soccorso è un mio caro amico con cui dovevamo incontrarci, e poi ci siamo mancati di poco. Lui vi ha trovato, penso, un quarto d'ora dopo che noi eravamo passati da lì.
Certo che il carnet di scelte che avete fatto non è male:
1°, sbagliate strada ed arrivate alla Presa Alta (tra l'altro, salitaccia mortale);
2°, notato l'errore, anzichè proseguire e fare il giro all'inverso, tornate indietro;
3°, nonostante il ritardo accumulato vi fermate al ristorante [emoji2];
4°, alle 15 a Rescadore, nemmeno a metà strada, decidete di continuare;
5°, niente luci e nemmeno il forcellino di ricambio...
In ogni modo direi che vi è andata bene, una serie di errori così in alta montagna può voler dire infilarsi in guai seri!
(p.s. Si parla comunque per esperienza... )
Poco ma sicuro. Dai, la prossima volta è quella buona.Il giro del cusna è un must e quindi andava fatto.
Si, è quello di cui parlavo io. Quella sera c'era un via vai tremendo di camionette dei pompieri e auto della polizia. Abbiamo temuto il peggio, soprattutto dopo le prime notizie frammentarie sentite al bar.
Mi rifacevo proprio al tuo discorso, che da una parte è condivisibile, ma d’altra parte se i numeri sono in aumento esponenziale, le alte frequentazioni delle zone più belle e:o comode sono difficilmente arginavili.Per questo bisogna variare zona il piu' possibile. Cmq fra un po' piovera' sul serio e le presenze saranno tutte su asfalto e molto meno.
La verita' per me e' che la stragrande maggioranza se ne frega oppure conosce 3 giri e fa sempre quelli.Mi rifacevo proprio al tuo discorso, che da una parte è condivisibile, ma d’altra parte se i numeri sono in aumento esponenziale, le alte frequentazioni delle zone più belle e:o comode sono difficilmente arginavili.
È vero che la pausa invernale è prossima, ma la primavera non tarderà ad arrivare!
Probabilmente c'ero anch'io ieri sera fra quei lumini, abbiam fatto una pedalata al parco di Roncolo, partendo proprio dalla piadineria [emoji16]Ieri sera ho girato tra Cà Bertacchi e Montecavolo, le colline sembravano alberi di Natale tante erano le luci dei ciclisti che le illuminavano! Non c’è niente da fare, rispetto a 10/15 anni fa, siamo davvero in tanti.
Si può cercare di avere rispetto ed educazione ma i grandi numeri creano sempre qualche problema...
in effetti viste le temperature, una notturna fuori stagione ci sta'Ieri sera ho girato tra Cà Bertacchi e Montecavolo, le colline sembravano alberi di Natale tante erano le luci dei ciclisti che le illuminavano! Non c’è niente da fare, rispetto a 10/15 anni fa, siamo davvero in tanti.
Si può cercare di avere rispetto ed educazione ma i grandi numeri creano sempre qualche problema...
auto-Marchettone? [emoji23]Qui spesso si chiedono informazioni sullo stato dei sentieri, oggi leggendo qua e là ho trovato questa piattaforma:
https://www.mtbcult.it/131784/strails-conoscere-e-condividere-lo-stato-dei-sentieri/
Ho provato a darci un'occhiata e sembra una buona idea, ma è ancora poco diffusa e da sgrezzare. Potrebbe diventare un'utile fonte d'informazioni sempre aggiornata.
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[emoji23] [emoji23] [emoji23] magari sapessi mettere su un'applicazione del genere!!!
Ah ok, credevo che col tuo lavoro...[emoji23] [emoji23] [emoji23] magari sapessi mettere su un'applicazione del genere!!!
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