sinceri complimenti all'ideatore ed a Marco sempre molto sensibile e "concreto".
grazie
riflettevo sul alcune eccezioni:
1) quando esci di tutto punto per andare a fare un giro di mezza giornata, poi entrato nel
boschetto prendi lo
zaino che avevi nascosto ti vesti figo e chiami l'amante ( è tutto vero!)
ti risvegli in un hotel a pavia e chiami gli amici dicendo di avvisare i tuoi con le scuse più
assurde (...digli che ho incontrato un orso...!)
2) le ciucche impreviste:
1987: pedalavamo da circa un anno ed avevamo mtb cariche di accessori come 2 (DUE!)
borracce, spallaccio, (quell'affare sotto la sella che serviva per quando dovevi portarla in
salita e ti faceva male la spalla, ma con quel coso i 15 kg di bici erano una piuma...)
portaroba sottosella, e altri ammenicoli vari.
Bè dicevo, dopo 7 km di salita Langasco/Passo della Bocchetta via fuoristrada con
tagli "amazzonici " a colpi di machete l'obiettivo a quei tempi era "arrivare in cima".
Arrivammo in cima, dove un piccolo bar ci accolse con un tripudio di panini col salame e la
giusta birretta. Morale: ci siamo dimenticati Mauro. O perlomeno noi pensavamo che fosse
con noi ma in realtà quando alle 22 ha chiamato sua moglie ci si è resi conto che Marco era
ancora lassù ".....perchè aveva fatto amicizia con il barista...". Sono andato a prenderlo in
vespa e siamo scesi con la bici a tracolla. (vedi che lo spallaccio veniva bene?).
3)L'ingaggio:
Michele non accettava compromessi.
Tra le dolci colline di Gavi che fosse in bici da corsa o mtb se beccava qualcuno al suo pari
partiva subito la sfida.
Una sera mi squilla il telefono.
Era un albergo di Voghera che mi ha passato Michele.
Stava rientrando dal suo giro quando uno l'ha sorpassato ed è partito l'ingaggio e lui l'ha
seguito sino a casa, per l'appunto vicino voghera.
4) Il cannone molecolare del CERN di Ginevra.
Estate.
Saliamo con le bici in località sant'anna dove nel pieno del bosco esiste uno spiazzo in
cemento utilizzato per la festa patronale ed il relativo ballo liscio.
Siamo partiti alle 17 con l'intento di essere di ritorno massimo massimo alle 20.
Giunti al bucolico ritrovo odo una base musicale potente provenire dallo spiazzo.
Penetrati nel bosco trovo Giordano , tecnico service audio, che sta montando un impianto
da spazzolare i capelli a Gianluca Vigna, munito di ben due bottiglie di Vodka alla pesca,
(ah..però!) occorrenti per una festa privata prevista quella sera.
Presto fatto:
A turno si beve un bicchierino di vodka e si fa il giro dello spiazzo più velocemente possibile
(ovviamente in bici).
Il sottoscritto, nota spugna, al 3° bicchierino sono già andato a sbattere 2 volte e mi
arrendo: ma Flavio, Mattia e altri cominciano a girare come atomi velocissimi nel cannone
atomico.
Si faranno le 23 e a nessuno ( comincivano ad arrivare le prime invitate alla festa ...Yuk!
Yuk!) è venuto in mente di avvisare casa.
Ci siamo accorti solo quando Flavio tra le nuove ragazze a cui stava dando il benvenuto alla
festa , ha riconosciuto sua moglie...
Ciao a tutti.
Ugo