Dunque è proprio il test ad essere scarso
Speravo in qualcosa di più: almeno, avendo la rivista, si sarebbe potuto capire meglio com'era il mezzo.
In sintesi, ciò che dice l'articolo - spero che qualche utente ferrato in tedesco possa correggere eventuali strafalcioni (lascio in grigio ciò di cui son poco sicuro) - è:
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- l'impostazione del telaio è race, quindi posizione molto allungata e spostata in avanti grazie al top tube di 603mm e allo stem da 100mm
- buone prestazioni in salita grazie alla buona scorrevolezza
- la posizione di guida è un po' "tirata" per i passaggi più tecnici e ciò la rende "poco maneggevole" per un principiante
- lo spirito della bici si evidenzia in discesa dove si affrontano con sicurezza le curve veloci, grazie alla posizione allungata, il generoso interasse (1109mm) e l'inclinazione dello sterzo abbastanza bassa (70°)
- è facile da controllare grazie al manubrio largo che la rende comunque adatta anche per un utilizzo più turistico
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l'attacco dei foderi verticali ed il piantone sella sottile da 27.2 ha limitato il comfort del telaio, in contrasto con la piacevole capacità della
Rock Shox SID di affrontare le radici sui sentieri
+/-:
+ divertente nei passaggi veloci in discesa
+ carattere Marathon
+ alto rapporto qualità/prezzo
- posizione allungata/stem lungo
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Ciò che mi lascia più perplesso, come bici, sono i gruppi ruota. Nelle 29er sono sicuramente un elemento più importante che nelle 26". Radon equipaggia le 26" nella stessa fascia di prezzo con le
Mavic Crossride, non proprio dei cerchi da due lire; che piacciano o meno (ci sono pareri contrastanti), non sono dei cerchi di fascia bassa. Sulle 29er a catalogo ci sono
ruote con cerchi Alex Rims EN24, mozzi
Shimano HB/FH M756/M756 o HB/FH M788/M785 e raggi DT Swiss Industry o Champion. Sulla carta, perlomeno, li vedo un gradino più in basso rispetto ai Mavic o ai DT Swiss.