...beh, non credo proprio così.... credo sia una specie di "quadratura del cerchio" dell'atleta totale ... correggetemi se sbaglio ma :
- se non sei "fisicamente a posto" , non arrivi
- se sei "fisicato" ma non guidi, rischi di beccare un minuto a speciale
Forse più che xcountryman frustrato, può far risultato un xcman "forte" ...
I w.e.warriors saranno sempre o troppo scarsi a pedalare, o troppo scarsi a scendere...
Ma d'altronde ritengo così giusta la cosa... si parla di competizioni, gare, e per significato intrinseco dell'oggetto, dietro alla giornata del cronometro e die giudici, ci "dovrebbero" essere tanti giorni di allenamento....
Io la vedo invece al contrario... Se tiri i tempi, solo i forti riescono a non sforare ed il weekend warrior, poco allenato, che non ce la fa ad arrivare in tempo, dopo due gare in cui sfora, rinuncia...
Il problema comunque non è arrivare... 1600m di dislivello sono alla portata di un qualsiasi biker medio, il problema è spingere nelle speciali.
E' quello che fa la differenza... Su speciali così pedalate, se non sei allenato puoi avere tutto il manico del mondo ma ottieni un risultato mediocre. In compenso uno allenato recupera agevolmente nel pedalato quello che perde nel guidato e nel complesso va meglio.
Per questo motivo a mio giudizio l'aspetto fisico è preponderante nell'enduro.
Dopo questa non ci sono più scuse...
Ma sai com'è, mi danno fastidio quelli dietro che si lamentano perchè vado piano in discesa! (anche se il fatto che ci sia qualcuno dietro di per sè sarebbe già una buona notizia!)
Eh, prima o poi dovrò gareggiare da qualche parte in effetti.
Una volta avevo pensato di fare la Superbike (la versione corta) tanto per vedere dove arrivavo...
Certo che per fare le cose fatte bene ci vorrebbe un allenamento metodico e costante...
Guarda, nell'enduro l'ambiente è (per fortuna) ancora abbastanza friendly... Ci sono tanti weekend warrior, senza allenamento e con scarsa capacità tecnica, che partecipano solo per il gusto di esserci. Nessuno nasce "imparato", con il tempo si impara anche a gestire una gara.
Anche se non sei preparato o allenato, secondo me provare non ti costa nulla. Se quello dietro ti recupera (non è detto che vada più piano di te, anzi potresti essere tu a dover superare quello davanti: chi te lo dice?), appena lo senti, rallenti, lo fai passare e poi continui con il tuo ritmo. Se sei sportivo e cedi strada appena ne hai la possibilità nessuno ti investe o ti butta per terra. I problemi sorgono quando c'è qualcuno che volontariamente non cede strada.
Imho, provare non ti costa nulla (a parte i 31,5€ di iscrizione della gara
).
Sento tante lamentele su Finale... ma alla fine è la gara con più iscritti della storia del SE... quindi evidentemente piace...
Io abolirei ogni pezzo anche solo in piano nelle gare di enduro, solo discese tecniche, dove venga fuori il talento di guida, non la mera preparazione atletica... oggi i rider di enduro si devono allenare più sulle BDC a fare gamba che sulle MTB a guidare, e questo è sbagliato, secondo me... perchè poi, specie se un giorno si arriverà a una coppa del mondo, un format che da tanto spazio ai pedali porterà irrimediabilmente l'avvento del doping... mentre se la differenza la fa la guida, non esiste doping che migliori il talento...
Purtroppo però, prendo atto che le gare più frequentate del circuito sono anche le più pedalate... quindi per il futuro, sono piuttosto triste, perchè se i numeri daranno ragione a chi preferisce pedalare che guidare su tracciati tecnici, chi organizza e traccia sarà psicologicamente portato ad andare nella direzione del mercato.
Boh, secondo me il successo di una gara più che dai suoi percorsi dipende dalla location e dalla fama che un determinato evento acquisisce nel tempo.
Anche se avessero messo 3 speciali schifose, senza un metro da pedalare, Finale avrebbe avuto lo stesso il pienone. Negli anni Finale ha acquisito la fama di gara "dell'anno", il posto è noto per i bellissimi percorsi, è frequentata da bikers tutto l'anno ed è molto conosciuta sia in Italia che all'estero, gode di un clima stupendo, è sul mare, è una gara a cui partecipano sempre tanti pro ed ha sempre fatto registrare il pienone. Sono questi gli ingredienti del successo di una gara... Se l'organizzazione avesse scelto altri percorsi imho ci sarebbe stato lo stesso numero di iscritti.
Riguardo al discorso pedalato sono abbastanza d'accordo con te. E' un dato di fatto che sul pedalato recuperi molto di più che in discesa, per cui per equilibrare una gara è necessario che in PS i tratti in salita siano pochi rispetto a quelli in discesa.
Però secondo me più che alla singola gara, bisogna guardare al circuito. Finale è notoriamente una gara molto pedalata (Che chi la chiama "supercrosscountry"), ma ci sono gare che sono prettamente discesistiche. Secondo me è giusto sia così, ogni gara ha le sue caratteristiche, legate anche alla comformazione del territorio. Alla fine quello che conta è essere completi, saper pedalare forte nelle gare più XC oriented, e saper scendere forte in quelle più discesistiche. Alla fine viene premiato il biker completo.