Eccomi qua.
Come ho scritto, ieri mattina ho ripulito il sentiero da Roncarro a Zandona (
la regia mi dice che si chiama Cross), giusto per la cronaca, circa cinque ore di falce, sega, segaccio e pala per le foglie.
Sinceramente pensavo di dover fare meno lavoro.
Già all’inizio, al termine del rettilineo salendo dal ruscello, c’erano un groviglio di rami e tronchi sospesi sopra la testa.
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Probabilmente non li avevo notati prima.
Un bel lavoro per sfrondare, ripulire e poi tagliare.
Vedrete quanta legna accatastata.
Poi rovi, rovi, rovi e ancora rovi, che ho cercato di tagliare sia nella parte sporgente (le famose liane) sia alla base.
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Avevo già visto invece l’albero a terra, purtroppo però era più grosso di quanto mi aspettassi, ma alla fine ho avuto io la meglio, anche se un paio di botte sugli stinchi le ho rimediate comunque.
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Il trail presenta solamente un paio di punti impegnativi da fare sui pedali, non tanto per la difficoltà tecnica, ma perché si tratta di passaggi in salita su rocce messe in un modo poco friendly.
Uno ho cercato di sistemarlo, sempre in modo naturale, senza rompere niente.
Resta da provarlo.
Il trucco è tenere un buon passo, in scioltezza, ed essere pronti a dei brevi strappi in salita.
La seconda metà circa invece diventa molto scorrevole e gratificante, fino ad arrivare sul ruscello, per poi proseguire su sentiero dritto fino a Cargadura, dove si svolta a sx per raggiungere Zandona e poi Caneve.
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Ho commesso un paio di peccati veniali (niente di invasivo), capirete facendolo.
Portate pazienza, ma dopo tanta fatica, credo di essermi meritato qualche bonus.
Nel ritornare all'auto ho fatto un piacevole incontro....il mitico Tullio, mentre stava realizzando una bellissima gerla.
Un vero artista.
Incredibile, ma sono riuscito anche a scambiarci quattro parole.
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