Quante volte cadete?

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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PandaLeo

Biker semper novus
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Stoic
Io ho mollato la bici per quasi 16 anni ,facevo altri sport e uno anche a livello agonistico e con qualche risultato ,per cui la bici mi aveva dato l'idea di non interessarmi più, la usavo sempre meno allora l'ho regalata .
Poi invecchiando gli altri sport son venuti meno e le bici son diventate sempre migliori hanno veramente un salto di qualità incredibile
ne ho provata una l'allenamento c'era i percorsi si erano moltiplicati qui abbiamo solo montagne e laghi ,deciso di riprendere
Alla fine a volte bisogna decidere ,si smette per poi riprendere ,certo bisogna considerare che la bici oltre che divertimento è forma fisica è salute ,sia mentale che fisica non è solo pedalare andare in bici è una scelta di vita ...bisogna pensare bene cosa ti dà e cosa perdi
Che sia una scelta di vita, non lo metto in dubbio perché me ne sono accorto "strada facendo".
Ma nei piatti della bilancia, se si tratta di scelta di vita, allora subentrano tante cose.
 
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superskinny

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Che sia una scelta di vita, non lo metto in dubbio perché me ne sono accorto "strada facendo".
Ma nei piatti della bilancia, se si tratta di scelta di vita, allora subentrano tante cose.
Se sei uno che molla nella vita molla pure anche la bici...
Se invece sei uno che non molla non vedo perché dovresti mollare la bici, non ti sei fatto niente tanto è vero che hai ancora le mani per scrivere sul forum.
Se non ti viene voglia di uscire in bici con gli amici dovresti farti delle domande prima su di te e poi eventualmente sugli amici.
Se fossi un mio amico ti direi: “non fare la fighetta e monta in sella” ops te l’ho detto comunque :mrgreen:
 

Gunjohn

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Io oggi ho fatto il mio primo front flip prendendo una bella botta sulla spalla. Passata la fase di nervoso per l'accaduto sono andato a terra altre due volte e poi tanti passaggi non me la sentivo per paura, così li facevo a piedi (ed era complicato stare in piedi pure facendoli così)..
 
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rolly

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Io oggi ho fatto il mio primo front flip prendendo una bella botta sulla spalla. Passata la fase di nervoso per l'accaduto sono andato a terra altre due volte e poi tanti passaggi non me la sentivo per paura, così li facevo a piedi (ed era complicato stare in piedi pure facendoli così)..
Sapessi come ti capisco!!!!
In bocca al lupo!!
 

paolop72

Biker superioris
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Dirti di mollare tutto è brutto ma se queste sono le tue idee probabilmente è la cosa giusta, si vede che la mtb non è la tua vera passione.
Capita di cadere, lo scorso anno ho rotto la spalla e strappato i legamenti del braccio dx è stata dura ma la voglia di andare in mtb è rimasta come prima, certo ho paura di caderci ancora sopra e ci penso spesso ma vado avanti lo stesso perché mi piace troppo.
in effetti la caduta può fare paura, ma uno che ha passione non vede l'ora di tornare in sella...qualcosa manca sicuramente a livello di stimoli..

Prima di prendere scelte drastiche forse conviene fare un analisi e un "reset" di approccio..
penso che non avendo le basi tecniche adeguate sia passato a fare percorsi enduro che sono troppo al limite delle possibilità di un biker inesperto, probabilmente se avessi avuto un approccio più soft passando da single trakc facili a trail flow per poi progredire avresti avuto molti meno problemi di cadute e maggiori soddisfazioni.
Io sono convinto che facendo un buon corso puoi acquisire le basi per affrontare i percorsi con maggiore cognizione e sapendo sia il gesto tecnico che l'approccio migliore, andare più piano avendo il controllo del mezzo e cercando di fare i movimenti giusti aiuterà tanto , mentre magari si tende ad andare piu veloce dei propri limiti cercando il "supporto "della velocità che espone pero a maggiori rischi...
 

paolop72

Biker superioris
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Purtroppo bisogna capire fino a quanto e quando si può rischiare di cadere in MTB, non è facile ma bisognerebbe essere in grado di percepire limiti e situazioni con adeguata oggettività, altrimenti il rischio va fuori controllo..
Mi rendo conto che una maggiore consapevolezza dei proprio limiti, evitare qualche passaggio per cercare di verificare "Il limite tecnico", e magari scendere invece che "provarci" sono forse la migliore garanzia per evitare cadute, ma sono anche una percezione difficile da acquisire in senso oggettivo quando affronti una discesa in prima persona...

Soprattutto quando si va per i 50 i jolly da giocare sono sempre di meno, è vero che come dice il mio amico se ti metti le protezioni è perchè sai che rischi di cadere, e le protezioni aiutano ma non sempre va di lusso..
Sabato provo un passaggio tecnico di rocce, già provato 2/3 volte cavandomela con una scivolata sul finale ma niente di che. Il passaggio è una strettoia su roccia, discretamente ripida, non eccessiva, fondo infido perchè ci sono infiltrazioni di acqua che da un certo tratto rendono le rocce bagnate, dopo un po di sassi piu o meno sfalzati su passaggio obbligato c'è il drop finale con una roccia tonda a finire su terreno bagnato con un po di roccette in giro.
Il passaggio impressiona un po ma non è tecnicamente difficilissimo, come illustrato da un maestro, se tieni una buona posizione di base sui pedali, gambe flesse, gomiti aperti e flessi, centralità, reattività si passa semplicemente. In teoria facile ma in pratica...
Questa volta confido stupidamente in un piccolo abbrivo per non affrontare quasi da fermo il rock garden, ma probabilmente mi scompongo più del dovuto e il capitombolo finale sul drop è peggio del solito..
Vado giù faccia in avanti (la bici indenne me la trovo sopra di me, non so come), Il casco MIPS probabilmente mi salva la vita: botta sulla tempia (per fortuna il gyro con forma AM copre più di una "scodellina" xt), casco segnato e ammaccato, un po di graffi sul volto e qualche botta tra braccio e anca.
tournamente continuo il giro sulle mie gambe non ho sintomi di confusione mentale, ma la sensazione è che sei stato miracolato...il gatto ha nove vite, ma io no penso di potermene giocare cosi tante ancora...

Una cosa è quando cadi e sbatti un arto, ma quando vai giù di testa, qualcosa di troppo non va, rimane il segno nello spirito più che nel corpo, dubbi su come e cosa pensare di affrontare nuovamente un uscita in mtb, se cercare un certo tipo di percorsi, lasciare perdere del tutto, continuare a cercare una tardiva "crescita" tecnica o limitarsi a fare le cose più semplici (trial con fondo di terra, non tropo tecnici)..

insomma il rischio di cadere c'è sempre, ma bisogna gestirlo e arginarlo, quando si supera il limite oltre al rischio per la salute rimane ili contraccolpo psicologico, si rimette in discussione tutto ciò che si è appreso o che si pensava di aver appreso, l'approccio, le priorità...
una caduta non è solo un incidente, ma compongono tanti fattori e non sempre si riesce a gestirli, purtroppo le conseguenze possono cambiare molto su uno sport dove la ricerca di un certo "Limite" è insite nella discesa su mtb...
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Purtroppo non solo le cadute sono cause di infortuni che ci tengono fermi. Giusto per fare un esempio, tre giorni fa ero con la bici al parco giochi, quasi da fermo giro energicamente il manubrio e sento un "crac" alla spalla destra. Fermo due giorni perchè mi faceva male e mi fa ancora male se pur meno. Se ruoto la spalla sento ancora una sorta di "clac" che prima non c'era. Tutta colpa dell'età :cry:
 

AlexV

Biker paradisiacus
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Purtroppo non solo le cadute sono cause di infortuni che ci tengono fermi. Giusto per fare un esempio, tre giorni fa ero con la bici al parco giochi, quasi da fermo giro energicamente il manubrio e sento un "crac" alla spalla destra. Fermo due giorni perchè mi faceva male e mi fa ancora male se pur meno. Se ruoto la spalla sento ancora una sorta di "clac" che prima non c'era. Tutta colpa dell'età :cry:
Caro Koro... che ci vuoi fare, diventiamo croccanti :scassat:
 
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superskinny

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Purtroppo bisogna capire fino a quanto e quando si può rischiare di cadere in MTB, non è facile ma bisognerebbe essere in grado di percepire limiti e situazioni con adeguata oggettività, altrimenti il rischio va fuori controllo..
Mi rendo conto che una maggiore consapevolezza dei proprio limiti, evitare qualche passaggio per cercare di verificare "Il limite tecnico", e magari scendere invece che "provarci" sono forse la migliore garanzia per evitare cadute, ma sono anche una percezione difficile da acquisire in senso oggettivo quando affronti una discesa in prima persona...

Soprattutto quando si va per i 50 i jolly da giocare sono sempre di meno, è vero che come dice il mio amico se ti metti le protezioni è perchè sai che rischi di cadere, e le protezioni aiutano ma non sempre va di lusso..
Sabato provo un passaggio tecnico di rocce, già provato 2/3 volte cavandomela con una scivolata sul finale ma niente di che. Il passaggio è una strettoia su roccia, discretamente ripida, non eccessiva, fondo infido perchè ci sono infiltrazioni di acqua che da un certo tratto rendono le rocce bagnate, dopo un po di sassi piu o meno sfalzati su passaggio obbligato c'è il drop finale con una roccia tonda a finire su terreno bagnato con un po di roccette in giro.
Il passaggio impressiona un po ma non è tecnicamente difficilissimo, come illustrato da un maestro, se tieni una buona posizione di base sui pedali, gambe flesse, gomiti aperti e flessi, centralità, reattività si passa semplicemente. In teoria facile ma in pratica...
Questa volta confido stupidamente in un piccolo abbrivo per non affrontare quasi da fermo il rock garden, ma probabilmente mi scompongo più del dovuto e il capitombolo finale sul drop è peggio del solito..
Vado giù faccia in avanti (la bici indenne me la trovo sopra di me, non so come), Il casco MIPS probabilmente mi salva la vita: botta sulla tempia (per fortuna il gyro con forma AM copre più di una "scodellina" xt), casco segnato e ammaccato, un po di graffi sul volto e qualche botta tra braccio e anca.
tournamente continuo il giro sulle mie gambe non ho sintomi di confusione mentale, ma la sensazione è che sei stato miracolato...il gatto ha nove vite, ma io no penso di potermene giocare cosi tante ancora...

Una cosa è quando cadi e sbatti un arto, ma quando vai giù di testa, qualcosa di troppo non va, rimane il segno nello spirito più che nel corpo, dubbi su come e cosa pensare di affrontare nuovamente un uscita in mtb, se cercare un certo tipo di percorsi, lasciare perdere del tutto, continuare a cercare una tardiva "crescita" tecnica o limitarsi a fare le cose più semplici (trial con fondo di terra, non tropo tecnici)..

insomma il rischio di cadere c'è sempre, ma bisogna gestirlo e arginarlo, quando si supera il limite oltre al rischio per la salute rimane ili contraccolpo psicologico, si rimette in discussione tutto ciò che si è appreso o che si pensava di aver appreso, l'approccio, le priorità...
una caduta non è solo un incidente, ma compongono tanti fattori e non sempre si riesce a gestirli, purtroppo le conseguenze possono cambiare molto su uno sport dove la ricerca di un certo "Limite" è insite nella discesa su mtb...
Non hai un video?
 
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rolly

Biker assatanatus
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Purtroppo bisogna capire fino a quanto e quando si può rischiare di cadere in MTB, non è facile ma bisognerebbe essere in grado di percepire limiti e situazioni con adeguata oggettività, altrimenti il rischio va fuori controllo..
Mi rendo conto che una maggiore consapevolezza dei proprio limiti, evitare qualche passaggio per cercare di verificare "Il limite tecnico", e magari scendere invece che "provarci" sono forse la migliore garanzia per evitare cadute, ma sono anche una percezione difficile da acquisire in senso oggettivo quando affronti una discesa in prima persona...

Soprattutto quando si va per i 50 i jolly da giocare sono sempre di meno, è vero che come dice il mio amico se ti metti le protezioni è perchè sai che rischi di cadere, e le protezioni aiutano ma non sempre va di lusso..
Sabato provo un passaggio tecnico di rocce, già provato 2/3 volte cavandomela con una scivolata sul finale ma niente di che. Il passaggio è una strettoia su roccia, discretamente ripida, non eccessiva, fondo infido perchè ci sono infiltrazioni di acqua che da un certo tratto rendono le rocce bagnate, dopo un po di sassi piu o meno sfalzati su passaggio obbligato c'è il drop finale con una roccia tonda a finire su terreno bagnato con un po di roccette in giro.
Il passaggio impressiona un po ma non è tecnicamente difficilissimo, come illustrato da un maestro, se tieni una buona posizione di base sui pedali, gambe flesse, gomiti aperti e flessi, centralità, reattività si passa semplicemente. In teoria facile ma in pratica...
Questa volta confido stupidamente in un piccolo abbrivo per non affrontare quasi da fermo il rock garden, ma probabilmente mi scompongo più del dovuto e il capitombolo finale sul drop è peggio del solito..
Vado giù faccia in avanti (la bici indenne me la trovo sopra di me, non so come), Il casco MIPS probabilmente mi salva la vita: botta sulla tempia (per fortuna il gyro con forma AM copre più di una "scodellina" xt), casco segnato e ammaccato, un po di graffi sul volto e qualche botta tra braccio e anca.
tournamente continuo il giro sulle mie gambe non ho sintomi di confusione mentale, ma la sensazione è che sei stato miracolato...il gatto ha nove vite, ma io no penso di potermene giocare cosi tante ancora...

Una cosa è quando cadi e sbatti un arto, ma quando vai giù di testa, qualcosa di troppo non va, rimane il segno nello spirito più che nel corpo, dubbi su come e cosa pensare di affrontare nuovamente un uscita in mtb, se cercare un certo tipo di percorsi, lasciare perdere del tutto, continuare a cercare una tardiva "crescita" tecnica o limitarsi a fare le cose più semplici (trial con fondo di terra, non tropo tecnici)..

insomma il rischio di cadere c'è sempre, ma bisogna gestirlo e arginarlo, quando si supera il limite oltre al rischio per la salute rimane ili contraccolpo psicologico, si rimette in discussione tutto ciò che si è appreso o che si pensava di aver appreso, l'approccio, le priorità...
una caduta non è solo un incidente, ma compongono tanti fattori e non sempre si riesce a gestirli, purtroppo le conseguenze possono cambiare molto su uno sport dove la ricerca di un certo "Limite" è insite nella discesa su mtb...
Bellissima disamina.
Sono d'accordo al 100%....mi sono rovinato il corpo per non avere correttamente valutato le mie capacità.
Ora non più giovane(eufemismo) pago e pago caro.
Però mi sono divertito nella mia assoluta incoscienza :scassat:
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
22.019
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Purtroppo bisogna capire fino a quanto e quando si può rischiare di cadere in MTB, non è facile ma bisognerebbe essere in grado di percepire limiti e situazioni con adeguata oggettività, altrimenti il rischio va fuori controllo..
Mi rendo conto che una maggiore consapevolezza dei proprio limiti, evitare qualche passaggio per cercare di verificare "Il limite tecnico", e magari scendere invece che "provarci" sono forse la migliore garanzia per evitare cadute, ma sono anche una percezione difficile da acquisire in senso oggettivo quando affronti una discesa in prima persona...

Soprattutto quando si va per i 50 i jolly da giocare sono sempre di meno, è vero che come dice il mio amico se ti metti le protezioni è perchè sai che rischi di cadere, e le protezioni aiutano ma non sempre va di lusso..
Sabato provo un passaggio tecnico di rocce, già provato 2/3 volte cavandomela con una scivolata sul finale ma niente di che. Il passaggio è una strettoia su roccia, discretamente ripida, non eccessiva, fondo infido perchè ci sono infiltrazioni di acqua che da un certo tratto rendono le rocce bagnate, dopo un po di sassi piu o meno sfalzati su passaggio obbligato c'è il drop finale con una roccia tonda a finire su terreno bagnato con un po di roccette in giro.
Il passaggio impressiona un po ma non è tecnicamente difficilissimo, come illustrato da un maestro, se tieni una buona posizione di base sui pedali, gambe flesse, gomiti aperti e flessi, centralità, reattività si passa semplicemente. In teoria facile ma in pratica...
Questa volta confido stupidamente in un piccolo abbrivo per non affrontare quasi da fermo il rock garden, ma probabilmente mi scompongo più del dovuto e il capitombolo finale sul drop è peggio del solito..
Vado giù faccia in avanti (la bici indenne me la trovo sopra di me, non so come), Il casco MIPS probabilmente mi salva la vita: botta sulla tempia (per fortuna il gyro con forma AM copre più di una "scodellina" xt), casco segnato e ammaccato, un po di graffi sul volto e qualche botta tra braccio e anca.
tournamente continuo il giro sulle mie gambe non ho sintomi di confusione mentale, ma la sensazione è che sei stato miracolato...il gatto ha nove vite, ma io no penso di potermene giocare cosi tante ancora...

Una cosa è quando cadi e sbatti un arto, ma quando vai giù di testa, qualcosa di troppo non va, rimane il segno nello spirito più che nel corpo, dubbi su come e cosa pensare di affrontare nuovamente un uscita in mtb, se cercare un certo tipo di percorsi, lasciare perdere del tutto, continuare a cercare una tardiva "crescita" tecnica o limitarsi a fare le cose più semplici (trial con fondo di terra, non tropo tecnici)..

insomma il rischio di cadere c'è sempre, ma bisogna gestirlo e arginarlo, quando si supera il limite oltre al rischio per la salute rimane ili contraccolpo psicologico, si rimette in discussione tutto ciò che si è appreso o che si pensava di aver appreso, l'approccio, le priorità...
una caduta non è solo un incidente, ma compongono tanti fattori e non sempre si riesce a gestirli, purtroppo le conseguenze possono cambiare molto su uno sport dove la ricerca di un certo "Limite" è insite nella discesa su mtb...


Mi spiace per quanto accaduto...spero tu possa recuperare il più presto possibile.
Per il "blocco" psicologico...sinceramente non mi è mai capitato...e purtroppo di caschi ne ho rotti 2 finendo all' ospedale...di certo mi hanno salvato ben oltre la faccia entrambe le volte....:paur:

Se cado per disgrazia o sfiga...o perchè non sono capace...ci sta...se penso che una cosa sia troppo pericolosa...si scende a piedi, non ci pagano mica...se penso di poter fare quel passaggio...ci provo sempre.
Sabato un cavatappi che ho fatto 1 sola volta...ho rinunciato subito in quanto stavo scendendo sda solo e non potevo rischiare nulla...i miei soci erano già in fondo e non potevo permettermi caxxate.
:prost:
 

rolly

Biker assatanatus
24/10/07
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Specialized Epic cannondale moterra
Bello tosto!!!
Dipende da come ti senti dentro.
Io a volte cose cosi le ho fatte di slancio perché cosi piano rischi di più l'impuntamento.
Altre volte sono sceso e lo ho fatto a piedi.
Non di rado a ruzzoloni.
 
Ultima modifica:

gizzo72

Biker infernalis
27/7/15
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Vitus Sentier , Ragley Piglet 2013
No di solito non ne facciamo, poi con l'effetto jettatorio della go pro sarebbe finito peggio...:mrgreen::mrgreen:
Il passaggio dovrebbe essere quello tra 0.12 -0.16 di questo video


1.48 di questo altro, mi sembra piu simile alla situazione attuale

Bella la musica del secondo video.........nn ti offendere ma per nn rischiare la replica il primo nn lo guardo! :mrgreen:
 

superskinny

weekend warrior
31/5/12
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No di solito non ne facciamo, poi con l'effetto jettatorio della go pro sarebbe finito peggio...:mrgreen::mrgreen:
Il passaggio dovrebbe essere quello tra 0.12 -0.16 di questo video


1.48 di questo altro, mi sembra piu simile alla situazione attuale

Secondo me dovresti rifarlo subito e con la go pro...
però il problema è che se la prossima volta non cadi non riusciremo mai a capire cosa non ha funzionato :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
22.019
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Secondo me i soci sarebbero più tranquilli se non te le permettessi nemmeno quando non sono già in fondo :mrgreen:
No no...faccio da apripista io...ma siccome ho aggiunto 1km di salita per prendere Gran Picchio dall'alto...loro hanno tagliato perché non gli andava... :roll:
A quel punto...per non perdere ulteriore tempo sono scesi giù...io nel frattempo sono salito, mi sono vestito e sono sceso giù abbastanza bene, ho fatto 2 salti ma il cavatappi da solo meglio di no...è come scendere dal 2° piano in verticale, in mezzo ad una roccia con il vuoto dalla parte opposta...siccome in tanti anni 1 volta sola ci sono riuscito e cmq ci eravamo fermati e i soci si erano messi nei punti focali del passaggio...da solo meglio di no...ci sarà occasione di chiuderlo anche con la Rallon...:-?:
 

paolop72

Biker superioris
10/5/19
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e quale sarebbe il passaggio??
:nunsacci:
dovrebbe essere dalle parti di dove si vede 0.16 però, se fosse quello ora è quasi solo roccia, essendo una sorta di cascatella naturale viene dilavato con le piogge e frane autunnali, potrebbe essere anche stato in parte tagliato dove percorso a piedi
PS i video non sono miei, li ho trovati su YT, e non penso siano molto recenti, il terreno cambia frequentemente in quei tratti (frane, pioggie, etcc.)
 
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