Qual'è lo schema di sospensione preferito?

Comaz15

Biker dantescus
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iffoggi ha scritto:
per comaz:
mi sa che non hai capito come funziona il pull schok di ancillotti se lo paragoni a quello della RM6!
Non mescolerò il mio voto con sistemi che non son nemmeno lontani parenti del pull...
Iacopo
...perchè non chiedi direttamente ad Ancillotti.
Cmq il pull-shock è quanto di più comune possa esistre: la maggior parte delle moto usa questo sistema, principalmente per una questione di ingombri.
Poi scusa, cosa c'è da capire su sto fantomatico pull-shock?
Il carro non ruota su un unico asse? Il leveraggio non è del tutto simile a quello della RMX? Dimmi dove differisce allora? Solo perchè il bilancere da una parte è tirato e dall'altra è spinto? Se tu fissi una lamina di metallo su un amorsa e provi a spingere l'estremità libera, la barra non si comporta esattamente come se la tirassi???
 

Comaz15

Biker dantescus
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Focus Sam²
pedaletrusco ha scritto:
..interessante questa discussione! C'è qualcuno che mi può spiegare il perchè, almeno a livello teorico, una traiettoria verticale (data, mi sembra, da sistemi a quadrilatero, ad esempio) è preferibile ad una circolare (monoshock)?

Grazie :-o
Tanto per chiarire: i sistemi a quadrilatero (con o senza horst link) non realizzano traiettorie verticali... provate a tracciarle con il compasso e ve ne renderete conto.
Qualche VPP si avvicina a una traiettoria verticale.
Ma sinceramente non capisco che vantaggi potrebbe portare... ridurre l'effetto sul tiro catena? No, perchè varia cmq la distanza tra punto di contatto con la corona ant e quella posteriore...
Forse un maggiore assorbimento negli impatti verticali, tipo un atterraggio da un drop a bici piatta.
 

lupo

Biker extra
28/11/03
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Ho votato per altro e con altro intendo iDrive per il momento; lo trovo molto fluido nel funzionamento; comparato alla bici di prima, quadrilatero con HorstLink.

Adesso mi chiedo io: Le Cove come vanno? Datto che hanno l'infulcro basso propio attorno del movimento centrale; non dovrebbe essere questa una buona soluzione al problema della lunghezza della catena?
 

JENNIFER

Biker tremendus
13/3/03
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cercherò di spiegarmi, ma data la mia ignoranza, non è difficile che sia frainteso.

Allora, il sistema utilizzato sulle Ancillotti e su molte moto (non perchè ha poco ingombro, ma perche funziona meglio degli altri) consiste nella semplice e geniale applicazione di una biella triangolare che ha per punto fisso (o quasi) il vertice inferiore (ove è posizionato la parte inferiore dell'ammortizzatore), agli altri vertici, sono attaccati il forcellone e il telaio, l'urto subito dal forcellone fa ruotare la bielletta e comprime l'ammortizzatore, l'incidenza progressiva della forze applicate su un triangolo rigido conferiscono a questo particolre sistema una PROGRESSIONE.

Nel caso della RMX ecc tale concetto non è applicato, in quanto il fulcro del triangolo non ha per vertice (fisso) una estremità dell'ammortizzare, ma il vertice attaccato al telaio, ecco perchè son sistemi di ammortizzazione diversi e non assimilablili, e ad occhio e crove l'RMX non è progressiva..

Iacopo

Spero di essermi spiegato.. altrimenti riprovo...
 

JENNIFER

Biker tremendus
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La California
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dirò di più!

nel caso della RMX la biellettina si comporta molto più verosimilmente ad uopo del sistema a quadrilatero!

Che io conosca il Pull Schok è al momento utilizzato su:
Ancillotti (tutte)
Mountain Cicle mod. 9.5 (quella di passero solitario)
Vielle (il modello DH)
Giant (il modello DH)
e sicuramnte altre ancora che non conosco!


Iacopo
 

rinoceronte

Biker marathonensis
28/7/03
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south shore
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Lupo ha scritto:
Ho votato per altro e con altro intendo iDrive per il momento; lo trovo molto fluido nel funzionamento; comparato alla bici di prima, quadrilatero con HorstLink.

Adesso mi chiedo io: Le Cove come vanno? Datto che hanno l'infulcro basso propio attorno del movimento centrale; non dovrebbe essere questa una buona soluzione al problema della lunghezza della catena?

secondo me
(e delle mie teorie................)
si

ed anke il + semplice per risolverlo
essendo coassiali.............. si muovo sull stesso asse.............la catena un tira!! :-?
 
La mia prima e unica biammortizzata è la Stnky che usa il quadrialtero.
Quelli che sanno :saccio: , appena hanno visto la mia bike mi hanno detto: quadrilatero?!?! Avrai modo di pentirti della scelta!!! :-(
Onestamente NON mi sono ancora pentito!!! :-)
L'unica cosa che invidio al Monoshock è la semplicità costruttiva che probabilmente lo rende più affidabile e meno soggetto all'usura.
Cmnq io continuo a preferire il carro rigido... :?
Questione di gusti... :smile:
 

SunD

Biker cesareus
21/11/03
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Bo
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Iffoggi:
secondo me non vedi un punto fondamentale: l'Ancillotti "ha" una sospensione cantilever, così come la RM7, la Santacruz Heckler, le Kona e tante altre ottime bici. Dico cantilever, e non monoshock; cerco di spiegarmi:
cantilever è un sistema costituito da una leva, infulcrata ad un punto fisso, alla cui estremità si applica una forza; di conseguenza la leva ruota facendo perno al punto fisso, mentre un'estremità descrive una traiettoria ad arco di cerchio. Un'applicazione di cantilever è quella dei freni detti appunto "cantilever", e anche i vbrake hanno uno schema a cantilever.
Tutte le bici di cui sopra, inclusa Ancillotti, hanno il perno ruota posto all'estremità di un braccio (il forcellone) non articolato, la cui altra estremità è collegata al telaio, in modo da permettere la rotazione del braccio stesso. Questo per quanto riguarda il movimento della ruota.
Ogni bici con forcellone privo di snodi appartiene alla famiglia delle cantilever.
C'è poi il problema di controllare l'escursione del forcellone, frenando gli urti e smaltendone l'energia: ciò si ottiene mediante l'uso di un dispositovo ammortizzatore, in qualche modo collegato al forcellone.
"Monoshock" è un marchio registrato da Yamaha alla fine degli anni '70: identifica uno schema di cantilever con un ammortizzatore collegato senza ulteriori rinvii. Monoshock, per intenderci, sono la Heckler, la Scott Octane e tante altre bici. Con questo schema non si può ottenere un carico progressivo sull'ammortizzatore, ma non è detto che non si possa ottenere una sospensione progressiva monoshock: basta adottare un ammo intrinsecamente progressivo, come sono quelli ad aria.
Se si complica lo schema della sospensione cantilever, introducendo bielle di rinvio, si possono ottenere schemi progressivi, e questo sia mettendo l'ammo sopra il forcellone, che sotto il forcellone. I vantaggi presunti dello schema Ancillotti non stanno nella progressività della sospensione (ciò è alla portata anche di schemi più diffusi), ma nella minor sollecitazione meccanica del forcellone, e nella concentrazione in basso della massa della sospensione. Il pullshock (che a me piace!), però, resta un parente stretto della RM7 e di tutte le altre sosp. cantilever.
:-o
 

ilmioalterego

Biker infernalis
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SunD ha scritto:
Iffoggi:
secondo me non vedi un punto fondamentale: l'Ancillotti "ha" una sospensione cantilever, così come la RM7, la Santacruz Heckler, le Kona e tante altre ottime bici. Dico cantilever, e non monoshock; cerco di spiegarmi:
cantilever è un sistema costituito da una leva, infulcrata ad un punto fisso, alla cui estremità si applica una forza; di conseguenza la leva ruota facendo perno al punto fisso, mentre un'estremità descrive una traiettoria ad arco di cerchio. Un'applicazione di cantilever è quella dei freni detti appunto "cantilever", e anche i vbrake hanno uno schema a cantilever.
Tutte le bici di cui sopra, inclusa Ancillotti, hanno il perno ruota posto all'estremità di un braccio (il forcellone) non articolato, la cui altra estremità è collegata al telaio, in modo da permettere la rotazione del braccio stesso. Questo per quanto riguarda il movimento della ruota.
Ogni bici con forcellone privo di snodi appartiene alla famiglia delle cantilever.
C'è poi il problema di controllare l'escursione del forcellone, frenando gli urti e smaltendone l'energia: ciò si ottiene mediante l'uso di un dispositovo ammortizzatore, in qualche modo collegato al forcellone.
"Monoshock" è un marchio registrato da Yamaha alla fine degli anni '70: identifica uno schema di cantilever con un ammortizzatore collegato senza ulteriori rinvii. Monoshock, per intenderci, sono la Heckler, la Scott Octane e tante altre bici.
fin qui, tutto ok
SunD ha scritto:
Con questo schema non si può ottenere un carico progressivo sull'ammortizzatore,
invece, e' possibile, ma solo "entro certi limiti": cioe' il controllo che si puo' avere sulla curva di compressione e' limitato.
SunD ha scritto:
ma non è detto che non si possa ottenere una sospensione progressiva monoshock: basta adottare un ammo intrinsecamente progressivo, come sono quelli ad aria.
Se si complica lo schema della sospensione cantilever, introducendo bielle di rinvio, si possono ottenere schemi progressivi, e questo sia mettendo l'ammo sopra il forcellone, che sotto il forcellone.
piu' precisamente, e' possibile ottenere una gamma molto maggiore di curve di compressione, progressive e non.
SunD ha scritto:
I vantaggi presunti dello schema Ancillotti non stanno nella progressività della sospensione (ciò è alla portata anche di schemi più diffusi),
non direi. la progressivita' che si puo' ottenere con uno schema di quel tipo non e' alla portata di altri schemi
SunD ha scritto:
ma nella minor sollecitazione meccanica del forcellone, e nella concentrazione in basso della massa della sospensione. Il pullshock (che a me piace!), però, resta un parente stretto della RM7 e di tutte le altre sosp. cantilever.
:-o
esatto, il pullshock ha dei vantaggi di tipo meccanico.
poi, applicato sulle bici, richiede una progettazione mica da ridere, soprattutto se la bici deve montare il deragliatore.
infatti non esistono altri pullshock con infulcro cosi' vicino al movimento centrale e deragliatore come le ancillotti.
 

enrimoli

Biker forumensus
29/9/03
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Io voto a favore del quadrilatero, e mi schiero contro il monoschok..in particolare contro la scott Hig Octane Fr. :razz:
Ho avuto modo di usarla a Torbole dove mio padre l'ha noleggiata.
Ho sceso un sentiero a piatraia (che credo fosse il n.601)dove le bici sono state messe parecchio sotto torchio.
Fino ad allora avevo sempre creduto che una sospensione valesse l'altra, e che anche sullo sconnesso peggiore nn mi sarei mai accorto della differenza. Mai errore fu più grave.
Dopo avere sceso un gradino, andando probabilmente a fondo corsa, l'ammortizzatore si è riesteso proiettandomi in avanti.
Questo con un quadrilatero deformabile non sarebbe successo, perchè lavora dal basso verso l'alto...pertamto secondo me è migliore. :-)
 

30x26

Biker marathonensis
23/1/03
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enrimoli ha scritto:
Dopo avere sceso un gradino, andando probabilmente a fondo corsa, l'ammortizzatore si è riesteso proiettandomi in avanti.
Questo con un quadrilatero deformabile non sarebbe successo, perchè lavora dal basso verso l'alto...pertamto secondo me è migliore. :-)

non ti sei ribaltato a causa del sistema ammortizzante, avevi semplicemente l'ammo poco frenato. in generale la traiettoria "dal basso verso l'alto" del quadrilatero e' molto simile a quella di un monoshock.
 

Comaz15

Biker dantescus
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Focus Sam²
meteora ha scritto:
Comaz15 ha scritto:
Il carro non ruota su un unico asse??

ma se la discriminante è questa, allora anche tutti i quadrilateri non-Horst (Kona, per intenderci) sono monoshock (o Cantilever, per dirla alla SunD... :-) )
... o sbaglio? :?:
Infatti se a uno Stinky togli i foderi obliqui la traiettoria della ruota è la stessa identica di un monoshock di pari lunghezza del carro.
Diciamo che le differenze pricipali sono di tipo strutturale (gli sforzi vengono in parte scaricati sul bilancere) e di tipo meccanico (col bilancere si ottengono curve di compressione molto più libere di un monoshock.

Diciamo che volendo si possono ottenere le stesse identiche curve di compressione sia con un monoshock con leveraggio, sia con un quadrilatero non horst, proprio perchè la ruota è direttamente collegata al fulcro principale tramite un unico membro rigido.


@ enrimoli: quello che dice 30x26 è vero: non sei caduto di certo per come è posizionato l'ammo, a piuttosto per il freno in estensione troppo leggero.
 

SunD

Biker cesareus
21/11/03
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meteora ha scritto:
Comaz15 ha scritto:
Il carro non ruota su un unico asse??

ma se la discriminante è questa, allora anche tutti i quadrilateri non-Horst (Kona, per intenderci) sono monoshock (o Cantilever, per dirla alla SunD... :-) )
... o sbaglio? :?:

già: fanno parte della stessa famiglia.
e ti dirò di più: di quella famiglia fan parte anche la rm slayer, la vecchia sintesi bazooka e la cove col forcellone sul bb (questo è un caso particolare, ovviamente). Dico questo per sottolineare che nella stessa famiglia esistono caratteri molto diversi, e che forse non si può generalizzare dicendo che il cantilever va meglio o peggio del quadrilatero...: dipende da "quale" cantilever, e "quale" quadrilatero. E poi: meglio per cosa?

Per dirne una: recentemente ho pedalato spesso con amici che hanno la Stinky: mi sono meravigliato di vedere come quella bici pompi sotto le pedalate! Al confronto, la mia dabomb sembra una rigida. Non per questo si può dire che la stinky vada male, probabilmente in discesa è superattiva :-) , però è anche vero che se ci si concentra solo sull'aspetto "pedalabilità", o efficienza della pedalata, c'è di meglio.
 

SunD

Biker cesareus
21/11/03
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[quote="Comaz15
Infatti se a uno Stinky togli i foderi obliqui la traiettoria della ruota è la stessa identica di un monoshock di pari lunghezza del carro.[/quote]

ah, si... anche se NON togli i foderi obliqui! :smile:
 

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