Analizzo un attimo questo nuovo modo di concepire il Prestigio.
Da sempre è stato il circuito forse il primo e anche lunico che è riuscito a mettere insieme, con gli anni, le prove migliori, più belle e più dense di significati del calendario italiano. Una forza quella di MTB Magazine che, nonostante i tentativi dimitazione, nessuno è riuscito mai a contrastare.
Cha provato Tecno MTB con il Nobili, ma non era la stessa cosa. Cha provato Ciclismo, ma le gare erano tante e dispersive e il meccanismo MTB+BDC non aiutava a far numero. Entrambe le testate, probabilmente visto lo strapotere di MTB Magazine, hanno provato a cambiare rotta puntando, più che sulla qualità delle prove, sulla loro quantità: se la Combinata di Ciclismo in realtà ha sempre avuto fin dallinizio tante prove, nel 2010 TecnoMTB si presenterà invece con una miriade di circuiti e circuitini più o meno legati tra loro.
Perché, diciamocelo fino in fondo, tutti questi circuiti non sono altro che una mera strategia editoriale utilizzata dagli editori per vendere giornali e dai giornalisti per avere materiale per riempire le pagine. Quindi, visto lo strapotere del Prestigio sulle prove Classiche, i concorrenti hanno puntato su prove meno blasonate: tre prove da 1000 iscritti forniscono lo stesso potenziale bacino di lettori di una da 3000.
In Compagnia Editoriale, probabilmente timorosi sulle ricadute in termini di vendite che potrebbe avere questa strategia dei rivali, hanno pensato bene di cambiare le carte in tavola. E per me hanno fatto anche bene, visto lintento con cui hanno agito (mantenere linnegabile e meritata leadership nel settore MTB).
Se ci pensate bene, la scelta editoriale fatta nella redazione di via Capogrossi riesce a prendere ben tre fave con un solo piccione:
1) Rinnovare il meccanismo del Prestigio, ormai monotono e obsoleto, inventando qualcosa di stimolante e dinamico.
2) Rinnovare le prove del circuito, ormai sempre le solite (a parte qualche valido inserimento ogni tanto, come la Bike Extreme).
3) Rinnovare le tematiche da proporre di mese in mese sulle pagine della rivista, proponendo nuovi spunti, aneddoti, storie e curiosità (della serie: a forza di parlare del Lusia, anche chi non lha mai fatta potrebbe ormai descriverlo a memoria).
Quindi, allidea di fondo, direi che possiamo anche dargli un bel 10. Anche per la buona volontà e il coraggio dimostrati: seguire 20 gare anziché 10 significa doppio lavoro per tutti, dalla redazione a soprattutto la povera segretaria delle classifiche sommersa da valanghe di classifiche, tempi, errori, proteste, e-mail, telefontate, cani, porchi, madonne e chi più ne ha più ne metta. Mi auguro solo che non succeda come su TecnoMTB che le prove dei Nobili (quando lho fatto) venivano liquidate con non più di 2-3 pagine quasi tutte su cronaca di corsa, meteo, numero di iscritti, vincitori.
Detto questo, veniamo alle note dolenti: se lo spunto è buono, il successivo sviluppo dellidea sembra rivelarsi improvvisato, maldestro per nulla studiato, a cominciare del criterio con cui sono state selezionate le prove.
Dividere il calendario in quattro periodi e le gare in quattro categorie è una scelta troppo drastica e oggettiva: è fin troppo facile imbattersi in granfondo, magari anche ben organizzare, ma che di Prestigioso (blasone, significato intrinseco, difficoltà, storia) hanno ben poco: gare come Lessinia Bike, Fosbike, Divinus, XBionic, Serra Bike, Haiti non mi dicono niente.
Mi avrebbero detto invece qualcosa gare (tanto per citarne alcune) come Venzonassa (in Friuli, bella tosta, sui luoghi del terremoto), Mt. Classic (per la continuità tra le vecchie Bardonecchia e Via dei Saraceni), Da Piazza a Piazza (per il fatto di andare da una parte allaltra di Prato senza attraversare un fiume), Brunello (per la location).
Se è comunque vero che il meccanismo ha selezionato alcune gare che meritano (Brianza, Gimondi, Tour Assietta e finalmente la Liguria con Laigueglia), ha in ogni caso tagliato fuori mostri sacri come Monteriggioni e Adamello (un autogol, visto che sono stati portati in auge proprio dal Prestigio!), Bike Extreme (altro autogol, sicuramente la novità migliore del Prestigio 2009) e soprattutto la Lessinia Legend!
Proprio la Lessinia Legend è il caso più emblematico: una gara che negli ultimi anni ha sempre visto al via circa 3000 bikers, e che nel 2010 riproporrà un percorso veramente Prestigioso da oltre 100km., è stata tagliata fuori. Perchè? Perché probabilmente è stata considerata un 4 stelle nella fascia Aprile-Maggio, esattamente come Gunn Rita Marathon che, però, non sono sicuro che nel 2009 abbia fatto più arrivati della Lessinia
Tirando le somme, se del meccanismo ne fossero presi i vantaggi e scartati i difetti (tra cui sembra il sormonto di alcune date), a questora avremmo un Prestigio fantasmagorico. Addirittura stellare se fossero state inseriti alcuni jolly come qualche prova allestero (Roc dAzur, o meglio ancora Salzkammergut visto che di italiani ce ne saranno una caterva) o una 24 ore (però con un limite minimo di giri da percorrere).
Altro aspetto secondo me fortemente negativo è il modo con cui un biker può diventare Prestigioso: esserlo significa conseguire un risultato deccezione per contenuto atletico, grinta sportiva e fantasiosa interpretazione di un autentico amore per la Mountain Bike portando a termine le Classiche del Prestigio delle Granfondo, prove di forza e di coraggio. Così cè scritto sul Diploma del Prestigio 2006 e 2007 che ho appeso in camera.
Nel 2010, invece, si potrà diventare prestigiosi concludendo dodici granfondo medio-facili (5x1 stella, 5x2 stelle, 2x3 stelle): dove sta il contenuto atletico? Quali sono le Classiche? Quali sono le prove di forza e di coraggio? Come potrebbero sentirsi i veri Prestigiosi, quelli che magari concludono tutte e quattro le Cinque Stelle?
Secondo me è stato fatto un papocchio. E non ci voleva neanche tanto di più per renderlo un Prestigio degno dei precedenti: così, al volo, mi sono già venute quattro possibili opzioni.
1) Mantenere il meccanismo attuale, con lobbligo di concludere un minimo di DUE GARE PER OGNI CATEGORIA DI GRANFONDO: 2x(1+2+3+4)stelle = 2x10 = 20 stelle.
2) Lasciare il regolamento invariato, privilegiando però linserimento di granfondo di una certa difficoltà e chilometraggio (sopra i 40-50km. e 1200m. disl)
3) Aumentare le stelle necessarie per diventare prestigiosi: con 25 stelle la soluzione più facile sarebbe farsi tutte le GF da 1 e 2 stelle e quattro da 3 stelle (improponibile, 14 gare!).
4) Attribuire il punteggio non in base alle stelle, bensì al chilometraggio e al dislivello effettivamente affrontati nellarco della stagione (es.: 600km., 12000 metri di dislivello).
Aggiungo poi due segnalazioni: puntare alla classifica a squadre sarà ora molto difficile (come potranno i team pianificare al meglio la stagione con tutte queste variabili, queste prove e i possibili tanti scarti?) e soprattutto il movimento degli affezzionati Prestigiosi che si ritrovava costantemente 8-10 volte allanno (il Forum ne è testimone) rischia di disgregarsi sparpagliato tra le tante GF in calendario.
Concludendo, secondo me il Prestigio è stato snaturato della sua essenza: viene a mancare quel timore reverenziale che faceva pensare due volte prima di dire questanno faccio il Prestigio, soprattutto per chi lo tenta per la prima volta.
Personalmente, il Prestigio non lavrei fatto comunque, dopo la doppietta 2006-2007 (con pure un quinto e un secondo posto di squadra) sono convinto di aver già dimostrato a me stesso di poter raggiungere lobiettivo. Adesso penso a inseguirne degli altri
P.S.: certo che potevano anche studiare un metodo di punteggi per far sì che il Prestigioso era colui che arrivava a
. 100!