La nuova frontiera del “c’è anche da uomo?”
La nuova frontiera del “c’è anche da uomo?”Ed è talmente potente da "scompigliare i sentieri"?
Cit.
Poi se non ti piace perché non la vendi, o è la solita storia che mi chiedono i pensionati bitumari, "come va questa bici? La vorrei prendere per mia moglie".
Il prossimo che me lo chiede lo sperono...
Magari ha anche amici con la ebike che vestono male?Mo ci manca solo che dici che giri anche con chi è vestito male...
Sì ma dai, questa gente scrive che nemmeno Manzoni. Sono burocrati dell'800. In un italiano zoppicante, che vorrebbe essere formale, riescono ad infilare in poche righe aggettivi come "intempestiva", "immotivata", "errata", "distorta". Per la serie "lei non sa chi sono io".@marco non chiedere perchè sino sndato sul sito del CAI, non lo so nemmeno io.
Però ho trovato questa comunicazione che sembra far trapelare idee ben confuse all’ interno dell’ associazione!
Presente!Mo ci manca solo che dici che giri anche con chi è vestito male...
Ottimo, meno pensionati in ebike a dare fastidio sui sentieri....Esatto. IO non la uso quasi mai, è per mia moglie e/o figlia. Quando non mi divertirò più a faticare con la (bella) muscolare, smetterò di fare ciclismo e passerò a trekking (aka passeggiate).
Magari ha anche amici con la ebike che vestono male?
Spero che la coda di paglia sia almeno in tinta col casco e le scarpe..Presente!
Io sostengo che da sempre il CAI allontana irresponsabilmente le belle gnocche dai sentieri, non vietando a vecchi barbuti rincoglioniti di turlupinare l'estetica montana del macho italico, il quale, macho, attirerebbe frotte di gnocche sudanti. Cosa rispondi a cotanta elevata riflessione?Non amo troppo il CAI, quando assume posizioni "stereotipicamente" politically correct al 110%, ma in questo caso non hanno tutti i torti.
Quando gli e-bikers si comportano in modo irresponsabile è quasi come avere una moto da cross che scompiglia i sentieri, con danni agli stessi e soprattutto rischi per gli escursionisti. La montagna dovrebbe essere luogo foriero di calma, relax e contemplazione.... O sana fatica, tranquilla e in sofferenza, quella propria dei bikers "muscolari".
Il problema sollevato dal CAI mi pare quasi impossibile da risolvere, soprattutto nella bella e amata Italia (sic), ma il vate Torti stavolta non ha tutti i... torti!
...e con questa perla di saggezza possiamo anche chiudere il 3DIo sostengo che da sempre il CAI allontana irresponsabilmente le belle gnocche dai sentieri, non vietando a vecchi barbuti rincoglioniti di turlupinare l'estetica montana del macho italico, il quale, macho, attirerebbe frotte di gnocche sudanti. Cosa rispondi a cotanta elevata riflessione?
Dato che questo invece è un problema facilmente risolvibile, rilancio mettendo ai voti la libertà al biker figo di scompigliare i sentieri delle veneree montagna e le di loro chiome. Ovviamente bikerine ammesse sempre anche senza green pass.
Volevo sottolineare che il cai ha i gruppi di ciclisti in mtb. Secondo hanno i gruppi di ciclisti MTB elettrici sempre più numerosi e frequentati. Questo signore non sa cosa diceAlcuni estratti dell'editoriale del Presidente del CAI Vincenzo Torti sulle MTB e condivisione dei sentieri su Montagne360 di Settembre:
"...crescente compresenza, sui sentieri di montagna, di nuove forme di utenza che, quando non dichiaratamente illegittime e, quindi, vietate, risultano incompatibili, in sé o per le modalità di svolgimento, con il prioritario interesse della tutela della sicurezza, oltre che con la fragilità dei tracciati, sottoposti, non a caso, alla cura manutentiva dei nostri volontari, costantemente necessaria anche a fronte del solo utilizzo limitato all’escursionismo a piedi”.
"Qualcuno, infatti, ha mai visto motociclisti o mountain-bikers dalla pedalata aggressiva o amanti del downhill impegnati nella manutenzione di quei sentieri che dopo il loro passaggio risultano compromessi, quando non percorribili?"
"...ho ricevuto da piu parti segnalazioni relative alla presenza sui sentieri di e-bike a pedalata assistita, quando non di vere e proprie bici a motore elettrico, con grave pericolo per gli escursionisti a piedi, che si vedono arrivare addosso questi mezzi, a rilevante velocita, spesso senza preavviso, né tanto meno rispetto di precedenza, con l’unica soluzione di doversi rapidamente scostare per evitare di essere travolti."
"...i sentieri devono intendersi destinati ad un uso coerente con la loro genesi e, quindi, a chi cammina."
"La montagna non è e non deve diventare un “usa e getta’ di capricci estemporanei."
Qui l'articolo completo:
Vedi l'allegato 482491
Vedi l'allegato 482492
Come darti torto......e con questa perla di saggezza possiamo anche chiudere il 3D
Mi piacerebbe che tu avessi ragione. A me sembra invece anche se i bikers si dimostrassero più educati, rispettosi e coinvolti nella gestione della sentieristica (che è quello che secondo me avviene comunque per la "maggioranza silenziosa") sarebbero comunque nel mirino di certa gente. E non gente qualunque ma gente "di potere".La soluzione in parte è già nell'articolo.
Quella di collaborare maggiormente alla manutenzione dei sentieri, prendendo anche dove necessita l'iniziativa.
Sono convinto che dove si fa manutenzione difficilmente ci sarà qualcuno che ti da contro.
Vorrei esserci quel giorno che un gruppo di bikers munito di buone speranze, voglia, roncole, seghetto e zappe, in un sentiero CAI, incontra qualcuno appunto del CAI...La soluzione in parte è già nell'articolo.
Quella di collaborare maggiormente alla manutenzione dei sentieri, prendendo anche dove necessita l'iniziativa.
Sono convinto che dove si fa manutenzione difficilmente ci sarà qualcuno che ti da contro.
Posso dirti che ad esempio il rifugio Cesare Battisti della Gazza a Recoaro (piccole Dolomiti) gestito dalla Cai offre la possibilità di ricarica sabato eravamo tre muscolari, uno stradino e dieci elettriciSarebbe bello sapere di chi sono tutti quei bei rifugi alpini dove puoi arrivare e attaccarti per ricaricare la batteria: possibile che nessuno sia di qualche sezione del CAI?
Vorrei esserci quel giorno che un gruppo di bikers munito di buone speranze, voglia, roncole, seghetto e zappe, in un sentiero CAI, incontra qualcuno appunto del CAI...
Sarò pessimista, ma non vedo di buon occhio l'incontro, sopratutto da parte di chi, si crede di essere padrone assoluto dei sentieri...
Ci vuole anche un ricambio generazionale...troppi posti occupati da "vecchi" poco inclini ai cambiamenti...bene che se ne parli comunque, ci mancherebbe, ma ho come il sentore che i tempi sian ancora un pò acerbi...
Per ora comunque anche il CAI promuove i sentieri in bicicletta, impensabile 10/15 anni fa, il problema è che sono sentieri alla " famiglia del mulino bianco" per la maggior parte e che non son di certo i migliori per l' 80% dei mtbikers veri o quasi...
Non son dettagli, ma se mi dici "col fango si fa danno" il danno lo fai sia che hai una moto da 50 cv su per l' Assietta (nota meta piemontese) sia tu con la tua bici in un sentiero. Mi sembra un' equazione semplice.
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