Forse non sono tantissimi i contenitori (ne ho contati 17 soltanto in via dei mille stamattina), ma visto che siete così attenti allambiente, cosa sarà mai fare qualche centinaio di metri in più per salvare il vostro pianeta?
Mi faccio anche 100km con il sacchetto della carta o della plastica. Ho le pile scariche che mi girano in borsa ad tempo, che non trovo un raccoglitore.
Ecco... non è un business conveniente. Al Comune di Pavia non conviene investire in questa educazione, quindi preferisce impiegare le risorse (poche, lo so) in altro modo (per lo più indispensabili, come elementari, asili, servizi sociali, ecc.. non discuto). Ma E' davvero una cosa impossibile fare la raccolta differenziata porta a porta? costa, ok, ma un contributo regionale o provinciale si potrebbe chiedere, forzando un po' la mano. Il problema dei rifiuti non è piccolo! Guarda in Campania che non san più dove metterli! riaprono discariche stracolme, si moltiplicano quelle abusive, vengono meno i provvedimenti a tutela delle acque del sottosuolo...
Non è il caso di arrivare a quel punto. non credete? l'esempio ce l'abbiamo sotto agli occhi!
I cassonetti non sono molti. Nel mio quartiere, dove ci sono tanti e alti condomini, ci sono solo 2 contenitori: plastica e vetro. Quello della carta l'han tolto. C'era... perché toglierlo!? Ora devo andare a cercarlo chissà dove, oppure portarmelo a casa (casa casa), dove manca poco che mi cambino il sacchetto direttamente in cucina, altro che cassonetti ogni 6 quartieri.
Ecco. Sarò super fanatico, per dividere ogni confezione nei divesi materiali di cui è composta, portarmi a casa dall'ufficio le carte dei crackers per non buttarli nel cestino normale.. ecc... Più che paranoia credo sia civiltà.
I problemi organizzativi, gestionali ed economici ci sono per fare una raccolta casa per casa. Ma si può fare. Soprattutto in centro e nelle zone residenziali più ampie.
Non nego quello che si è fatto e quello che c'è... ma è proprio insufficiente.
Siamo nel 2006, in Italia, in una posizione strategica in quanto distanze dai centri di raccolta e smaltimento...
La raccolta differenziata non si fa perché è scomoda e non si vuole fare. Punto.
In Olanda oltre alla carta, plastica, lattine, umido, pile, farmaci, ecc... il vetro si differenzia in vetro scuro, vetro verde e vetro trasparente. E tutti lo fanno.
Insomma alla fine i costi di smaltimento di materiali separati, se fatti a grande scala, sono inferiori a quelli dell'indistino.
In Olanda c'è la cultura del reso più che dell'usa e getta (perfino in Croazia c'è, che non è proprio la più avanzata delle Nazioni..).
Le aiuole e il verde di quartiere sono curati dalla gente, non dagli operai del Comune.
I mezzi pubblici sono efficienti. Tanti e puntuali.
Tutti vanno in bici, mediamente c'è una macchina sola per ogni famiglia. Meno traffico, meno parcheggi, meno asfalto, più aria pulita, più benessere, meno spese sanitarie, meno spese assicurative, ecc...
Le strade sono pulite non perché si pulisce di più che da noi, ma perché là si sporca meno!
L'Olanda non è uno Stato di fottutissimi egoisti e pigri.. evidentemente.
Qui, sulla montagna più irraggiungibile, sulla spiaggia più selvaggia, come in centro, trovi mozziconi di sigarette. Ma se li spegnessero nel OLUC!
E' deprimente vedere tanta insofferenza, assuefazione all'ignoranza.
Pagheremo tutto. Pagheremo tutti. Pagheranno i nostri figli... e i nostri nipoti.
L'inquinamento delle falde da cromo avanza di un metro ogni anno. Tra non molti anni ci sarà una 'siccità nell'acqua', perché anche quella purissima acqua di sorgente sarà imbevibile. Non solo per le piogge acide (indistinto combusto e
petrolio in primis), ma anche per l'inquinamento filtrante degli scarichi, dei percolamenti delle discariche.
Già quella di pavia è un'acqua che non so come si dica che sia potabile. Puzza da far venir la nausea, ha un sapore da sottovaso... o vien dalla fogna o da una solfatara... boh. Tra l'altro, solo in centro... verso S. Lanfranco mi pareva più buona... boh... i misteri pavesi.
I ghiacciai sono lunghi nel migliore dei casi, qualche chilometro: ogni anno questi arretrano di 70-100m. E' facile fare due conti per capire quanta acqua dolce ci rimane.
Ma continuiamo così.
L'educazione ambientale non dà profitto economico immediato. Lasciamola perdere.
Il bene comune non è di nessuno... ma di tutti.
Siamo nella preistoria, noi...