Potresti parlare al singolare, visto che era solo una persona.Sul serio criticate un'azienda italiana che vende nel mondo,alle porte del 2020 pure...perchè ha fatto un video in inglese?
Potresti parlare al singolare, visto che era solo una persona.Sul serio criticate un'azienda italiana che vende nel mondo,alle porte del 2020 pure...perchè ha fatto un video in inglese?
E basta anche con questa storia di abbreviare i nomi: ciao come stai Fra? (francesco)
Sto bene e tu Raffa? (raffaele)
Come va a casa con Ema? (emanuela)
Bene e Eli come sta?(Elisa)
Finché non impareremo a pronunciare i nomi per intero dando il giusto peso alle persone che ci amano e ci sopportano non faremo mai il salto di qualità...
Comunque fanno bene i Francesi che ci fanno il c...o su quasi tutti i fronti senza cedere alle tentazioni anglosassoni (guardate il Roland Garros per capire di cosa parlo)
L'ironia salverà il mondo.. e ricorda caro amico poliglotta, "il sapere di non sapere, è fondamentale".Volendo ci si può anche vantare di essere ignoranti... ma serve davvero?
lascia perdere, lui è "cittadino del mondo".. è troppo avanti. Non puoi capire. dagli ragione, o ti estrapola n'altro video tomella.OT:
Non discuto in nessun modo, sulla conoscenza di aggiornare il nostro bagaglio culturale, imparare altre lingue è sicuramente utile e sopratutto ora come ora una cosa intelligente, più che altro in ambito lavorativo, che è quello che in fin dei conti ci da da mangiare, mia figlia sa 4 lingue e se non fosse stato per quello, sarebbe ancora in giro ad elemosinar un posto di lavoro, mentre invece occupa una buona posizione lavorativa a tempo indeterminato ed ha uno stipendio quasi maggiore del mio che son più di 30 anni che lavoro, però premettemi di non essere daccordo sul ''ripudiare''(l'ho messo tra virgolette) la tradizione, di cui il dialetto ne fa parte, è un tipo di linguaggio che non andrebbe perso, (lo sa pure mia figlia, anche se non lo parla), fa parte della nostra storia e del nostro bagaglio culturale ed è un patrimonio che dovremmo salvaguardare e perchè no, magari integrandolo come materia scolastica facoltativa a livello locale, non deve essere un sostituto della nostra lingua madre, ma deve compensare,aumentando questo nostro bagaglio culturale, altro che ignoranza, in tenera età poi, i bimbi apprendono in una maniera incredibile e sarebbe auspicabile non perdere questo arcaiche tradizioni,che alla fine fanno del popolo italiano uno tra i popoli più gettonato a livello turistico,proprio per le sue molteplici sfacettature e differenze, perdonatemi se strizzo l'occhio all'Europa, ma non mi sentirò mai un vero europeo...
Intanto non erano critiche. Uno. Ma si discorreva. Due, la mia era una risposta ad un precedente commento, di un ragazzo del forum che faceva notare la cosa. La mia è stata una risposta , ad una risposta a lui. Tre. Mi pare che siamo in parecchi a pensarla così. Forse dovresti mettertela via. Nel senso: "non hai mai pensato che nel mondo possano esistere persone con differenti visioni?" eh? bene.. questo è uno di quei casi. Come vedrai dai "like", ci sono persone che danno ragione a me, altre a te. Altre probabilmente pensano che siamo entrambi dei coglioni. Credo fortemente, che questi ultimi siano più vicini alla verità di quanto non lo siamo noi. Nonostante le tue 3 lauree.. naturalmente.Potresti parlare al singolare, visto che era solo una persona.
Il discorso era partito da Formula e da come oggi sia necessario parlare la lingua dei propri clienti in quello che viene definito il mercato globale. E di come sia necessario investire sull'abilità di comunicare con persone che parlano una lingua diversa se ci si vuole guadagnare la pagnotta. Cosa a cui molti sono costretti per sopravvivere nel mondo estremamente competitivo del commercio odierno. Questo vale per Formula, per i suoi dipendenti, ma vale per tutti i dipendenti delle aziende multinazionali, spesso soggetti alla pressione di una competizione eccessiva, che porta a un funambolico processo di apprendimento... semplicemente per sopravvivere!discorso era incentrato su Formula.
Intanto non erano critiche. Uno. Ma si discorreva. Due, la mia era una risposta ad un precedente commento, di un ragazzo del forum che faceva notare la cosa. La mia è stata una risposta , ad una risposta a lui. Tre. Mi pare che siamo in parecchi a pensarla così. Forse dovresti mettertela via. Nel senso: "non hai mai pensato che nel mondo possano esistere persone con differenti visioni?" eh? bene.. questo è uno di quei casi. Come vedrai dai "like", ci sono persone che danno ragione a me, altre a te. Altre probabilmente pensano che siamo entrambi dei coglioni. Credo fortemente, che questi ultimi siano più vicini alla verità di quanto non lo siamo noi. Nonostante le tue 3 lauree.. naturalmente.
Perfettamente d'accordo.Io penso che se presenti un prodotto, lo fai innanzitutto nella tua lingua, italiano, francese swahili, tunisino... e poi per il resto del mondo: non sono 2 minuti di ripresa in più a svuotarti le tasche, anzi, esiste il doppiaggio per fare prima.
Vista stamattina la pubblicità di un formaggio del Belpaese, l'attore doppiato in italiano parla inglese in realtà, gli/le altre in italiano...pensate un po'
Io penso che se presenti un prodotto, lo fai innanzitutto nella tua lingua, italiano, francese swahili, tunisino...
Il discorso era partito da Formula e da come oggi sia necessario parlare la lingua dei propri clienti in quello che viene definito il mercato globale. E di come sia necessario investire sull'abilità di comunicare con persone che parlano una lingua diversa se ci si vuole guadagnare la pagnotta. Cosa a cui molti sono costretti per sopravvivere nel mondo estremamente competitivo del commercio odierno. Questo vale per Formula, per i suoi dipendenti, ma vale per tutti i dipendenti delle aziende multinazionali, spesso soggetti alla pressione di una competizione eccessiva, che porta a un funambolico processo di apprendimento... semplicemente per sopravvivere!
Se nella vita personale si può anche fare filosofia, in quella professionale è difficile farci entrare il sofismo socratiano. Hic sunt leones!
Nell'era dell'informazione, della disponibilità di molteplici fonti di apprendimento, vantarsi di non sapere è qualcosa che si può permettere soltanto chi vive all'interno di una bolla separata dal mondo esterno, o in una realtà rurale retrograda.
Se uno fa una scelta del genere perché dovrebbe sentirsi offeso del termine ignorante? Ignora, attivamente, e si accontenta di ciò che la sua realtà può offrirgli. Magari vive la sua vita in modo molto meno frenetico e in modo molto più equilibrato di quegli idioti a cui tocca parlare più lingue, girare il mondo per mantenere se stessi e la propria famiglia.
Ognuno, per quanto gli è possibile, sceglie come vivere, o sopravvivere. Sono ben cosciente che esistono modi diversi di interpretare la propria personale weltanschauung, e rispetto chi riesce a definire la propria vita sulla base dei propri principi. Sempre che sia pronto a farsi carico dei pro e dei contro delle proprie scelte.
Non ho fatto nessuna delle considerazioni che ti hanno portato a rintuzzare critiche precedenti. Nessuna illazione sul tuo pensiero politico, o sullo schieramento partitico. Affari tuoi questi.
Ho sottolineato che esiste anche chi è nato in un luogo, è vissuto in un altro, ha viaggiato per il mondo, ha passato lunghi periodi della propria vita in un un altro paese. E che nella vita lavorativa ha contatti con il resto del mondo.
Chi può o vuole vivere in una valle e parlare il dialetto lo faccia pure, nessuno vuole rubargli il posto.
Nessuno pretende di insegnare a queste persone come devono vivere la propria vita. E credo sia legittimo attendersi che loro non debbano farlo per gli altri.
beh allora perché non produrre in Cina? avrebbero un miglior guadagno?Se presenti un prodotto sul mercato internazionale, lo fai nelle lingue che ritieni ti daranno il miglior ritorno dell' investimento in marketing.
....non è questione di amore o rispetto per la patria, ma di semplici €€/$$/££
Tutto molto politicamente corretto, pero' in Lombardia puoi permetterti qualche battuta in bergamasco soltanto se non hai nulla da guadagnare, nulla da perdere.OT:
Non discuto in nessun modo, sulla conoscenza di aggiornare il nostro bagaglio culturale, imparare altre lingue è sicuramente utile e sopratutto ora come ora una cosa intelligente, più che altro in ambito lavorativo, che è quello che in fin dei conti ci da da mangiare, mia figlia sa 4 lingue e se non fosse stato per quello, sarebbe ancora in giro ad elemosinar un posto di lavoro, mentre invece occupa una buona posizione lavorativa a tempo indeterminato ed ha uno stipendio quasi maggiore del mio che son più di 30 anni che lavoro, però premettemi di non essere daccordo sul ''ripudiare''(l'ho messo tra virgolette) la tradizione, di cui il dialetto ne fa parte, è un tipo di linguaggio che non andrebbe perso, (lo sa pure mia figlia, anche se non lo parla), fa parte della nostra storia e del nostro bagaglio culturale ed è un patrimonio che dovremmo salvaguardare e perchè no, magari integrandolo come materia scolastica facoltativa a livello locale, non deve essere un sostituto della nostra lingua madre, ma deve compensare,aumentando questo nostro bagaglio culturale, altro che ignoranza, in tenera età poi, i bimbi apprendono in una maniera incredibile e sarebbe auspicabile non perdere questo arcaiche tradizioni,che alla fine fanno del popolo italiano uno tra i popoli più gettonato a livello turistico,proprio per le sue molteplici sfacettature e differenze, perdonatemi se strizzo l'occhio all'Europa, ma non mi sentirò mai un vero europeo...
Tante chiacchiere ma ti mancano le basi della madrelingua."Socrate e Platone"
E
"madrelingua"
Mi spiace, sei davvero messo male.La cultura la si espone a concetti..
Tutto molto politicamente corretto, pero' in Lombardia puoi permetterti qualche battuta in bergamasco soltanto se non hai nulla da guadagnare, nulla da perdere.
In ambito lavorativo il patron dell'azienda puó esprimersi come gli pare, i sottoposti rischiano di vedere altri fare carriera al loro posto
Madonna santa.. n'altra tomella.
Ascolta, non far passare come "ignorante" una scelta.
Si parlava "se una ditta SCEGLIE DI PROPRIA VOLONTA' O MENO" il fatto di usare video totalmente in inglese, parzialmente o evitare proprio.
Non per forza chi li usa in inglese sia un illuminato e chi no un ignorante..
Ripeto, di mezzo ci sono strategie aziendali, scelte e gusti personali.
A mio gusto e a quanto pare di molti altri, Formula "parlando" solo in Inglese prende un granchio.
Me li fa sentire più distanti (benché io gli voglia lo stesso bene s'intenda.. tanto da mettere il loro impianto frenante su molte mie bici).
"Il saper di non sapere" sta alla base di tutto e credimi Socrate c'entra eccome.
La cultura la si espone a concetti.. non vantandosene in un forum di biciclette.
Seppur parlando 79 lingue, avessi compreso la base filosofica che muove il mondo, capiresti di non capire un cazzo lo stesso.
C'è troppo là fuori, per erigersi a "dotti".. non basterebbero 7 vite.
Poi per precisazione, quando parli di cit. "è difficile farci entrare il sofismo socratiano" beh..
Li mi casca l'asino. Socrate e Platone erano contro la sofistica stessa.
Socrate, non faceva sofismi..
Credo, prima di imparare 6 lingue, dovresti ripassare le basi della tua madrelingua e i fondamenti della sua stessa struttura.
Quelli come te, seppur con 3 lauree, là fuori.. vengono sdrumati. Ocio.
Ridimensiona la tua persona, anche se a quello credo ci abbia già pensato la vita.
Ora se non ti dispiace, torneremo volentieri su Formula.. "cittadino del mondo".
ho le mie coseCome ti ho gia detto hai tutta la mia stima, ma mi sfugge il motivo per il quale perdi tempo sul web in discussioni strerili con sconosciuti per argomenti vacui