Credo che ci sia uno scetticismo di base fondato su molte paraculate spesso pensate solo per far sembrare delle novità pazzesche, per poi finire per ricredersi (vedi press fit).
La proliferazione degli standard per esempio è spesso una pura porcata. Il forcellino del cambio, gli adattatori delle pinze del freno, il mozzo boost, semiboost, superboost, lgbtsqr+... eccetera... un po' la fiducia se la sono giocata con queste corbellerie.
Purtroppo l'analisi critica è un punto dolente della nostra società e si fa presto a far di tutta l'erba una canna*.
Lo scetticismo è crescente negli ultimi anni anche grazie alla qualità sempre crescente di un gran numero di belle bici. Per cui ci si trova decisamente bene con modelli vecchi e non si sente una vera pulsione verso la novità, come la si poteva avere tanti anni fa.
Quando 11 anni fa avevo le
ruote da 29", 175mm d'escursione, angolo sterzo da 63.5° e la trovavo più maneggevole che una 26" con gli angoli dell'epoca, stentavo io stesso a crederci. Ma ci avevo creduto e funzionava davvero! Come con un decennio di ritardo si può constatare.
Insomma tra le novità vere e presunte, bisogna saper filtrare.
Piuttosto sono sorpreso dalla lentezza con cui le innovazioni delle moto, sempre più avanti che nelle bici, fatichino ad essere traslate nel mondo della mtb.
Da quanti anni ci sono gli ammortizzatori di sterzo sulle moto?
Poi ci si deve anche chiedere perché lo montano sulle moto da Dakar e non su quelle da cross. E perché farlo meccanico e non idraulico. Pro e contro. Storia dell'evoluzione. Ecc.
Purtroppo troppe scemate sono sopravvalutate e si fanno ancora bici con una vernice debole, tutta da shelterare, anche quando costano 15000€.
*evito allusioni populiste ignoranti.