Pedalata retrograda

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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VikkorMallanson

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Scusate se creo una nuova discussione (non so nemmeno se è la sezione corretta), ma non trovo questo argomento da nessuna parte se non in forum che parlano del sistema di trasmissione retro-direct, che è un'altra cosa.
Quello che vorrei sapere è se qualcuno ha mai provato a montare, sulle biciclette che lo consentono (es.: Commencal Meta 6, GT Fury 2012, Cannondale Prophet ecc.), la catena in modo da formare un 8, cosicché si debba pedalare in senso contrario rispetto al solito per avanzare.

Mi è capitato di provare questa insolita soluzione tecnica per cercare di superare l'impasse dovuta al mio ginocchio sx, che proprio non ne vuol sapere di sopportare un elevato livello di sollecitazione: se il mio allenamento supera la condizione di "pedalatore stanco ed occasionale", inizia a dare problemi.
Pertanto ho preso un rottame che giaceva immoto dietro casa, residuato bellico dell'ultimo esperimento di circa 4 anni fa, e con qualche taglio e qualche saldatura (ho modificato il tubo inferiore dx del carro per non interferire con l'incrocio dei rami della catena) ho provato.
All'inizio ho avuto dolori alle gambe, problemi di equilibrio, sembrava veramente di non essere mai andato in bici prima di allora. Poi, però, le cose sono cambiate; per cercare di testare la soluzione su una bici reale ho preso la GT Fury che citavo prima, visto il prezzo particolarmente conveniente. Pur essendo un DH, quindi non l'ideale per testare le prestazioni in salita, ho pensato di provare a vedere cosa accadeva: ebbene, lo stupore è stato enorme nel constatare che le classiche difficoltà associate alle pendenze elevate erano sparite.
Questa bici pesantissima (19 kg) in salita si comporta meglio di qualsiasi altra bici mi sia capitato di guidare.
 
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nivolorenz

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[QUOTE=".. lo stupore è stato enorme nel constatare che le classiche difficoltà associate alle pendenze elevate erano sparite.
Questa bici pesantissima (19 kg) in salita si comporta meglio di qualsiasi altra bici mi sia capitato di guidare.
[/QUOTE]

Non dirlo agli E-biker, che hanno speso 8k€ di bici, quando bastava pedalare all'indietro per far sparire le difficoltà in salita.
 

VikkorMallanson

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x Aspe 64: i primi giorni ci percorrevo poche centinaia di metri davanti casa e mi doleva un po' tutto, anche il ginocchio. Poi si è stabilizzato e non ha dato più problemi, nemmeno in brevi giri con bici standard.

x Torakiki.gt: ottima domanda! Ovviamente, anche se il telaio nel punto di incrocio non c'è, c'è comunque il rischio che i due rami si aggancino... Cosa che è puntualmente avvenuta. Comunque è sufficiente montare un pezzo di nylon, oppure teflon, in modo da separare i due rami. Nelle monocorona si può agganciare al chain guard/bash plate holder; purtroppo nelle GT di quel periodo tutto il supporto del movimento centrale ruota in senso inverso rispetto al forcellone, quindi questo elemento in plastica può interferire con il forcellone stesso e creare problemi.
Per fare una prova davanti casa di pochi minuti se ne può fare a meno; se invece si decide di fare sul serio, oltre all'elemento separatore occorre ripristinare il chain guard, ovviamente invertito di posizione perché la catena entra in contatto con la corona da sotto.
 

VikkorMallanson

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x Tunerz: ora lo preparo, il video.

x Bubugaz: togliere la sella non mi pare il caso, però la tua battuta mi dà modo di parlare di un altro aspetto piuttosto serio dell'esperimento, ovvero la diversa gestione della sella. Non vi devo spiegare che la sella fissa in salita di solito risulta bassa ed in discesa alta. L'ideale è quella telescopica, ma costa... si rompe... pesa di più, e via dicendo.
In questo caso non dico che la telescopica non serve, però su un'altra bici che sto modificando (Commencal Meta 5.20), già dotata di sella telescopica, l'escursione massima di 150 mm del Reverb è troppa: basterebbero 100 mm. Anche utilizzando la sella fissa il problema è molto minore, rispetto alla pedalata standard.
In generale la posizione del corpo è nettamente più bassa e spostata verso il posteriore, ma ciò che fa la differenza è il poter pedalare in piedi anche su salite ripide. Inoltre, mentre nella pedalata standard il movimento per portarsi in piedi è piuttosto importante, qui si tratta di sollevarsi di pochi cm dalla sella.
 

VikkorMallanson

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Un capitolo a parte per la stabilità e la facilità di partenza in salita. Come già detto, visto che la linea di spinta del piede va verso il punto di contatto della ruota posteriore, la spinta che genera la trazione e la spinta che carica il posteriore sono una cosa sola. Questo significa che, anche soltanto appoggiando il piede sul pedale e caricando il peso, se il rapporto è corretto la bici si avvia anche alla massima pendenza. Nel sistema di pedalata standard, al contrario, la spinta che genera la trazione va verso l'anteriore, pertanto il carico sulla ruota posteriore lo può generare soltanto il fondoschiena... Questo impone di stare seduti sulle salite più ripide. I problemi, come ben sapete, nascono laddove il fondo è sconnesso: nel sistema standard, se una ruota scarta di lato e la velocità non è sufficiente, è difficile evitare una caduta.
Nella pedalata retrograda si hanno due armi in più:

1) la pedalata in piedi consente un controllo della bici estremamente più preciso;

2) il fatto di essere diretti con il corpo verso l'avantreno porta a creare, di fatto, un asse principale di inerzia (con inerzia ridottissima) proprio nella direzione in cui ruota il telaio nel suo movimento rispetto ad un sistema di riferimento inerziale baricentrico, ovvero secondo un asse che si origina nei pressi del punto di contatto della ruota posteriore e passa, grosso modo, per il baricentro complessivo bici-biker.

Il fatto di stare bassi migliora la situazione. Un ulteriore abbassamento deriva da una cosa che ho notato subito provando la GT: sono sufficienti pedivelle più corte, rispetto a quanto utilizziamo nella pedalata tradizionale, anche di 10 mm. Pedalando in piedi, inoltre, si può sfruttare un manubrio largo (anche 80 cm) ed aiutare la pedalata con una energica azione inclinante ben coordinata. In questo modo si abbinano l'azione di braccia-tronco ad una pedalata energica e ad un corretto caricamento della ruota posteriore. Chiaramente questo effetto è facilitato dal un Q-factor importante, anche se nella GT Fury (BB 83 mm) è probabilmente esagerato.

Il fatto che, nel caso di un urto contro un sasso, la pedivella può rimbalzare all'indietro senza mandare all'aria tutto quanto, completa il quadro.
 
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zambor

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Io invece dopo aver visto Aaron Gwin vincere una gara di coppa del mondo senza catena ho capito che l'attrito che crea la trasmissione frena la bici, quindi non mi sono limitato a togliere la catena ma ho tolto completamente tutta la trasmissione, in questo modo ho migliorato tantissimo le mie prestazioni sia in salita che in discesa.
 

VikkorMallanson

Biker novus
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Scusa ma la catena non dovrebbe toccarsi nel centro se la si fa andare a "8"...?
E per la cambiata?
Ottima domanda! Ovviamente, anche se il telaio nel punto di incrocio non c'è, c'è comunque il rischio che i due rami della catena si aggancino... Cosa che è puntualmente avvenuta. Comunque è sufficiente montare un pezzo di nylon, oppure teflon, in modo da separare i due rami. Nelle monocorona si può agganciare al chain guard/bash plate holder; purtroppo nelle GT di quel periodo tutto il supporto del movimento centrale ruota in senso inverso rispetto al forcellone, quindi questo elemento in plastica può interferire con il forcellone stesso e creare problemi.
Per fare una prova davanti casa di pochi minuti se ne può fare a meno; se invece si decide di fare sul serio, oltre all'elemento separatore occorre ripristinare il chain guard, ovviamente invertito di posizione perché la catena entra in contatto con la corona da sotto.
La cambiata posteriore non è interessata da tutto ciò, continua a funzionare. Davanti ci sono problemi, nel senso che è sconsigliabile mantenere un deragliatore, anche perché dovrebbe essere costruito su misura ed agirebbe sulla parte bassa della corona (quindi a rischio di rotture): meglio il sistema monocorona.
Un altro vantaggio di questa soluzione è la possibilità di utilizzare un set di rapporti ridotto: per intenderci, una corona davanti (36-38) e 9 pignoni dietro (11-34 ad esempio) sono più che sufficienti. Questo discende dalla enorme possibilità di modulare la forza sui pedali passando da una pedalata veloce (forse un po' meno veloce dell'altra) alla pedalata in piedi.

CATENA RINVIATA: ora sulla Commencal 5.20 (non essendo possibile installare la catena ad "8") ho montato un pignone folle (solidale con il forcellone) che rinvia il moto della catena, subito sopra la corona. Una rotella di un vecchio deragliatore Shimano effettua una ulteriore inversione del moto della catena, ed è posto subito davanti alla corona. Purtroppo il rendimento è un po' inferiore all'altra soluzione, il peso maggiore ed è anche nettamente più incline a rompersi. Però è una soluzione che è perfetta per le full suspended, in quanto le forze sul forcellone sono più vicine alla situazione ideale (linea della catena appena sotto al fulcro).

CATENA AD "8": un grosso problema della catena montata in questo modo, che ho scoperto soltanto quando l'ho applicato alla GT Fury, è il fatto che la linea della catena è parecchio alterata: ad ogni pedalata il posteriore si solleva e ritorna in posizione, sprecando inutilmente lavoro sull'ammortizzatore. Questo relega tale soluzione nel settore delle hard-tail. Non esistendo hard-tail con il carro conformato a banana (perlomeno sulla dx), giocoforza si deve modificare un telaio esistente oppure costruirlo da zero. GT_Fury-pedalata_retrograda.jpg
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
13/11/08
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Romagna
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Concetto interessante che effettivamente mi incuriosisce anche se ho delle perplessità su quanto leggo.

però prima un alert: pedalando così prima o poi ti si svitano i pedali! ed anche il movimento centrale!

poi: sono le stesse bici che pedalavi anche prima in modo normale (la gt hai detto no, l'altra)? l'altezza sella prima era quella giusta (il problema al ginocchio potrebbe essere molto correlato all'altezza sella)? ed ora come è variata? con le pedivelle più corte normalmente si pedala più alti, perchè occorre alzare la sella. Quanto alla pedalata in piedi si fa ugualmente anche con la rotazione normale, io ne faccio largo uso, se slitta la ruota è questione di baricentro, ovvero lo si sta spostando troppo avanti. Quella GT poi non è il massimo per pedalare seduti nè in un caso nè nell'altro, visto che la sella arretra moltissimo ed il movimento centrale si sposta (rispetto alla sella) con l'affondamento della sospensione... abbastanza disastrosa.

mi verrebbe la curiosità di provare (ma forse anche no :-), per fortuna non ho bici senza fodero dritto)
 

g.f.

Biker assatanatus
28/1/18
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Pinerolo
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YT Jeffsy AL 2018 29"; Santa Cruz Tallboy v5 cc 2023 (custom build)
Se riesci, fatti fare un video, anche breve, mentre pedali in salita. La questione suscita molta curiosità.
Grazie
 
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