Paura in discesa

cocosauro

Biker superis
19/10/08
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Acireale
www.cocosauro.tk
Un amico ha riportato la stessa frattura più o meno nello stesso periodo e, già da tempo, ha ripreso la biga. In effetti lui però è caduto praticamente da fermo (con la bdc) e non sembra che la cosa lo abbia turbato (ma sono ex calciatori, abituati ad ogni tipo di infortunio!:smile:). Oggi il mio giretto in solitaria è andato piuttosto bene: 30 km per 900 mt, me la sono presa comoda ed in discesa sono riuscito a rimanere concentrato, su un tracciato non facile (che conosco bene), sono sceso in sella e senza incertezze. però incrocio le dita, è ancora presto per esultare.
Riguardo al discorso degli sganci rapidi, fossi in te inizierei con il tipo reversibile (da un lato le tacchette e dall'altro flat). Io ho quelli e le varie volte che sono volato in avanti, sono quasi sempre riuscito a scavalcare il manubrio. Credo proprio che se avessi avuto i piedi bloccati mi sarei fatto molto male!

Io non ho ripreso la bici subito perché c'erano alcuni che mi dicevano che rischiavo a frattura fresca (e forse rischio tutt'ora). Poi se ci mettiamo i genitori che sono preoccupati immagina (ho 17 anni)! Per gli sganci, purtroppo buche+pedali che scappano per rapporto troppo leggero in sali-scendi = caduta al 90% dei casi. Se avessi avuto gli scarpini non credo che mi sarebbe successo perché non avrei perso il controllo... Poi ci mettiamo pure che i riflessi non erano al massimo perché la notte prima ero andato a letto tardi per stare al pc... Me la sono cercata... :nunsacci:
Ormai fu! :celopiùg:
 

Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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full dagli occhi a mandorla e moster (Stambek gravelizzata)
Io non ho ripreso la bici subito perché c'erano alcuni che mi dicevano che rischiavo a frattura fresca (e forse rischio tutt'ora). Poi se ci mettiamo i genitori che sono preoccupati immagina (ho 17 anni)! Per gli sganci, purtroppo buche+pedali che scappano per rapporto troppo leggero in sali-scendi = caduta al 90% dei casi. Se avessi avuto gli scarpini non credo che mi sarebbe successo perché non avrei perso il controllo... Poi ci mettiamo pure che i riflessi non erano al massimo perché la notte prima ero andato a letto tardi per stare al pc... Me la sono cercata... :nunsacci:
Ormai fu! :celopiùg:
Ok, va bene così! non voglio assolutamente suggerirti paure che non hai, ma capisco perfettamente i tuoi genitori. Figurati che sono stato io ad insistere con mio figlio per fargli mettere i pedali automatici sulla bdc (ha 14 anni), ma non immagini quanta fatica mi è costato far finta di nulla e sorridere quando, durante le prime uscite, cadeva praticamente da fermo perchè non riusciva a sganciare in tempo. Noi genitori dobbiamo imparare a lasciare che i figli facciano le loro esperienze, anche assumendosi qualche rischio, ma ti assicuro che non è facile!
 
K

Keronea

Ospite
Prova e riprova e vedrai che con il tempo di diventerà familiare il controllo della bici chiaramente parti da discese facili e morbide per aumentare la difficoltà e la tecnica a mano a mano che acquisisci esperienza.
Poi diciamo che un minimo di pazzia ci vuole a lanciarsi giù da un crostone ma non per forza devi viventare un mostro di dh.
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Visto che si parla di fifa.....
Ho solo un paio d'anni di esperienza, quest'estate ho usato poco la mtb (trascinato da amici in bdc), da settembre faccio due uscite alla settimana ma sto peggiorando a vista d'occhio!!
La paura :paur:aumenta invece di diminuire: improvvisamente, mentre scendo "bene", mi viene da pensare che se cado in mezzo a quelle rocce mi massacro e, appena lo penso, immancabilmente punto la ruota anteriore su qualche ostacolo banalissimo e volo a faccia avanti ...
Ciao Eraclitus.
Io neanche sono un mostro in discesa, o meglio non ho l'incoscienza del ventenne, e se la faccenda mi puzza, o mi intimorisce, scendo dalla bici.
Però questo lo vedo veramente come un non problema, scendere piano, o a piedi è anzi un buon modo per vedere ripagata la fatica della salita.
Cioé per me la mtb è salita e fatica innanzitutto.
La tecnica è importante in funzione dell'aumento di prestazioni e quindi ottimizzazione della fatica, ma il manico secondo me non conta una sèga.
Daje
Claudio
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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non l'ho capita...:nunsacci:
E' perché stamattina ho preso troppa acqua con lo scooter e tengo i neuroni umidi.
Ciao Motobimbo.
La mia pretesa era che si capisse in quella riga quanto segue:
Secondo me la mtb significa soprattutto escursionismo, possibilità di arrivare dovunque con le proprie gambe, quindi fatica e sudore.
La tecnica la vedo già meno fondamentale, perché l'aumento di prestazioni che deriva dal suo affinamento se riguarda le prestazioni non mi interessa, se invece mi fa faticare di meno e quindi spingere di più, mi interessa abbastanza ma non eccessivamente.
Da ultimo il celebre "manico", quello di cui tutti parlano con entusiasmo quando funziona ma che nessuno osa citare nei casi di sfracellamenti vari e frequenti, bé, del manico non m'importa niente, non cerco l'adrenalina nella bici, anche se è chiaro che una discesa veloce mi diverte.
Volevo insomma dire all'amico Eraclitus, che in discesa va piano, che la bici come la vedo io è per la salita, se non non avrebbe i pedali.
Ciao
Claudio
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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E' perché stamattina ho preso troppa acqua con lo scooter e tengo i neuroni umidi.
Ciao Motobimbo.
La mia pretesa era che si capisse in quella riga quanto segue:
Secondo me la mtb significa soprattutto escursionismo, possibilità di arrivare dovunque con le proprie gambe, quindi fatica e sudore.
La tecnica la vedo già meno fondamentale, perché l'aumento di prestazioni che deriva dal suo affinamento se riguarda le prestazioni non mi interessa, se invece mi fa faticare di meno e quindi spingere di più, mi interessa abbastanza ma non eccessivamente.
Da ultimo il celebre "manico", quello di cui tutti parlano con entusiasmo quando funziona ma che nessuno osa citare nei casi di sfracellamenti vari e frequenti, bé, del manico non m'importa niente, non cerco l'adrenalina nella bici, anche se è chiaro che una discesa veloce mi diverte.
Volevo insomma dire all'amico Eraclitus, che in discesa va piano, che la bici come la vedo io è per la salita, se non non avrebbe i pedali.
Ciao
Claudio

ora il concetto è chiaro ed anche condivisibile :celopiùg:
la bici ognuno la vive come meglio crede e quindi se la discesa a piedi non è fonte di frustrazione va bene così!
Un unica cosa non mi trova allineato al tuo pensiero e cioè...visto che siamo bikers di montagna io credo che il manico conti anche in salita, quando il gioco si fa duro e tecnico.
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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ora il concetto è chiaro ed anche condivisibile :celopiùg:
la bici ognuno la vive come meglio crede e quindi se la discesa a piedi non è fonte di frustrazione va bene così!
Un unica cosa non mi trova allineato al tuo pensiero e cioè...visto che siamo bikers di montagna io credo che il manico conti anche in salita, quando il gioco si fa duro e tecnico.
Giusta osservazione.
Però io il manico in salita lo chiamo tecnica.
Per me la parola manico si porta dietro significati come coraggio, rischio, adrenalina.
Cioé significa tecnica e coraggio di usarla.
Ciauz
Claudio
 

Eraclitus

biker semi-serio
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Ciao Clab04 e Motobimbo, le vostre considerazioni sono sicuramente rincuoranti, ma in realtà sono una pippa anche in salita. L'unica cosa in cui mi cimento bene è il fondo lento (reggo diverse ore di sellino senza troppi problemi, ma col mio passo!). Purtroppo le occasioni di fare escursioni come piacciono a me sono molto rare (tra famiglia e lavoro il più delle volte, soprattutto in questa stagione, è già tanto se riesco a squagliarmela per 3 orette). A dirla tutta, sino a qualche tempo fa ero piuttosto soddisfatto di me stesso, avendo fatto grossi progressi in meno di 3 anni ed iniziando da zero, ma poi sono uscito con Mbike e vedendo con quanta disinvoltura si arrampica praticamente ovunque ed apparentemente senza sforzo mi ha riportato alla realtà. Infine l'uscita di 15 giorni fa con vari forumendoli (vedi 3d "mi sono invaghito delle Martane") mi ha letteralmente mandato in depressione: sulla prima salita impegnativa, per non perdere di vista il gruppo (tutte bighe da AM più pesanti della mia!) mi sono ritrovato a pedalare sempre intorno ai 170 bpm (con una punta a 177 che, per i miei 44 anni è stata devastante!); poi, alla discesa successiva, Stex (il moderatore), mi parte davanti e "salta" una pietra affiorante senza minimamente sfiorarla (stile 100%Brunotti) e poi tutti giù su un tratto tecnico ma veloce (per loro), che sembravano un branco di stambecchi.
Nel gruppo c'erano solo due front e, a quel punto, il mio orgoglio mi deve aver giocato un brutto scherzo: su una discesa del genere posso essere essere l'ultima delle full, ma se non riesco a scendere nemmeno meglio delle front, tanto vale che le passeggiate in montagna le faccia col canestro dei funghi:smile:. Nonostante credessi che l'età mi avesse insegnato prudenza e buon senso, mi sono trovato anch'io a fare lo "stambecco" come mai mi era capitato prima e, naturalmente, l'epilogo è stato quello che potete immaginare:
Mi lancio dietro l'ultima biga che mi sorpassa e ne copio la traiettoria, lui fa vari balzi tra le rocce affioranti ed io dietro, ad un certo punto lo vedo andarsi a scegliere il punto più difficile da superare e la mia prudenza decide di farsi viva nel momento meno opportuno: butto gli occhi nel punto dove sarei passato più facilmente, ho un attimo d'esitazione ed è già troppo tardi. Mi ritrovo in terra senza nemmeno accorgermi di quello che è successo.
Come dice Clab, in effetti, avendo riportato lievi danni e se avessi l'incoscienza di un ventenne, sarei ripartito e non ci avrei più pensato; invece questa cosa mi ha suscitato un timore mai provato prima e che ora mi sto sforzando di superare.
scusate lo sfogo, ma, da quello che avete scritto, ho avuto l'impressione di potermi permettere un po' di auting. Ciao.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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. Nonostante credessi che l'età mi avesse insegnato prudenza e buon senso, mi sono trovato anch'io a fare lo "stambecco" come mai mi era capitato prima e, naturalmente, l'epilogo è stato quello che potete immaginare:
Mi lancio dietro l'ultima biga che mi sorpassa e ne copio la traiettoria, lui fa vari balzi tra le rocce affioranti ed io dietro, ad un certo punto lo vedo andarsi a scegliere il punto più difficile da superare e la mia prudenza decide di farsi viva nel momento meno opportuno: butto gli occhi nel punto dove sarei passato più facilmente, ho un attimo d'esitazione ed è già troppo tardi. Mi ritrovo in terra senza nemmeno accorgermi di quello che è successo.
Come dice Clab, in effetti, avendo riportato lievi danni e se avessi l'incoscienza di un ventenne, sarei ripartito e non ci avrei più pensato; invece questa cosa mi ha suscitato un timore mai provato prima e che ora mi sto sforzando di superare.
scusate lo sfogo, ma, da quello che avete scritto, ho avuto l'impressione di potermi permettere un po' di auting. Ciao.

il Tuo outing è il benvenuto: la tua esperienza è identica a quelle di tantissimi altri...la frustrazione dell'insuccesso è quello che si riceve nel momento in cui si fa una cosa che non si era mai fatta prima (anche il sesso è così... poi dopo si impara a farlo bene ed anche benissimo)...la mia prima volta in FR è stata traumatica nel senso che ho fatto il botto al primo discesone stupido, ma quello che conta è il "tuo spirito"...non voglio ovviamente fare della filosofia spicciola, ma se ti si è "aperta la mente" verso una concezione (non voglio dire evolutiva, ma...) diversa nei termini e nelle modalità di vivere le due ruote, per carità, non ti fermare nel tuo intento, perchè sarebbe frustrante fare il contrario....costi quel che costi.:celopiùg:
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Ciao Clab04 e Motobimbo, le vostre considerazioni sono sicuramente rincuoranti, ma in realtà sono una pippa anche in salita. L'unica cosa in cui mi cimento bene è il fondo lento (reggo diverse ore di sellino senza troppi problemi, ma col mio passo!). Purtroppo le occasioni di fare escursioni come piacciono a me sono molto rare (tra famiglia e lavoro il più delle volte, soprattutto in questa stagione, è già tanto se riesco a squagliarmela per 3 orette). A dirla tutta, sino a qualche tempo fa ero piuttosto soddisfatto di me stesso, avendo fatto grossi progressi in meno di 3 anni ed iniziando da zero, ma poi sono uscito con Mbike e vedendo con quanta disinvoltura si arrampica praticamente ovunque ed apparentemente senza sforzo mi ha riportato alla realtà.
Io anche mi onoro del tuo outing e ci sguazzo un pò! ;-)
La mia attenzione, dopo le osservazioni di Motobimbo più incentrate sulla discesona, si sposta invece sul tuo discorso in generale.
Ti racconto questo: Un anno fa feci un giro massacrante con un mio amico.
Per la precisione fu massacrante per me, quasi una passeggiata per lui.
Anch'io arrivavo da un periodo di autocompiacimento e fu anche per me una delusione, anche se non drammatica perché io raramente mi relaziono agli altri, soprattutto se sono meglio di me! ;-)
Comunque un paio di settimane fa ci sono uscito di nuovo, e su una salita l'ho staccato!!
Lui mi ha detto che quest'anno praticamente è uscito pochissimo, io invece ho fatto 3.000 chilometri.
Tutto ciò non per dirte di farne altrettanti, ma solo per dirti che tutto è relativo, siamo oggi ciò che non saremo domani e che l'importante non è arrivare dove è qualcun altro, ma importante è il viaggio.
Uno come Eraclito d'altronde te lo avrà detto sicuramente.
Ora et labora.
Claudio
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Tutto ciò non per dirte di farne altrettanti, ma solo per dirti che tutto è relativo, siamo oggi ciò che non saremo domani e che l'importante non è arrivare dove è qualcun altro, ma importante è il viaggio.
Uno come Eraclito d'altronde te lo avrà detto sicuramente.
Ora et labora.
Claudio

non solo condivido ma anche sottoscrivo!...aggiungo solamente che il viaggio non è all'esterno, ma dentro di noi...


....questa cosa la si scopre nel momento in cui si fa il primo salto...anche piccolo, si scopre che è sempre stato, lì dentro...e che quel salto avremmo dovuto farlo tanto tempo fa...:celopiùg:
 

Eraclitus

biker semi-serio
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A quanto pare, io mi sono dato il nome di un filosofo, ma i filosofi siete voi!
Motobimbo: ci sto provando, vedremo cosa ne viene fuori (col sesso non è andata poi così male: due figli ce li ho :smile:);
Clab04: quest'anno di km ne ho fatti più di 5.000, ma sicuramente troppi in bdc e troppo pochi in mtb. La frase "non è impostante la destinazione ma quello che conta è il viaggio" mi ha stupito: l'ho usata anch'io qualche tempo fa, anche se in circostanze completamente diverse; ora che mi si ritorce contro mi viene in mente il noto detto: siamo tutti f....ci col :quinonsp:degli altri. Naturalmente stò scherzando, in effetti ciò che dici è giustissimo ma mi accorgo che, spesso, mi rimane più facile ostentare la saggezza che vivere saggiamente (oggi sono proprio in vena di outing!). In ogni caso, sicuramente Eraclito non andava in mtb:smile:
Monorotula: è si, probabilmente, con il tempo, mi sono affezionato un po' troppo all'unica pelle che possiedo, infatti comincia ad infastidirmi parecchio lasciarne brandelli sparsi lungo i sentieri di montagna! :smile:
Grazie per la chiacchierata, è stata liberatoria.
Alessandro
 

Stex_mtb

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Moderatur
25/9/06
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macchia
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Santa Cruz Bronson
... Infine l'uscita di 15 giorni fa con vari forumendoli (vedi 3d "mi sono invaghito delle Martane") mi ha letteralmente mandato in depressione: sulla prima salita impegnativa, per non perdere di vista il gruppo (tutte bighe da AM più pesanti della mia!) mi sono ritrovato a pedalare sempre intorno ai 170 bpm (con una punta a 177 che, per i miei 44 anni è stata devastante!); poi, alla discesa successiva, Stex (il moderatore), mi parte davanti e "salta" una pietra affiorante senza minimamente sfiorarla (stile 100%Brunotti) e poi tutti giù su un tratto tecnico ma veloce (per loro), che sembravano un branco di stambecchi.
Nel gruppo c'erano solo due front e, a quel punto, il mio orgoglio mi deve aver giocato un brutto scherzo: su una discesa del genere posso essere essere l'ultima delle full, ma se non riesco a scendere nemmeno meglio delle front, tanto vale che le passeggiate in montagna le faccia col canestro dei funghi:smile:. Nonostante credessi che l'età mi avesse insegnato prudenza e buon senso, mi sono trovato anch'io a fare lo "stambecco" come mai mi era capitato prima e, naturalmente, l'epilogo è stato quello che potete immaginare:
Mi lancio dietro l'ultima biga che mi sorpassa e ne copio la traiettoria, lui fa vari balzi tra le rocce affioranti ed io dietro, ad un certo punto lo vedo andarsi a scegliere il punto più difficile da superare e la mia prudenza decide di farsi viva nel momento meno opportuno: butto gli occhi nel punto dove sarei passato più facilmente, ho un attimo d'esitazione ed è già troppo tardi. Mi ritrovo in terra senza nemmeno accorgermi di quello che è successo.
Come dice Clab, in effetti, avendo riportato lievi danni e se avessi l'incoscienza di un ventenne, sarei ripartito e non ci avrei più pensato; invece questa cosa mi ha suscitato un timore mai provato prima e che ora mi sto sforzando di superare.
scusate lo sfogo, ma, da quello che avete scritto, ho avuto l'impressione di potermi permettere un po' di auting. Ciao.

ciao Eraclitus!

non ti devi sentire demoralizzato per niente, in quel gruppo c'erano persone che vanno in mtb da una vita, fanno gare, vanno in montagna tutti i week end...ti deve solo servire da stimolo per migliorare pian piano!

oltre al fatto della caduta, mi dispiace che non siamo stati insieme fino al megapranzo a casa di Bullpit...si è creato veramente un bel clima di amicizia che è alla base di quel tipo di giornate!

dai che a breve torniamo sui martani e ti voglio rivedere in sella con noi!!! o-o
 

Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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San Gemini
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Ciao Stex, ma allora ai moderatori non sfugge proprio nulla!
non ti devi sentire demoralizzato per niente, in quel gruppo c'erano persone che vanno in mtb da una vita, fanno gare, vanno in montagna tutti i week end
Questo lo avevo capito nel momento stesso in cui, appena scese le bighe dalle macchine, avete iniziato con i nose press (:hahaha:ma ormai era tardi per tirarmi indietro!)
oltre al fatto della caduta, mi dispiace che non siamo stati insieme fino al megapranzo a casa di Bullpit...si è creato veramente un bel clima di amicizia che è alla base di quel tipo di giornate!
Questo è dispiaciuto molto anche a me (non la caduta, ma aver perso il festino).
dai che a breve torniamo sui martani e ti voglio rivedere in sella con noi!!! o-o
Ti ringrazio, ma ho visto cosa sta tramando Vencemario e, per quello che ho letto, l'unico modo per venirvi dietro sarebbe procurarmi una moto da trial :smile:... ed ha descritto solo il single track in salita, se poi pensa di scendere da dove immagino......:!:
Ma non dispero: a parte lo sfogo che mi sono concesso, non sono tipo da rinunciare tanto facilmente e, tutto sommato, non mi sto prefiggendo di vincere la Dolomitisuperbike, ma solo di riuscire a seguire le tracce di un branco di stambecchi sino al ristorante ed arrivare incolume all'ora di pranzo! se non sarà quest'anno, magari il prossimo... :prost:
 

mbike

Biker superioris
12/6/03
988
43
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57
Terni
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Ciao Clab04 e Motobimbo, le vostre considerazioni sono sicuramente rincuoranti, ma in realtà sono una pippa anche in salita. L'unica cosa in cui mi cimento bene è il fondo lento (reggo diverse ore di sellino senza troppi problemi, ma col mio passo!). Purtroppo le occasioni di fare escursioni come piacciono a me sono molto rare (tra famiglia e lavoro il più delle volte, soprattutto in questa stagione, è già tanto se riesco a squagliarmela per 3 orette). A dirla tutta, sino a qualche tempo fa ero piuttosto soddisfatto di me stesso, avendo fatto grossi progressi in meno di 3 anni ed iniziando da zero, ma poi sono uscito con Mbike e vedendo con quanta disinvoltura si arrampica praticamente ovunque ed apparentemente senza sforzo mi ha riportato alla realtà. Infine l'uscita di 15 giorni fa con vari forumendoli (vedi 3d "mi sono invaghito delle Martane") mi ha letteralmente mandato in depressione: sulla prima salita impegnativa, per non perdere di vista il gruppo (tutte bighe da AM più pesanti della mia!) mi sono ritrovato a pedalare sempre intorno ai 170 bpm (con una punta a 177 che, per i miei 44 anni è stata devastante!);
...

Acc... mi spiace Eraclitus... mi stanno venendo i sensi di colpa...
E pensare che mi pareva di esserci lasciati con un bel senso di contentezza reciproco per quel bel percorso appena scoperto assieme da Fogliano...
Mi spiace se posso aver contribuito a demoralizzarti, ma non era certo mia intenzione.
Esco quasi sempre in solitaria e a quanto pare quele poche volte che vado in compagnia, non di rado, faccio casini. In discesa, essendo abituato sempre da solo, dove tutta la strada... mi appartiene, sono abituato a zigzagare per tutta l'ampiezza della sede, segliendo la traccia che più mi aggrada; ma quando lo faccio in compagnia (per abitudine, perchè avrai visto che pure io in discesa sono tutt'altro che una cima)... più di una volta ho rischiato collisioni, per chi non era abituato al mio andamento... poco lineare.
Anche in salita non so mai come comportarmi; avrai visto che a volte ti lasciavo andare avanti, (lascio che il mio compagno scelga l'andatura che gli è più congeniale); altre volte mi mettevo davanti... per sentito dire pare che fare l'andatura faccia bene a chi sta dietro... ma poi mi distraggo (sempre perchè abituato da solo) e vedo che chi sta dietro sta a 50 metri...
Ma tornando all'argomento in questione:
Non sono certo io a poterti dare suggerimenti su come si scende.
Io, come ti ho già detto a voce, ho fatto il più grosso salto di qualità cambiando la bici, sempre front, ma della taglia nettamente più piccola, più adeguata a me, più maneggevole, mentre prima mi pareva di stare sui trampoli e l'idea di non riuscire a saltare via agevolmente in caso di bisogno, mi metteva addosso una certa apprensione.
E oltre a ciò... tanta pazienza; al contrario delle salite, invecchiando, in discesa si va migliorando!
Io mi accorgo che per quanto riguarda le salite, che 10 anni fa facevo con un paio di rapporti in meno, per quanto concerne le discese, ora me ne faccio in sella (sempre pianino e con prudenza eh...) certe che una volta manco mi sognavo lontanamente e mi viene pure da pensare "mah... non sono nemmeno 'sta gran cosa, chissà come facevo prima a non farle!" :nunsacci:

Ma, considera che ci ho messo oltre 10 anni e senza diventare chissà che!

Pure io ne facevo un "dramma" il non riuscire fare quello che facevano gli altri in discesa e provandoci ne ho ricavato pure quanche discreto incidente (il peggiore: frattura scomposta di una costola, per cercare di restare dietro a dei 14enni!); quando mi sono messo l'anima in pace, rassegnandomi al mio modo, ignorando gli altri (per quel poco che ci vado) e andando giù tranquillo, sereno che nel dubbio... scendo dalla bici e me lo faccio a piedi, senza "traumi", le cose sono molto migliorate.

Domani, ad esempio, esco con Bullpit, che in quanto a discese è micidiale (pure in salita però, mi tira il collo); io lo lascio naturalmente andare, senza problemi, tanto ci rivediamo poi giù in fondo.
( :spetteguless: lo porto pure in quel tratto trialistico sotto Fogliano... posso solo immaginare...)

Ciao alla prossima... (a primavera, quando, riprendendo la bici dopo il mio letargo invernale, sarai tu a dover aspettare me...) :celopiùg:
 

Eraclitus

biker semi-serio
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Acc... mi spiace Eraclitus... mi stanno venendo i sensi di colpa...
E pensare che mi pareva di esserci lasciati con un bel senso di contentezza reciproco per quel bel percorso appena scoperto assieme da Fogliano...
Mi spiace se posso aver contribuito a demoralizzarti, ma non era certo mia intenzione.
Esco quasi sempre in solitaria e a quanto pare quele poche volte che vado in compagnia, non di rado, faccio casini. In discesa, essendo abituato sempre da solo, dove tutta la strada... mi appartiene, sono abituato a zigzagare per tutta l'ampiezza della sede, segliendo la traccia che più mi aggrada; ma quando lo faccio in compagnia (per abitudine, perchè avrai visto che pure io in discesa sono tutt'altro che una cima)... più di una volta ho rischiato collisioni, per chi non era abituato al mio andamento... poco lineare.
Anche in salita non so mai come comportarmi; avrai visto che a volte ti lasciavo andare avanti, (lascio che il mio compagno scelga l'andatura che gli è più congeniale); altre volte mi mettevo davanti... per sentito dire pare che fare l'andatura faccia bene a chi sta dietro... ma poi mi distraggo (sempre perchè abituato da solo) e vedo che chi sta dietro sta a 50 metri...
Ma tornando all'argomento in questione:
Non sono certo io a poterti dare suggerimenti su come si scende.
Io, come ti ho già detto a voce, ho fatto il più grosso salto di qualità cambiando la bici, sempre front, ma della taglia nettamente più piccola, più adeguata a me, più maneggevole, mentre prima mi pareva di stare sui trampoli e l'idea di non riuscire a saltare via agevolmente in caso di bisogno, mi metteva addosso una certa apprensione.
E oltre a ciò... tanta pazienza; al contrario delle salite, invecchiando, in discesa si va migliorando!
Io mi accorgo che per quanto riguarda le salite, che 10 anni fa facevo con un paio di rapporti in meno, per quanto concerne le discese, ora me ne faccio in sella (sempre pianino e con prudenza eh...) certe che una volta manco mi sognavo lontanamente e mi viene pure da pensare "mah... non sono nemmeno 'sta gran cosa, chissà come facevo prima a non farle!" :nunsacci:

Ma, considera che ci ho messo oltre 10 anni e senza diventare chissà che!

Pure io ne facevo un "dramma" il non riuscire fare quello che facevano gli altri in discesa e provandoci ne ho ricavato pure quanche discreto incidente (il peggiore: frattura scomposta di una costola, per cercare di restare dietro a dei 14enni!); quando mi sono messo l'anima in pace, rassegnandomi al mio modo, ignorando gli altri (per quel poco che ci vado) e andando giù tranquillo, sereno che nel dubbio... scendo dalla bici e me lo faccio a piedi, senza "traumi", le cose sono molto migliorate.

Domani, ad esempio, esco con Bullpit, che in quanto a discese è micidiale (pure in salita però, mi tira il collo); io lo lascio naturalmente andare, senza problemi, tanto ci rivediamo poi giù in fondo.
( :spetteguless: lo porto pure in quel tratto trialistico sotto Fogliano... posso solo immaginare...)

Ciao alla prossima... (a primavera, quando, riprendendo la bici dopo il mio letargo invernale, sarai tu a dover aspettare me...) :celopiùg:
Grazie Mauro, sei sempre gentile.
Non preoccuparti, se l'uscita con te avesse avuto un effetto così deleterio, non avrei accettato l'invito ad uscire con il "mucchio selvaggio". Diciamo che la tua è stata una involontaria "lezione di umiltà" costruttiva e, tra l'altro, ribadisco che è stato un piacere e mi sono molto divertito (quanto a primavera.....ci conto!:smile:). Ciao. Alessandro
 

Anonybike

Biker infernalis
14/7/12
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ecco, ho usato il tasto cerca.
il mio problema è un altro,
domenica matt. sono andato in montagna da solo, ma in discesa ho incontrato un tipo che faceva foto, abbiamo scambiato 4 chiacchiere e siamo tornati a valle insieme........
finchè c'era neve, io andavo nettamente meglio con il controllo totale della bike anche in derapata, quando questa ha lasciato spazio a terra e fango il tizio ha cominciato a tirare a velocità folle, tanto che la prima volta mi ha aspettato, la seconda l'ho perso di vista dopo un paio di curve.
vi posso garantire che io andavo molto veloce, tanto da pensare "stavolta mi ammazzo", eppure non sono riuscito a tenere il suo passo.
volevo chiedervi, è solo questione di incoscenza?
sono io pauroso e troppo posato ? (non credo)
o cosa?????
 

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