Paura in discesa

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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fuzuka

Biker serius
26/8/08
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imperia
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Anzi diciamo pure terrore folle!

Ieri ho provato per la terza volta la ps 2 della Superenduro 2011 si San Bartolomeo (la San Rocco):
- prima volta accompagnato da una persona esperta e mi sono incartato solo nell'ultima discesa tra gli alberi, ma sempre in sella
- seconda volta solo, sono sceso a piedi in tutti i punti che avevano una discesa molto ripida e scassata preceduta da una curva a gomito
- terza volta solo, ho provato a rilassarmi e al primo punto critico sono sceso, ho guardato, mi sono fatto coraggio e ce l'ho fatta, solo che passato il punto ero pieno di scariche di adrenalina e con il cuore in gola per almeno un paio di minuti. Inutile dire che poi mi sono di nuovo fatto a piedi i soliti punti critici.

Atteso che i punti che mi mettono in crisi sono i passaggi ripidi e scassati preceduti da curve a gomito, che mi impediscono di vedere il percorso e di mettere in asse la bici (per manzanza di tecnica ed esperienza), la cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la sensazione di quasi terrore non solo prima, ma DOPO il passaggio.

Dal che mi sorge spontaneo il dubbio: è normale questa cosa e farei bene a insistere, oppure ho semplicemente trovato il mio limite ed è meglio che non tenti di oltrepassarlo?
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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Il maestro Miaghi diceva:" tu prima impara a correre poi tu impara volare", magari hai semplicemente bisogno di partire con qualcosa di più facile, pre poi progressivamente arrivare a quel tipo di percorso. Senza contare che un conto è farlo con una front da xc e un conto è una bici da enduro.
 

fuzuka

Biker serius
26/8/08
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imperia
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Ho una reign 1 del 2010 con reggisella telescopico e sinceramente faccio già percorsi che fino a pochi mesi fa consideravo imnpegnativi e che adesso li faccio con relativa tranquillità, poi sicuramente mi mancano tecnica ed esperienza.
Quello che chiedevo è se è fattibile un percorso per gradi per superare tale limite, perché non è tanto la difficoltà quanto LA SENSAZIONE di paura che non avevo mai provato prima ad avermi impressionato.
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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Ho una reign 1 del 2010 con reggisella telescopico e sinceramente faccio già percorsi che fino a pochi mesi fa consideravo imnpegnativi e che adesso li faccio con relativa tranquillità, poi sicuramente mi mancano tecnica ed esperienza.
Quello che chiedevo è se è fattibile un percorso per gradi per superare tale limite, perché non è tanto la difficoltà quanto LA SENSAZIONE di paura che non avevo mai provato prima ad avermi impressionato.

E' normale, per quel poco che è la mia esperienza posso dirti che fino a 3 anni fa i percorsi che faccio oggi non li avrei mai fatti e comunque stiamo parlando di una PS, quindi un percorso dove si viaggia e ci sono difficoltà tecniche non indifferenti (o quantomeno non da principianti) è normalissimo avere paura. Le protezioni le usi? Già quelle danno un bel supporto psicologico.
 

pirs75

Biker perfektus
Anzi diciamo pure terrore folle!

Ieri ho provato per la terza volta la ps 2 della Superenduro 2011 si San Bartolomeo (la San Rocco):
- prima volta accompagnato da una persona esperta e mi sono incartato solo nell'ultima discesa tra gli alberi, ma sempre in sella
- seconda volta solo, sono sceso a piedi in tutti i punti che avevano una discesa molto ripida e scassata preceduta da una curva a gomito
- terza volta solo, ho provato a rilassarmi e al primo punto critico sono sceso, ho guardato, mi sono fatto coraggio e ce l'ho fatta, solo che passato il punto ero pieno di scariche di adrenalina e con il cuore in gola per almeno un paio di minuti. Inutile dire che poi mi sono di nuovo fatto a piedi i soliti punti critici.

Atteso che i punti che mi mettono in crisi sono i passaggi ripidi e scassati preceduti da curve a gomito, che mi impediscono di vedere il percorso e di mettere in asse la bici (per manzanza di tecnica ed esperienza), la cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la sensazione di quasi terrore non solo prima, ma DOPO il passaggio.

Dal che mi sorge spontaneo il dubbio: è normale questa cosa e farei bene a insistere, oppure ho semplicemente trovato il mio limite ed è meglio che non tenti di oltrepassarlo?

A parte le protezioni che sono cosa buona e giusta, se hai possibilità rifai a piedi quei tratti... studiali, cerca di metterli in testa per capire dove mettere le ruote e poi rifalli allo sfinimento. In maniera tale che acquisisci tecnica e sicurezza che ti permetterà di affrontare sentieri che non conosci... e come ti hanno detto, cadere fa parte del gioco. Cmq vai per gradi e fai un pezzo alla volta.
Ciao
 

pirs75

Biker perfektus
e cmq molto è una questione di testa... nel senso, tecnicamente potresti farla (visto che già una volta sei sceso) ma la paura t'inchioda, quindi devi lavorare su di te. E nessuno è esente da queste paure, si migliora solo con l'esperienza sul campo.
 

alfio.mail

Biker superis
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Castellamonte
www.testematte.org
Anzi diciamo pure terrore folle!

Ieri ho provato per la terza volta la ps 2 della Superenduro 2011 si San Bartolomeo (la San Rocco):
- prima volta accompagnato da una persona esperta e mi sono incartato solo nell'ultima discesa tra gli alberi, ma sempre in sella
- seconda volta solo, sono sceso a piedi in tutti i punti che avevano una discesa molto ripida e scassata preceduta da una curva a gomito
- terza volta solo, ho provato a rilassarmi e al primo punto critico sono sceso, ho guardato, mi sono fatto coraggio e ce l'ho fatta, solo che passato il punto ero pieno di scariche di adrenalina e con il cuore in gola per almeno un paio di minuti. Inutile dire che poi mi sono di nuovo fatto a piedi i soliti punti critici.

Atteso che i punti che mi mettono in crisi sono i passaggi ripidi e scassati preceduti da curve a gomito, che mi impediscono di vedere il percorso e di mettere in asse la bici (per manzanza di tecnica ed esperienza), la cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la sensazione di quasi terrore non solo prima, ma DOPO il passaggio.

Dal che mi sorge spontaneo il dubbio: è normale questa cosa e farei bene a insistere, oppure ho semplicemente trovato il mio limite ed è meglio che non tenti di oltrepassarlo?
i limiti ce li imponiamo noi nella testa, l'adrenalina invece serve per capire fino a dove ci si può spingere, è proprio alzando questo limite di un tassellino ogni volta che si và a ridare che si migliora, vedrai che alla 20 volta che fai la san rocco, non avrai più problemi a farla dall'inizio alla fine senza pause, vai a provare anche l'altra salendo da rollo e vai a dare un'occhiata al salto nel blu (non a farlo) ....... bellissima salita/discesa anche quella
:celopiùg:
 

pasticca

Biker extra
20/9/08
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viterbo
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Mòlle;4975193 ha scritto:
anche perché solo gli idioti non hanno mai paura... i coraggiosi sono quelli che la affrontano. ;-)


vero e comunque la paura a volte puo' anche essere un "alleata" per non strafare sopratutto quando si e' da soli in trails non molto frequentati ....:spetteguless:


P.S. un casco integrale e protezioni consone non guastano ...:celopiùg:
 

_luca

Biker popularis
19/12/10
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Grenoble
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A parte le protezioni che sono cosa buona e giusta, se hai possibilità rifai a piedi quei tratti... studiali, cerca di metterli in testa per capire dove mettere le ruote e poi rifalli allo sfinimento. In maniera tale che acquisisci tecnica e sicurezza che ti permetterà di affrontare sentieri che non conosci... e come ti hanno detto, cadere fa parte del gioco. Cmq vai per gradi e fai un pezzo alla volta.
Ciao

non sono daccordo, in particolare con le parti evidenziate.
Visto che il passaggio in questione sembra aver fatto veramente paura all'OP, se si forza a rifarlo piu' volte di fila probabilmente finira' per cadere, probabilmente facendosi male. E anche se non cadesse, cosa ci guadagna, visto che l'emozione predominane e' la paura? Meglio tornare fra un anno e stupirsi di come quel passaggio era potuto sembrare difficile nel passato.

Il fatto che "cadere fa parte del gioco" e' altamente discutibile: fra i 2 estremi di quello che non osa niente e non cade mai e quello che sta sempre oltre i suoi limiti ed e' regolarmente infortunato, e' meglio peccare per prudenza e restare piu' verso il primo caso: in MTB e' facile farsi male in modo "non trascurabile" e anche una semplice storta come minimo ti tiene lontano dalla bici per vari giorni..
Personalmente, se un passaggio mi fa paura (il che capita regolarmente) cerco di analizzare i dati oggettivi della situazione: probabilita' di riuscirlo (di solito piu' alta della stima iniziale), ma soprattutto cosa succede se lo sbaglio: provare un nose press anche molto difficile su un prato di media pendenza non mi crea nessun problema, mentre un tratto ripido e scassato prima di una curva, con rocce e alberi, sono contusioni (minimo) quasi assicurate in caso di errore.
 
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Bed

Biker poeticus
4/6/03
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Anzi diciamo pure terrore folle!

Ieri ho provato per la terza volta la ps 2 della Superenduro 2011 si San Bartolomeo (la San Rocco):
- prima volta accompagnato da una persona esperta e mi sono incartato solo nell'ultima discesa tra gli alberi, ma sempre in sella...


Quindi in realtà con qualcuno davanti eri riuscito praticamente a farla completamente?

Se è così allora vuol dire che tecnicamente hai i requisiti. Ma di questa cosa non sei convinto, non del tutto, ti manca un po' di "testa".

L'adrenalina in eccesso, quello che hai provato, è proprio frutto del fatto d'essere stato solo, non avevi un avatar davanti che ti mostrava dove e come passare. Fa una *grande* differenza.

Se in compagnia la cosa è stata divertente, ritornaci in compagnia. Dopo? Dopo dipende, ma sei sulla buona strada ;-)
 
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Mòlle

Biker imperialis
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che te frega
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non sono daccordo, in particolare con le parti evidenziate.
Visto che il passaggio in questione sembra aver fatto veramente paura all'OP, se si forza a rifarlo piu' volte di fila probabilmente finira' per cadere, probabilmente facendosi male. E anche se non cadesse, cosa ci guadagna, visto che l'emozione predominane e' la paura? Meglio tornare fra un anno e stupirsi di come quel passaggio era potuto sembrare difficile nel passato.

Il fatto che "cadere fa parte del gioco" e' altamente discutibile: fra i 2 estremi di quello che non osa niente e non cade mai e quello che sta sempre oltre i suoi limiti ed e' regolarmente infortunato, e' meglio peccare per prudenza e restare piu' verso il primo caso: in MTB e' facile farsi male in modo "non trascurabile" e anche una semplice storta come minimo ti tiene lontano dalla bici per vari giorni..
Personalmente, se un passaggio mi fa paura (il che capita regolarmente) cerco di analizzare i dati oggettivi della situazione: probabilita' di riuscirlo (di solito piu' alta della stima iniziale), ma soprattutto cosa succede se lo sbaglio: provare un nose press anche molto difficile su un prato di media pendenza non mi crea nessun problema, mentre un tratto ripido e scassato prima di una curva, con rocce e alberi, sono contusioni (minimo) quasi assicurate in caso di errore.

se me lo concedi hai evidenziato solo quello che ti torrnava comodo, il senso del suo discorso era un altro, se lo rileggi con attenzione dice di

1) studiare il percorso
2) DOPO provare a farli
3) DOPO che hai studiato e DOPO che hai provato può succedere di cadere.

Non gli ha detto buttati e chissenefrega.
Questo si chiama andare per gradi ed io lo condivido in pieno. :celopiùg:
 
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Finger

Biker superis
28/8/10
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Roma
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Comunque sia è vero, la testa fa veramente brutti scherzi. Quando non riesci a fare un passaggio è quasi sempre solo a causa di un blocco "mentale". Ti studi a piedi il passaggio e ti convinci razionalmente che se segui quella linea piuttosto che quell'altra si può certamente passare, poi ci provi in sella e come vedi l'ostacolo ti fermi e non vai più avanti! Successo tante di quelle volte che ho perso il conto. Poi magari un giorno ci ritorni, trovi il coraggio e lo fai e ti chiedi come mai ti fosse sembrato fino ad allora così terrificante! Tanto per parlare di blocchi assurdi da fifa, io se trovo uno stesso tipo di passaggio tecnico un po' impegnativo in rettilineo lo faccio, se contemporaneamemte bisogna curvare mi blocco!!! Roba da matti!
 

alebuk

Biker velocissimus
23/4/07
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Pisa
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ma ... lo devi fare per forza quel percorso?

mi spiego meglio, ti obbliga qualcuno? una squadra? una gara? devi migliorare in tempi brevissimi?

io non ti capisco, perdonami
o meglio non capisco le tue ansie

se è solo divertimento prenditi il tuo tempo,
non andare a fare un percorso di DH con una front per vedere se ti caghi addosso !!!
che senso ha?

step by step, imparando a conoscersi, forse hai tirato troppo la corda ...
:celopiùg:
 

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