Permettetemi una mezza trollata o, per meglio dire, un'"ipotesi di lavoro".
Il caffè viene sottoposto alla torrefazione, mediante un processo termico che genera diossine, come ogni combustione sulla faccia della Terra.
(Da bambino frequentavo saltuariamente una torrefazione di caffè, ed assistevo a tutto il processo di lavorazione)
Chi sostiene tale ipotesi argomenta facendo notare come l'aumento della frequenza cardiaca e della diuresi siano proprio delle contro-misure che adotta il corpo, per eliminare il prima possibile i veleni assunti.
Io non so se questa teoria sia corretta o meno ma, a prescindere da tutto, ha la sua logica.
Quindi, non mi sento di escluderla a priori.
(per favore, non postatemi tutti gli articoli che smentiscono 'sta cosa, perché li conosco già)
Come esperienza soggettiva, però, posso affermare che a me, in effetti, aumenta sia il battito cardiaco che la diuresi.
Dunque, prima di uscire in MTB, al massimo ne bevo uno, senza zucchero, dalla moca piccolina di casa.
A metà giro o, alla fine, se capita, mi bevo anche un caffè del bar, che è sempre più forte del mio casalingo.
Però, i giorni in cui ho poco tempo ed esco a fare un giro "a sparo" su asfalto, evito di bere caffè perché, altrimenti, se spingo al massimo, il cuore batte un po' più veloce e con battiti "più forti". Cosa che non mi garba molto; anzi.
Insomma, dal mio punto di vista, va bene il caffè, ma con moderazione....
Piuttosto, se voglio doparmi prima della pedalata, bevo acqua con un paio di grammi di Vit. C, che mi "apre" i polmoni, fluidifica il sangue ed aumenta sensibilmente la respirazione cellulare, come la resa muscolare. Cardiaca compresa.
Specialmente nella prima fase dell'uscita.