Credo sia uno dei pochi birrifici che possa vantare seriamente di avere un legame con il territorio. Usano solo loro prodotti per fare la birra, importano una percentuale bassissima di ingredienti e riciclano lo scarto nella loro azienda agricola, trasformandolo in mangime per gli animali.mi sono perso il messaggio! io lo scoprii durante il lockdown quando un amico mi inviò un pacco anonimo, senza scritte, boia, e c'erano sti spettacolini qua
https://www.ilpost.it/2024/10/17/lo...ocial&utm_source=facebook&utm_campaign=lancio controbatto con questo, per la serie: alluvione di birra
No lo fanno pure altri, tipo Flea o Mastri birrai umbri…Credo sia uno dei pochi birrifici che possa vantare seriamente di avere un legame con il territorio. Usano solo loro prodotti per fare la birra, importano una percentuale bassissima di ingredienti e riciclano lo scarto nella loro azienda agricola, trasformandolo in mangime per gli animali.
Si, non ho scritto "l'unico...No lo fanno pure altri, tipo Flea o Mastri
La circolarità e la sostenibilità iniziano ad essere un elemento (di marketing...) importante, specialmente per prodotti di un certo posizionamento. In più ci sono anche dei vantaggi economici, per dire le trebbie se le butti nel cassonetto sono un costo, se le dai ad un allevatore sono un introito; stessa cosa per l'acqua, se se la usi per raffreddare il mosto il giorno dopo non devi scaldarla di nuovo per la prossima cotta...No lo fanno pure altri, tipo Flea o Mastri birrai umbri…
Che grande !!!! Bellissimo
Grazie da parte suaChe grande !!!! Bellissimo
ed è una cosa fondamentale quella. noi col vino, gli scarti si useranno come concime, tutto torna alla terra alla fine!Credo sia uno dei pochi birrifici che possa vantare seriamente di avere un legame con il territorio. Usano solo loro prodotti per fare la birra, importano una percentuale bassissima di ingredienti e riciclano lo scarto nella loro azienda agricola, trasformandolo in mangime per gli animali.
La birra ha il suo grande valore nel poter essere svincolata dal territorio, nel senso che la si può produrre anche senza avere la terra o la vigna a disposizione, con la conseguenza che chiunque può farla, nel mezzo del Chianti come nel mezzo delle Langhe senza dover investire milioni di euro. Ma può benissimo essere vincolata al territorio, usare i cereali del luogo, luppoli locali o comunque che non provengano da oltreoceano, le uve o la frutta del posto, magari di cultivar alrimenti abbandonati... per non dire della fermentazione spontanea che, per forza di cose, è del tutto "locale" o addirittura dell''ingrediente principale, quello che assomma al 90% minimo della birra: l'acqua, che è il più locale di tutti, tanto che può caratterizzare decisamente il risultato finale.A riguardo delle birre, del marketing e del territorio ho letto questo articolo interessante:
Non facciamoci ingannare: la birra ha poco a che vedere con il territorio. Il resto è solo marketing - Gambero Rosso
Non basta un pizzico di sale locale per appropriarsi di un'etichetta regionale. Ci sono alcune eccezioni, ma sulla qualità è tutto da vederewww.gamberorosso.it
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