• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Punt Parco Foreste Casentinesi

Cico.

Biker marathonensis
10/1/11
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Coriano
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come vi avevo anticipato vi posto qualche foto
seppur per la maggior parte di voi sono posti che conoscono a menadito.......

Passo Bertesca..... volevo arrivare nel punto più in alto.....

Vi ricordate questa casa al 17 marzo?.....c'era un lago.....ora c'è la legna......

Sempre più in alto.......

L'invaso agli sgoccioli......

Nasseto ristrutturato......

Il ponte in fondo a rio petroso.......

Sotto il ponte......

Foresta della Lama.......

Fino alla morte........

Un saluto dal mio compagno di avventura......

altre foto le trovate QUI e QUA........ ma non QUO.......
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
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Beh, dopo 2 giornate "infernali" al Parco finalmente per te un meteo da cartolina!!!
 

Cico.

Biker marathonensis
10/1/11
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Coriano
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Il sole questa volta non mancava........

Volevo chiedere se qualcuno conosce il sentiero 00
partendo dai mandrioli oppure da cancellino, intercettandolo al passo dei lupatti,
vedo che arriva al passo calla, qualcuno l'ha mai fatto?

ho visto in questo LINK il sentiero in questione
al ritorno passa più a sud, spesso su una forestale
passando per l'Eremo di Camaldoli,
qualcuno ha qualche consiglio da darmi?

grazie,

bye
 

aledelmo

Biker popularis
14/4/11
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rimini
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Ciao Cico.
Lo scorso 10 Agosto ho percorso il tratto del sentiero 00 da Cancellino fino al passo della Crocina. Da lì ci siamo buttati nella bellissima discesa fino alla Lama consapevoli che subito dopo ci aspettavano 4km a spinta su per una salita ripida e senza tregua. (il Gatto, nel suo percorso #1 la percorre saggiamente in senso inverso ) Solo uno è riuscito a farsela in sella, ma non è di questo pianeta...
Il bilancio bellezza della discesa/atrocità della salita è molto soggettivo.
Poco dopo siamo comunque arrivati all'Eremo dove ci siamo rifocillati.

Dall'Eremo, siamo rientrati a Cancellino guidati dall'amico Piero seguendo, inizialmente, il sentiero n.70 fino al Rifugio Cotozzo (caratteristico bivacco immerso nella foresta). Da lì abbiamo imboccato il sentiero 98 per un breve tratto fino a Poggio brogli e poi il 72 che ci ha portato fino a Badia Prataglia.
Da lì asfalto (un po' noioso in verità) fino a Cancellino.
Questa "variante sud" per il rientro dall'Eremo a Cancellino merita di essere provata.
Ti allego un jpg che spero ti aiuti a trovare i riferimenti sulla carta.

PS: oltre alle complete descrizioni segnalate da GattoQ, anche nel giro di apensieri trovi descritta la zona.
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/263

Buona pedalata!
 

Allegati

  • Cancellino-Lama-Eremo-RifCotozzo-Badia-Cancellino.jpg
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GattoQ

Biker paradisiacus
14/4/04
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..Da lì abbiamo imboccato il sentiero 98 per un breve tratto fino a Poggio brogli e poi il 72 che ci ha portato fino a Badia Prataglia..
Questo non lo percorro da tempi immemorabili... si pesta ancora?

Da Badia P. anzichè fare l'asfalto all'incrocio del centro si sale per una stradina sulla sinistra (quasi parallela al corso che sale ai Mandrioli).
Dopo un po diventa stradello bianco poi forestale e si arriva a Campo dell'Agio.
Si prende la strada bianca che nel giro di poco più di 2 km porta al Carbonile (locanda) e dopo ancora 2 km di asfalto (stavolta si!) a Cancellino.
E' un poco più lunga ma almeno si fa meno asfalto e si sta nel bosco.
 

Cico.

Biker marathonensis
10/1/11
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Coriano
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Grazie Aledelmo, altre info importanti, anche il giro di Apenseri,
cmq ho visto che da La Lama a Gioghetto ci sono 550 mt di dislivello
e se tanto mi da tanto........

bye
 

aledelmo

Biker popularis
14/4/11
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rimini
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...lo sapevo che c'era la variante green e lo sapevo che lo sapevi!
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
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Grazie Aledelmo, altre info importanti, anche il giro di Apenseri,
cmq ho visto che da La Lama a Gioghetto ci sono 550 mt di dislivello
e se tanto mi da tanto........

bye

Sono disponibile per questo giro di apenseri [url]http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/263[/URL] mi incuriosisce, in parte lo avevo già percorso anche se in senso inverso. Se ci si vuole organizzare per un sabato mattina, dovrebbe essere sufficiente. (anche se si arriva a casa alle 14.00-15.00 potrei comunque rimediare, sai che sono un pò incasinato 'sto periodo)
 

Ciao sono la persona che ha scritto l'itinerario del link che citi (vedi Marco Del Nero in calce al percorso). Non ho capito bene che consigli cerchi, il ritorno che passa più a sud è ben percorribile (almeno la scorsa estate) e l'unica possibilità di errore è all'Aia Dorino dove si deve andare a sx ad alla capanna maremmana dove si deve andare ancora a sx. Il percorso è tratto dal libro dei giro del Parco per cui è anche segnalato (ora non ricordo a memoria il numero del giro).
Lo 00 dai mandrioli ai Lupatti (quindi bypassi il Cancellino) è un bel sentiero e passa per la Cima del Termine. Lo prendi dopo aver superato (venendo dalla Romagna) il cartello del passo di circa 200 m. Inizia con una salita per me impossibile da pedalare, ma abbastanza breve. Poi ripiana su uno splendido costone con ampio panorama sulla Romagna e Casentino (poco conosciuto ma molto bello) e prosegue con bei saliscendi nella faggeta. All'unico bivio che trovi devi andare a sx per evitare di prendere il 201 verso il Carpano-Nocicchio. A questo punto in breve arrivi ai Lupatti.
Da lì se attraversi la forestale della Lama riprendi lo 00 di crinale per circa 5-6 km e arrivi all'Aia del guerrino, dove ti raccordi col percorso nel link.

Ciao

Marco
 

GattoQ

Biker paradisiacus
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In effetti quel tratto segnalato anche con una freccia in legno non si fa in bike perchè è ripidisssssimo ed è impegnativo anche a piedi.
Si va su verso il crinale per 100-150 mt (lineari!) anche quando non c'è la traccia del sentiero...
poi si arriva su quella terrazza panoramica descritta sopra (splendido! ne vale la pena) ed infine si segue a sinistra il crinale fino a discendere sui Lupatti.

[url]http://picasaweb.google.com/115417218244313596726/2008NovDic[/URL]#
le prime foto del 2° giro presentato.

Il 201 che cala al Nocicchio/Poggiaccio è una buona via per un ritorno nel caso si abbiano le auto al Nocicchio o a Bagno/S.Piero scendendo poi per... dove voi sapete già
 

picasso70

Biker dantescus
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In effetti quel tratto segnalato anche con una freccia in legno non si fa in bike perchè è ripidisssssimo ed è impegnativo anche a piedi.

Me lo ricordo...lo feci anni fa con un gruppo di trekkers, è veramente duro!
Comunque secondo me non è molto consigliabile avventurarsi da soli nel bosco senza gps e senza conoscere perfettamente la zona.
Sarò eccessivamente prudente però....
 

GattoQ

Biker paradisiacus
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E' solo un tratto cortissimo...
poi sopra c'è un bel sentiero visibile!

Attenzione nei prossimi periodi, la moltitudine di foglie sulla pista nasconde radici e tronchi (o sassi) che possono provacare cadute improvvise.
Cautela!
 

Cico.

Biker marathonensis
10/1/11
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Coriano
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Ciao sono la persona che ha scritto l'itinerario del link che citi (vedi Marco Del Nero in calce al percorso). Non ho capito bene che consigli cerchi.....

Ciao

Marco

Ciao Marco, in effetti non ho chiesto un consiglio in particolare ma vedo
che tutti quelli che hanno scritto mi hanno dato qualcosa in termini di info e di aiuto.

E' mia intenzione fare qualche giro da quelle parti ( il tuo precorso mi stuzzica )
e sapere quale pezzo è pedalabile e quale no
mi fa fare diverse considerazioni, che, guardando la cartina non potrei fare,

per esempio il sentiero 00 che parte dai mandrioli, ci sono passato 2 volte
e non l'ho mai visto, poi mi sono ricollegato da cancellino, ma mi è rimasto il "guzzo"
di non averlo visto, speriamo che dopo queste spiegazioni vada a colmare
questa "enorme lacuna".......

bye
 

Cico.

Biker marathonensis
10/1/11
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Coriano
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Pochi di voi sanno dei miei viaggi in bici, in cui produco sempre un diario di viaggio,
come promesso, lo posto, ma vi invito caldamente a soprassedere la lettura,
se poi una voglia improvvisa di leggere vi pervade,
non dovete far altro che proseguire qui di seguito.....

bye.......



Diario di viaggio alle foreste Casentinesi, 4 giorni, settembre 2011

12 settembre
Arrivo a Font'Abbate per l'una circa, mi sistemo e mi avvio verso monte Carpano. L'idea è di arrivare in cima ma verifico che il sentiero è solo per trekking, allora torno indietro e prendo la discesa di Corzano, per me inedita, mi verrebbe da dire “corta e maledetta”, a mio avviso ci sono dei passaggi molto tecnici, devo scendere dalla bici 5\6 volte, in primis perché sono solo e non posso minimamente rischiare, poi perché dopo 3 mesi che non faccio una discesa seria, si perde un po' l'attitudine alla difficoltà, sta di fatto che dopo una foratura arrivo alla chiesa, seguo il sentiero 193, sul ciottolato in discesa, finché incontro alcuni operai che stanno rifacendo la camminata, scendo dalla bici e vedo che le scarpe affondano in una terra impalpabile fino alle caviglie, è un macello!
A S. Piero trovo un compressore e do una bella pulita, a me e alla bici.
Piada stracchino e rucola e risalgo, le gambe non sono un granché, mi devo fermare un paio di volte, non so come farò domani!
A Font'Abbate mi raccomandano di premunirmi per l'acqua, il parco è in siccità, le varie fonti pare siano tutte a secco......che differenza con il 17 marzo, bastava aprire la borraccia e si riempiva da sola!!

13 settembre
Mi metto in moto per le 8 e mezza, direzione Nocicchio e poi Cancellino su asfalto, prendo la forestale, poi sentiero 00 per passo dei Lupatti.
Bellissimo sentiero, in mezzo al bosco, ogni tanto spingo un po' in salita, ma non molto. Arrivo alla Bertesca, poi prendo il sentiero 223 “fosso dei Forconali”, direzione La Lama.
Discesa molto interessante, sempre in mezzo al bosco, non tecnica, se non verso la fine con un po' di sassi e scalini, ma poca roba, sempre all'ombra e molto scorrevole.
Alla Lama invece il rubinetto sputa acqua fresca, ne approfitto, scambio 2 parole con 2 forestali e mi metto in salita, strada forestale, pendenza scarsa, molto pedalabile seppur lunga, ma sempre all'ombra, è molto godibile.
Arrivo alla fonte delle cavalle e prendo il sentiero 205 verso Pietrapazza, discesa dolce su un sentiero carrabile, nulla di ché ( ma per fortuna, dirò poi ).
In fondo si arriva su un ponticello, la cartina da un sentiero a destra n° 229 che risale a monte Carpano, un sentiero a sinistra lungo il fiume per Pietrapazza. Seguo i segnali bianco rossi, la strada inizia a salire in maniera decisa, vado avanti un po' spingendo la bici e poi a piedi, ma il sentiero si allontana dal fiume sempre più ripido, deduco che sia il 229, torno indietro per vedere se mi è sfuggita una deviazione, niente, nessun sentiero, riprovo l'altro a piedi un po' più in su ma non vedo via d'uscita.
Mi butto lungo il fiume, ma non è semplice con la bike, ogni tanto il piede va a mollo ma non è il problema principale ora. Pietrapazza stando alla cartina non dovrebbe essere distante.
Dopo un po' lascio bici e zaino e proseguo a piedi più avanti, ma rimango nel fiume con pareti altissime di roccia a desta e sinistra, uno spettacolo, ma non in questo momento.
Sono le 2 e mezza, prendo l'ultima decisione fattibile che mi rimane, tornare indietro e risalire il sentiero 205, per fortuna è un sentiero leggero, anche se in salita lo è molto meno, cmq nessuna tratto impossibile, un po' pedalo un po' spingo. Sono fradicio, mugoli di mosche mi assalgono, sempre sotto il sole, per fortuna non mi manca l'acqua, psicologicamente è dura tornare indietro.
Arrivato sulla forestale mi rilasso un po', mangio e decido di andare verso cancellino, non sarei in condizioni di scendere siepe dell'orso e relativa salita a monte carpano. Però recupero le forze e all'incrocio del passo dei Lupatti, sentiero 00 verso i mandrioli, c'è un po' da scarpinare ma tutto nella norma, sono ancora in mezzo al bosco, poi prendo a sinistra prima di arrivare ai mandrioli per il sentiero 201 per Poggiaccio, una vera sorpresa (e ci voleva!) discesa veloce, su un letto di foglie, tornanti stretti da fare in derapata, e neppure tanto corta questa variante, sembra un “taboga”, almeno una soddisfazione per chiudere la giornata, mi tornano un po' di energie e concludo verso Font'Abbate.....sono le 5.

14 settembre
Pronto per le 8 e mezza, obiettivo Ridracoli. La prendo larga, monte Piano, Monte Frullo, Rio Pietroso, il giro del 17, soliti cancelli da aprire e chiudere.....non ho mica la fortuna di Apenseri!
Salgo verso Strabatenza e Monte Moricciona, qui giro a destra, sentiero 231.
Una bella discesa, lunga e varia, un po' di sassi, un po' di scalini, un po' di bosco, un po' di single trek, il tutto con difficoltà tecnica medio bassa, solo 2 volte scendo dalla bici, una perché è troppo per me, e un'altra per precauzione.
Sbuco alla biglietteria di Ridracoli, chiedo info per la strada forestale che torna a Casanova dell'Alpe e riempio le borracce, vuoi che a Ridracoli non ci sia una fontanella? Comunque dall'alto si vedeva l'invaso davvero ai minimi, è anche normale in questo periodo.
La salita è lunga e tosta, ogni tanto qualche nuvola si interpone tra me e il sole, alla fine ritorno a monte Moricciona, poi Casanova dell'Alpe.
L'idea originaria era di fare Siepe dell'orso e salita a monte Carpano, ma il mio fisico avrebbe qualcosa da dire in proposito. Decido di proseguire fino al passo Lupatti e fare la variante “taboga” fatta ieri (sentiero 201) verso Poggiaccio, che tanto mi era piaciuta, e il divertimento si conferma, sembra una discesa da bob, immersa nel bosco.
Alla fine della discesa mi fermo un attimo per mangiare qualcosa, ho le gambe a pezzi, credo di aver fatto bene a saltare siepe dell'orso e relativa salita.
Oggi anche arrivare a Font'Abbate è una sofferenza, ci arrivo alle 4 e mezza, il tempo di dare una lavata veloce alla bici, poi ci pensa il cielo a finire il lavoro, ora mi dedico alla doccia e al riposo.


15 settembre
Ultimo giorno, ho intenzione di fare “Nasseto”. La prima e unica volta che l'ho fatto a maggio era con il pacco pignoni rotto e i pedali che giravano a vuoto....vediamo di riprovarci, con migliore fortuna.
Saluto la proprietaria del rifugio, lasciandogli come sempre il mio itinerario e mandando sms ogni qualvolta fosse possibile e comunque a fine percorso.
Il temporale di ieri pomeriggio ha reso la giornata più frizzante ma anche più limpida.
Parto in bici da Bagno, precisamente dal chiosco degli gnomi, tanto per avere un'idea precisa di cosa fare a fine giro.
Salita mandrioli su asfalto, non è il massimo, ma tant'è......cmq poco traffico, in cima prendo lo 00 fin al passo Serra, qui mentre mi metto le protezioni mi raggiungono 2 bikers con accento bolognese, che proseguono dopo un veloce saluto.
Li raggiungo sul paesaggio lunare e ci scambiamo qualche scatto. A Nasseto (che stanno ristrutturando) i bolognesi girano a destra per un sentiero che li porterà a Verghereto, però sulla cartina non è segnato.
Io proseguo sul sentiero che da questo momento diventa un enorme pietraia, ogni tanto mi fermo per riprendere fiato e far riposare le braccia, ma essendo da solo succede che riparto quasi subito, ed è proprio a 2 curve dall'arrivo che, sarà la stanchezza, sarà l'errore tecnico, sta di fatto che la ruota davanti mi si gira (le braccia non hanno tenuto) e cappotto.
Dopo 4 giorni che mi porto appresso queste inutili protezioni, come d'incanto diventano utilissime, non che andassi veloce ma sia gomitiere che ginocchiere me le ritrovo tutte strisciate dai sassi. 100 mt e arrivo alla capanna, almeno questa volta mi diverto a guadare il fiume in più parti. Sull'asfalto vedo venire giù dai mandrioli 2 bici con borse annesse, non posso esimermi dal chiedergli da dove vengano: Austria, con ammirazione e invidia gli porgo i miei auguri di buon viaggio. Poi dritto dagli gnomi.....non hanno la porchetta....pare sia fuori stagione...........

…...alla prossima......

 
Reactions: apenseri

picasso70

Biker dantescus
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Me lo tengo da leggere per il cappuccino-brioche delle 10.00, invece del Sole-24 Ore.....Sarò meno informato sui mercati finanziari, ma avrò molta più energia per arrivare a sera!
 

GattoQ

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Ragazzi
proprio non ce l'ho fatta..
quando Cico. ha presenatato i suoi tour
poi quando ha citato i due cicloturisti venuti dall'Austria ho "tracimato"...

per cui con una punta di malcelato orgoglio vi segnalo questo ;
dopo 17 anni di fermo "cicloturistico" siamo riusciti a "strappare" una settimana per ricominciare a vagare alla zingara.

Scusate non è MTB e poi sono out topic...

ma proprio non ce l'ho fatta.

 

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Classifica giornaliera dislivello positivo