io do un opinione conoscendo un po paganella, dove tornerò quest'estate (pianificando lezione con il maestro "assoluto"steve)
l'approccio di andare nelle trail area per vedere di portare la pelle a casa sui percorsi più difficili al di la di "machistiche" soddisfazioni non è proprio l'approccio piu soddisfacente secondo me. Il vantaggio di un grande comprensorio con tanti livelli e molti percorsi di livello medio è di poter prendere familiarità con la guida, affinare la tecnica, il flow, leggere il percorso senza esporsi ad eccessivi rischi, ma selezionando le cose migliori per il tuo livello.
Per esperienza personale ritengo per chi non è abituato ai park "di montagna" ci siano differenze notevoli di guida e approccio tra tail naturali o semi strutturati come quelli che troviamo spesso in collina e le trail area con percorsi lunghi e km di sponde, curve appoggiate, legni, salti, passaggi guidati come Paganella. In pratica in un uscita normale di curve "appoggiate" o guidate ne troviamo poche, e per affrontarle ti fai magari 2-300 m di risalita, per cui non sei mai "padrone" di questo tipo di guida, imparando (con maestro assolutamente) si fa magari piu attenzione a impostare curve "senza appoggio", con approccio lento e meno guidato visto che sono spesso i passaggi impegnativi nel trail "nautrale".
Per arrivare a godersi almeno i percorsi piu facili, anziché pensare a mettere la tacca sul elenco, consiglierei di dedicarsi a prendere lezioni prima di andare, perchè non è sempre facile organizzarsi con scuole e disponibilità maestri in piena estate in Paganella, cercando di imparare bene le basi, con particolare attenzione alla conduzione su trail "guidati", anche a costo di fare percorsi ripetitivi in piccoli bike park, pump track, sentieri brevi con ostacoli..
la guida della Mtb per molti aspetti ricorda lo sci, una cosa è scendere alla "meno peggio" su piste di quasi tutti i livelli ma con stile e approccio quantomeno rivedibili, dove posizione, tecnica e controllo della velocità sono assolutamente approssimativi, un'altra è scendere con conduzione , gesto tecnico decente, sintonia, controllo della velocità. Magari con la consapevolezza che piuttosto che slaminare o frenare malamente sul muro di una nera è meglio condurre con buona padronanza una serie di curve parallele su una rossa.
Nell'approccio al bike park rivedo questo concetto, una cosa e scendere, quasi sempre fattibile sui percorsi facili, una cosa è condurre con il giusto gesto tecnico e controllo del mezzo..
Piuttosto che pensare alla rossa o alla nera, per portarla a casa come chi fa a spazzaneve la gran risa, sarebbe più proficuo impegnarsi per potersi godere i percorsi piu semplici, dove hai 5-6 km di discesa, cercando, invece di "attraversare alla meno peggio i percorsi, di arrivare a impostare curve, compressioni, accelerazioni, paraboliche sarebbe un obiettivo a cui dedicarsi in paganella e altri comprensori simili.