per molti anni ho pedalato a testa bassa su argini e sterrati duri da spingere, per raggiungere un obiettivo...poi ho scoperto l'allenamento mirato e con metà fatica ottieni molte volte risultati migliori...Pedalare a testa bassa per se stessi va bene diventa una sfida emozionale/personale, se lo fai con l'intento di preparare una competizione allora è cosa ben diversa e pericolosa...rischi che il cervello smetta di sopportare il dolore psichico e ti bruci muscoli e voglia di stare in bici...Ricordatevi che ci Devono essere anche i periodi di riposo/recupero e che gli stessi possono essere fatti in maniera attiva, sempre con la bici e questo serve per rigenerare anche il cervello... è tutto complicato ma spero si capisca un po...
______________________________________________
Tutto è complicato nella vita moderna
hai ragione, ma io non mi alleno per prepararmi a qualche gara, bensì per gusto personale e per sfogo nervoso. tendo ad estremizzare: lo scorso anno sempre a fare dislivelli, oltre 100 volte lo stesso percorso e alla domenica ancora di più in termini di fatica; guai se facevo pianura!
poi qualcosa è scattato, non riseco più a far salite ma credo sia una questione mentale, oppure semplicemente mi sono saturato e qualcosa mi ha fatto cambiare modo di pedalare ed ecco gli argini dove in solitaria mi spremo ad una intensità che lo scorso anno neanche immaginavo. pedalate brevi ma sempre in tiro al 101% delle mie capacità.
il rischio concreto è di farsi male alle ginocchia e l' overtraining, lo so, ma io sono fatto così ed estremizzo: o bianco, o nero, o solo e sempre dislivelli o solo e sempre pianura: può essere che continuo così fino a fine anno oppure che smetto già da domani e ricomincio con le salite, chissà! ed in questo caso sarei curioso di vedere le differenze, in termini di pedalata, dopo aver usato le gambe solo in piano e con rapporti lunghi.
ci vorrebbero anche periodi di riposo e altri di scarico, è vero, ma io non programmo queste fasi ( è un errore, lo so ), ma vado in modo istintivo e quando salgo in bici non riesco ad andare tranquillo: dopo pochi metri abbasso la testa, metto il 13 ( ultimamente anche l'11 ) e spingo sui pedali.