Oristano - Sinis / Arci / Grighine / Montiferru e dintorni

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Vabbè, ti rispondo quà...
Se vuoi possiamo sentirci anche all'ultimo minuto, in qualche modo riusciremo a sistemarci...
La scadenza di sabato è legata ai posti in ristorante, perché qualche coperto lo possono aggiungere, ma bisogna vedere quanti... se tutti arrivano domenica mattina siamo nei guai, se domenica se ne aggiunge solo qualcuno non credo ci saranno problemi.
Faremo comunque di tutto per avervi con noi!!! :mrgreen:

... ho visto solo ora ... OK ... se dovessi arrivare all'ultimo minuto mi faccio sentire ... thanksssssssss !!! ... :celopiùg: :celopiùg: :celopiùg:
 

TheBluesBiker

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Canyon Neuron 2018 29"
"Uppiamo" il nostro "3ad":
per chi andrà a Gavoi domani 13.05 l'appuntamento è fissato alle 6.45 al rimedio, presso il tabacchino. Alle 7.00 si parte. Chi vuole unirsi, anche lungo il cammino, è il benvenuto.
P.S. lungo il tragitto non sono previsti single tracks e passaggi teNNici :smile:
 
... oggi uscitina al Montiferru ........................................ :spetteguless: :spetteguless: :spetteguless:

... l'ora delle decisioni irrevocabili
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... segnali ... la pietra di SuperAle
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... si scende
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... e si sale
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... si studia la topografia
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... vista sul mare nostrum
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... lavaggio ruote
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... si risale a piedi
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... e si riscende in sella
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... erba alta
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... questa cementata è dura eeehhh wildbob !!!
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... cascatella molto bella
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... giro modificato in corsa a causa di un grave guasto teNNico ....................................... :cucù: :cucù: :cucù:

... alla prox ................................... byeeeeeeeeeeeeeeee
 

superale

Biker ciceronis
... preferisco chiedere a chi conosce bene il Monte !!! ............................................................... :ronf: :ronf: :ronf:

O Disgraziau, ti aiuto a ripercorrere il giro fatto ieri sul Montiferru, così che, con l’aiuto delle carte che ti sei meritato, puoi fissare meglio il percorso e dare un nome alle foto scattate per la felicità della tua Gaia. Quindi pronto che ripartiamo!! Siamo scesi da n.ghe Ruiu fino a valle di rio Malancone dall’attacco cementato sulla dx in forte discesa (Pabassiu), arrivati al guado, abbiamo percorso in discesa la dx orografica di Malancone in territorio di S.Lussurgiu, giù fino al tornantino subito dopo la rete metallica, che segna il confine territoriale fra Cuglieri-Seneghe-S.Lussurgiu. Da questo punto siamo saliti sul sentiero che ci ha portati sulla cresta di Badde Rios (ovile in pietra e testata motore Fiat 127 sul muro a secco), proseguendo in piano verso il mare (ovest) sulla cresta fino ad incrociare il sentiero che in discesa (dx) ci ha condotto in località Massa e Loi (casa del pensionato! Teschio n.d.c.) sulla Bia Josso. Siamo da qui scesi fino a valle del rio di Bia Josso, dove, superato il ponticello in pietre abbiamo risalito il costone di Fache ‘e Sole fino al pianoro in prossimità di p.ta Bascazzu (genna ‘e brebeisi! Wild n.d.c.). Superata la rete metallica, strisciano sulla terra odorosa di ovino, siamo scesi fino al rio Mammine, aggirando l’omonima punta, percorrendo la sterrata del rimboschimento fino a valle, con l’imponente rocca Freari in primo piano. Raggiunto l’asfalto in prossimità della curva con i vasconi d’acqua, abbiamo sostato per il cambio copertone-camera della bike di Teschio e cambiato il programma-giro visto il danno non lieve alla bike di Giovi.
Ripreso Bia Josso alla nostra sx, lasciando la strada per S.Caterina, abbiamo percorso in salita tutta la sterrata fino al pianoro della prima cascata visitata, ancora in salita fino al rudere sulla ns dx, qui deviazione a sx in curva verso il rio Caladorzu (strada della catena), dove abbiamo lasciato le bici e risalito il corso del rio fino alla cascatella imboscata in mezzo alle felci e fitto bosco in località Cannisones. Dietro front e di nuovo a spingere in salita fino alla “scorciatoia” del bosco tanto richiesta! (Pala sos Rues) da dove in poco tempo sempre in mezzo al bosco abbiamo guadagnato la base di partenza di n.ghe Ruiu. Sono sicuro che ripercorrendo il giro mentalmente, aiutandoti con questa mia descrizione, sarai in grado di rifarlo a occhi chiusi e sudare un po’ di meno!!
Ciao alla prossima, salutami Gaia.
 
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O Disgraziau, ti aiuto a ripercorrere il giro fatto ieri sul Montiferru, così che, con l’aiuto delle carte che ti sei meritato, puoi fissare meglio il percorso e dare un nome alle foto scattate per la felicità della tua Gaia. Quindi pronto che ripartiamo!! ..................... Sono sicuro che ripercorrendo il giro mentalmente, aiutandoti con questa mia descrizione, sarai in grado di rifarlo a occhi chiusi e sudare un po’ di meno!! Ciao alla prossima, salutami Gaia.

... fatto !!! ... ho ripercorso il giro completo ... meno fatica e meno sudore ma altrettanto fantastico ... grazie Sandro ... alla prox !!! ............................................. :celopiùg: :celopiùg: :celopiùg: ... P.S. Le IGM saranno sequestrate ... 8-)
 

airportfenosu

Biker superis
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O Disgraziau, ti aiuto a ripercorrere il giro fatto ieri sul Montiferru, così che, con l’aiuto delle carte che ti sei meritato, puoi fissare meglio il percorso e dare un nome alle foto scattate per la felicità della tua Gaia. Quindi pronto che ripartiamo!! Siamo scesi da n.ghe Ruiu fino a valle di rio Malancone dall’attacco cementato sulla dx in forte discesa (Pabassiu), arrivati al guado, abbiamo percorso in discesa la dx orografica di Malancone in territorio di S.Lussurgiu, giù fino al tornantino subito dopo la rete metallica, che segna il confine territoriale fra Cuglieri-Seneghe-S.Lussurgiu. Da questo punto siamo saliti sul sentiero che ci ha portati sulla cresta di Badde Rios (ovile in pietra e testata motore Fiat 127 sul muro a secco), proseguendo in piano verso il mare (ovest) sulla cresta fino ad incrociare il sentiero che in discesa (dx) ci ha condotto in località Massa e Loi (casa del pensionato! Teschio n.d.c.) sulla Bia Josso. Siamo da qui scesi fino a valle del rio di Bia Josso, dove, superato il ponticello in pietre abbiamo risalito il costone di Fache ‘e Sole fino al pianoro in prossimità di p.ta Bascazzu (genna ‘e brebeisi! Wild n.d.c.). Superata la rete metallica, strisciano sulla terra odorosa di ovino, siamo scesi fino al rio Mammine, aggirando l’omonima punta, percorrendo la sterrata del rimboschimento fino a valle, con l’imponente rocca Freari in primo piano. Raggiunto l’asfalto in prossimità della curva con i vasconi d’acqua, abbiamo sostato per il cambio copertone-camera della bike di Teschio e cambiato il programma-giro visto il danno non lieve alla bike di Giovi.
Ripreso Bia Josso alla nostra sx, lasciando la strada per S.Caterina, abbiamo percorso in salita tutta la sterrata fino al pianoro della prima cascata visitata, ancora in salita fino al rudere sulla ns dx, qui deviazione a sx in curva verso il rio Caladorzu (strada della catena), dove abbiamo lasciato le bici e risalito il corso del rio fino alla cascatella imboscata in mezzo alle felci e fitto bosco in località Cannisones. Dietro front e di nuovo a spingere in salita fino alla “scorciatoia” del bosco tanto richiesta! (Pala sos Rues) da dove in poco tempo sempre in mezzo al bosco abbiamo guadagnato la base di partenza di n.ghe Ruiu. Sono sicuro che ripercorrendo il giro mentalmente, aiutandoti con questa mia descrizione, sarai in grado di rifarlo a occhi chiusi e sudare un po’ di meno!!
Ciao alla prossima, salutami Gaia.

bravi ragazzi
quasi uguale a quella fatta insieme a te Superale QUALCHE MESE FA'
e a quella fatta con Teschio ad agosto a 43° gradi
a proposito WILDBOB dove e' ricoverato?
 

blogbar

Biker serius
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Sinis.
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O Disgraziau, ti aiuto a ripercorrere il giro fatto ieri sul Montiferru, così che, con l’aiuto delle carte che ti sei meritato, puoi fissare meglio il percorso e dare un nome alle foto scattate per la felicità della tua Gaia. Quindi pronto che ripartiamo!! Siamo scesi da n.ghe Ruiu fino a valle di rio Malancone dall’attacco cementato sulla dx in forte discesa (Pabassiu), arrivati al guado, abbiamo percorso in discesa la dx orografica di Malancone in territorio di S.Lussurgiu, giù fino al tornantino subito dopo la rete metallica, che segna il confine territoriale fra Cuglieri-Seneghe-S.Lussurgiu. Da questo punto siamo saliti sul sentiero che ci ha portati sulla cresta di Badde Rios (ovile in pietra e testata motore Fiat 127 sul muro a secco), proseguendo in piano verso il mare (ovest) sulla cresta fino ad incrociare il sentiero che in discesa (dx) ci ha condotto in località Massa e Loi (casa del pensionato! Teschio n.d.c.) sulla Bia Josso. Siamo da qui scesi fino a valle del rio di Bia Josso, dove, superato il ponticello in pietre abbiamo risalito il costone di Fache ‘e Sole fino al pianoro in prossimità di p.ta Bascazzu (genna ‘e brebeisi! Wild n.d.c.). Superata la rete metallica, strisciano sulla terra odorosa di ovino, siamo scesi fino al rio Mammine, aggirando l’omonima punta, percorrendo la sterrata del rimboschimento fino a valle, con l’imponente rocca Freari in primo piano. Raggiunto l’asfalto in prossimità della curva con i vasconi d’acqua, abbiamo sostato per il cambio copertone-camera della bike di Teschio e cambiato il programma-giro visto il danno non lieve alla bike di Giovi.
Ripreso Bia Josso alla nostra sx, lasciando la strada per S.Caterina, abbiamo percorso in salita tutta la sterrata fino al pianoro della prima cascata visitata, ancora in salita fino al rudere sulla ns dx, qui deviazione a sx in curva verso il rio Caladorzu (strada della catena), dove abbiamo lasciato le bici e risalito il corso del rio fino alla cascatella imboscata in mezzo alle felci e fitto bosco in località Cannisones. Dietro front e di nuovo a spingere in salita fino alla “scorciatoia” del bosco tanto richiesta! (Pala sos Rues) da dove in poco tempo sempre in mezzo al bosco abbiamo guadagnato la base di partenza di n.ghe Ruiu. Sono sicuro che ripercorrendo il giro mentalmente, aiutandoti con questa mia descrizione, sarai in grado di rifarlo a occhi chiusi e sudare un po’ di meno!!
Ciao alla prossima, salutami Gaia.
..Mannaggia a voi, mannaggia !! Non fa a lasciarvi soli un attimo che ci cravate i soliti giri senza limiti e confini. Bravissimi.
La prossima volta, con i pedali ben stretti e i copertoni pieni di lattice, mi raccomando. :il-saggi: :hahaha::hahaha:
Ah, non prestate le bici agli sconosciuti, in nessun caso !
 
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