A proposito, al torcicollo la "chicken line" è diventata piu' evidente dell'originale,non va' bene sminuire cosi' il punto chiave piu' famoso della Roveta,va chiusa assolutamente, la selezione deve essere rigorosa.
Quello delle varianti o "chicken line" sui sentieri della Roveta è un bel problema.
Per quel che riguarda la selezione cui ti riferisci bisognerebbe anche guardarsi un pò indietro e ricordare i tempi di quando te e la stragrande maggiornaza di'timme giravate a largo del "bucone" per la variantina a sx.
Quindi questo è il prezzo da pagare per la notorietà delle "perle", che vengono come dici te percorse da frotte di bikers tutte le settimane.
E' facile intuire che con una variantina al Torcicollo ed una al Katun (dove addiruttura ce ne sono due, una intermedia e una totale) questo bel sentiero diventa (aparte il ripido finale) alla portata anche del biker, diciamo, più tranquillo.
Con me comunque sfondi una porta aperta.
Pensa che mi sta sulle palle, anche il fatto che ormai sulla Poggiona nel primo settore ai castagni, la traccia battuta non faccia più il tornantino stretto, ma giri più a largo.
L'ho sempre detto che a me piace tantissimo il SuLeVa perchè c'è solo una traccia . . . . . . . . prendere o lasciare!!!
A proposito di variantine, ho la recensione di Rosti sul droppone creato ieri da quei due 8-) di'Bokka e di'Blinda (uno progetta e l'altro esegue).
A suo dire, ci si arriva in velocità, non si vede e ci se lo trova senza scampo davanti alla
ruote.
Per chi non conosce bene il percorso secondo lui può essere pericoloso.
Inoltre frenare e imboccare la chicken a suo giudizio rallenta moltissimo.