è solo per la loro durata.
Nelle stagioni calde e secche di problemi non me ne hanno mai creati più di tanto ma il fango e l’umidità dell’inverno li mettono a KO facilmente (e non solo i cavi: la brutta, anzi bella :), stagione chiede un movimento centrale come regolare tributo).
È possibile che il passaggio sopra il tubo, anziché sotto, li protegga di più.
Oddio... alla fine se ci pensi anche con il passaggio cavi interni ti ritroverai comunque con la parte scoperta del cavo proprio in corrispondenza dei deragliatori, tutto il resto è coperto dalle guaine, quindi fango o polvere sono praticamente al sicuro. Che sia facile che una guaina si rompa o danneggi per un sasso che salta su e colpisce il telaio, quello si, ma se il fango è il tuo nemico direi che non hai scampo: ti attenderà alla fine della guaina, su quei 5/10 cm di cavo scoperto che dalla guaina entra nella camma del deragliatore.
Uso bici con cavi esterni, la MTB (un telaio Stanton) ha i cavi che corrono sotto al tubo orizzontale, scelta che tutto sommato preferisco rispetto al passaggio cavi sotto il tubo obliquo (come succedeva con la vecchia G29 Stambek). Anche la
gravel ha cavi esterni, sotto l'obliquo, ma con lei poco fango (con copertoni max da 35 vai dentro che è un piacere, e affondi che è una meraviglia!
). Per la pulizia generale, si, il passaggio cavi interno è una manna.I cavi della MTB hanno 2 anni e mezzo, km e polvere sul groppone ne hanno tanti, ma van che son dei bijoux.
Le MTB anni 90 invece avevano i cavi esterni con guaine interrotte qua & là, e qua si non sono mai riuscito a capire l'utilità di questa scelta: risparmiare guaina? Togliere grammi di peso? Boh...
Ps: bella la colorazione bici "grigio 18%"! Ottima per bilanciare bianco ed esposizione facendo fotografia in bici!
Ps2: prendi il set della Jagwire con terminali che, appunto, terminano, con un sottile copricavo, e fine del fango penetrante.