Di solito non mi piacciono i toni drammatici, ma alla notizia che il percorso marathon della mitica Da Piazza a Piazza, gara storica e durissima del centro Italia, verrà ridotto a 60-70 km ci sono rimasto male. Non perchè dubiti che il nuovo percorso sarà bello (le zone per fare un buon tracciato non mancano), ma perchè finisce quel senso di sfida (per molti ardua) che rappresentavano gli oltre 90 km, finisce quel "ce la farò?" che molti si chiedevano alla vigilia, finisce quel senso di gratificazione che arrivava stampata sul volto di chi tagliava il traguardo, sfinito ma felice per l'impresa compiuta. Il vecchio percorso insomma era per me qualcosa di unico nel panorama agonistico della Toscana, qualcosa a cui negli ultimi anni non dovevo assolutamente rinunciare, tanto che nelle ultime due edizioni l'ho fatta pure con la pioggia battente e col fango, perchè la sodisfazione di arrivare in fondo era troppa e poco importava che nella prima parte ci fossero anche numerosi tratti di trasferimento su asfalto, perchè il panorama dell'Appennino ripagava la noia del bitume, poco importava che passati i 70 chilometri il calo delle energie cominciasse a farsi sentire e che fino all'ultimo ci fosse il timore di crampi o che i freni cominciassero a mostrare segni di stress, per me era la gara regina della Coppa Toscana.
Non so i motivi per i quali il percorso è stato ridotto, ma spero si tratti solo del 2014.
Non so i motivi per i quali il percorso è stato ridotto, ma spero si tratti solo del 2014.