Comunque il problema del monocross per la mia esperienza esiste eccome, sia in salita che in discesa.
Premetto che io non sono un porofessionista ma un biker della domenica...
Utilizzando una
Cannondale Prophet (bici favolosa, ma appartenente ad un'altra generazione rispetto a quella moderna, IMO), non sentivo il carro irrigidirsi in ogni istante, ma solo in quei frangenti in cui le caratteristiche del fondo particfolarmente scassato "impegnano a fondo la sospensione".
In tali casi, e solo entrando in curva tirato, il posteriore non riusciva più a copiare il terreno e cominciava un saltellamento che facilmente portava al blocco della ruota e quindi alla scodata violenta, perdita di assetto e traiettoria.
In salita, invece, come già detto da qualcuno, le asperità del fondo si trasmettevano facilmente sulla pedalata, facendomi perdere ritmo e slancio.
Tutto ciò, utilizzando il sistema Maestro (ma anche ABP di
Trek e Horst) non si è mai manifestato su queste bici, o meglio, si manifesta così raramente che non lo tengo da conto.
Poi forse (anzi, molto probabilmente), i monocross moderni si sono inventati dei sistemi (o dei trucchi, per così dire) per "smussare" questo comportamento che sulla Prophet secondo me era molto evidente, e questo sarebbe molto interessante approfondirlo su un mezzo come la Strive.
Buona giornata,
M.